Notizie in breve dal mondo delle fondazioni
Superare la crisi con il We-Trading
Torino. «We-Traders. Cedo crisi, offro città» è una mostra che nasce per rendere visibile quanto raggiunto e ancora sviluppabile attraverso il progetto che porta lo stesso nome diretto dal Goethe Institut di Bruxelles che mette in connessione i diversi modi con cui artisti, designer e attivisti di cinque differenti realtà europee (Lisbona, Madrid, Tolosa, Torino e Berlino) fronteggiano la crisi. Dal 15 maggio e fino al 15 giugno, presso l’office lab e spazio di coworking ToolBox di Torino, saranno ospitate le iniziative di We-Trading sperimentate nei diversi contesti, basate sul concetto secondo cui condivisione decisionale diventa coautorialità. Coinvolgendo infatti attivamente il cittadino nei processi di sviluppo, produzione e scambio questi assume una responsabilità in prima persona incrementando la sostenibilità economica, sociale ed ecologica, fatto particolarmente importante in periodo di crisi. We-Traders è quindi non solo una mostra – curata da Angelika Fitz e Rose Epple -, ma anche una piattaforma di scambio di saperi e produzione inserita in un circuito più ampio – quello del progetto – che iniziato a settembre 2013 permetterà a chi fosse interessato, fino a dicembre 2014 di partecipare a forum, workshop, open call sul web ed esposizioni che si terranno nelle cinque città.
A Sarajevo per ripensare l’Europa
Sarajevo. Sono cominciati ieri 15 maggio e si concluderanno domani 17 maggio gli stati generali della filantropia europea in occasione di AGA 2014, la venticinquesima assemblea generale dello European Foundation Centre dal tema «Rethinking Europe, Solidarity, civil society and political governance» a cui prendono parte 400 fondazioni europee. Non a caso Sarajevo è stata scelta come città ospitante, in quanto – come afferma il CEO dello European Foundation Centre Gerry Salole - «Cento anni dopo l’evento che ha scatenato l’inizio del primo conflitto mondiale, ovvero l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando, a Sarajevo, l’Europa si trova ancora una volta a confrontarsi una situazione di instabilità, politica, economica e sociale. Come fondazioni, abbiamo un compito fondamentale e, nei prossimi tre giorni, discuteremo proprio di come possiamo contribuire alla prevenzione dei conflitti, alla riconciliazione e ad assicurare un futuro di pace all’Europa».
Fotografare CON IL SUD
Roma. Ieri, 15 maggio, si è conclusa la settima edizione del contest fotografico gratuito «Sud a km zero», promosso dalla Fondazione CON IL SUD con l’intento di diffondere la cultura delle buone pratiche anche tramite le immagini, mezzo per esplorare il Mezzogiorno in modo creativo e innovativo. Il risultato è un fotoracconto collettivo - visibile sul sito della Fondazione - di un Sud sostenibile di cui vengono valorizzati i più diversi aspetti, dalla produzione agroalimentare alla cultura enogastronomica, dalla valorizzazione dell’ambiente e delle energie alternative, alla partecipazione per la tutela dei beni comuni.
Fondazione Zegna dà il benvenuto a Dan Graham
Dal 2008 la Fondazione Zegna promuove il progetto a cura di Andrea Zegna e Barbara Casavecchia «All’aperto» nato con l’intento di rendere più fruibile l'accesso all'arte contemporanea e ai suoi valori attraverso lo sviluppo di una serie di opere permanenti rivolte alla collettività realizzate su misura da artisti di fama internazionale nell’area intorno a Trivero (BI). Il 31 maggio si inaugurerà la sesta edizione del progetto: «Two Way Mirror / Hedge Arabesque», un intervento con uno dei caratteristici padiglioni in acciaio e vetro a riflessione differenziata di Dan Graham, il quale per l’occasione il 29 maggio terrà una lecture presso la Triennale di Milano. Collocata nella Conca dei Rododendri dell’Oasi Zegna, l’opera intende invitare il pubblico ad osservare il paesaggio in modo differente.
Negli anni, a partire dal debutto di Daniel Buren che ha incorniciato le terrazze panoramiche del Lanificio Zegna con «Le banderuole colorate, lavoro in situ, 2007, Trivero», si sono susseguiti Alberto Garutti nel 2009 con la sua serie di dodici panchine in cemento collocate nelle diverse frazioni del paese dal titolo «Dedicato alle persone che sedendosi qui ne parleranno»; Stefano Arienti nel 2011 con i suoi «I Telepati», una rete di copertura Wi-Fi gratuita segnalata da gruppi di «teste pensanti» in pietra; Roman Signer nel 2012 con «Horloge», scultura-tempo che scandisce il passaggio dei minuti senza ricorrere alle lancette e infine Marcello Maloberti nel 2013 con «I baci più dolci del vino», un giardino delle delizie contemporaneo dedicato alla collettività.
A Milano apre Leica Galerie, la fotografia a 360 gradi
Milano. Mentre a Cinisello Balsamo il MuFoCo affronta il delicato tema del futuro dei suoi spazi museali, al centro di Milano apre Leica Galerie, un nuovo spazio di 160 metri quadrati realizzato da Garilab e Associati con la funzione di punto di vendita dei prodotti Leica, ma anche di vera e propria Akademie dove si ospiteranno mostre, incontri e dibattiti «per offrire alla città un luogo dove gli appassionati, ma anche chi si avvicina a questo mondo per la prima volta, possano arricchire le proprie competenze e condividere creatività ed esperienze, in un contesto ricco di passione e amore per la fotografia», ha dichiarato Renato Rappaini, Managing Director di Leica Camera Italia. Lo spazio apre anche grazie a una serie di importanti collaborazioni con realtà milanesi quali Contrasto e Fondazione Forma, che affiancheranno Leica Galerie nell’organizzazione delle attività espositive e editoriali, e Magnum Photos.
L’apertura del nuovo punto è stata festeggiata con la mostra «The Right Moment – la scelta del momento perfetto nelle immagini dei grandi fotografi Magnum», e talk tenuti da Abbas, Bruno Barbey e Steve McCurry all’Auditorium S. Fedele.
© Riproduzione riservata