NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI
>>> Presentata alle OGR di Torino WeFree la campagna di prevenzione contro le droghe del Progetto Diderot di Fondazione CRT >>> Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi - Torino Creazione Contemporanea insieme per valorizzare la scena teatrale contemporanea >>> Al via un concorso per progettare l’Innovation Square Center di Torino, promosso dalla Fondazione per l’Architettura >>> Fondazione Unipolis aggiudica i premi del contest ‘La sicurezza si fa strada’_ 2018 >>> Restaurata la Cappella Capponi di Firenze grazie a Friends of Florence >>> Il rapporto tra architettura e arte contemporanea in ‘Sol LeWitt. Between the Lines’ la mostra della Fondazione Carriero.
Alle OGR di Torino presentata WeFree, la campagna di prevenzione contro le droghe del Progetto Diderot di Fondazione CRT
Alle OGR di Torino il 27 e 28 marzo circa duemila studenti hanno assistito alla presentazione della campagna di prevenzione WeFree del Progetto Diderot della Fondazione CRT, realizzata in collaborazione con la Comunità San Patrignano.
L’iniziativa è nata con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani rispetto i pericoli dell’uso di sostanze stupefacenti, promuovere stili di vita consapevoli e sani, e diffondere la visione di un mondo libero dalla droga.
I mille studenti che hanno preso parte alla prima giornata, hanno assistito al format «Ragazzi Permale», prima assoluta per la nuova formazione composta da Gennaro e Diego, ragazzi al termine del loro percorso di recupero, affiancati dal regista e attore Francesco Apolloni. Un intreccio di storie attraverso il quale raccontano il dramma vissuto e la fatica per riprendere in mano la loro vita. Una storia dallo stesso comune denominatore per Silvia che il giorno seguente ha incontrato gli altri mille studenti, portando in scena «Lo Specchio, frammenti di una favola acid@», assieme al regista e attore Pascal La Delfa, in un format teatrale in cui si alternano musica e monologhi.
La formula degli incontri di WeFree è quella del peer to peer, la comunicazione tra pari, per arrivare a toccare il cuore degli studenti e portarli a riflettere su se stessi e sulle proprie scelte di vita. È proprio con questo approccio che, dal 2002, i ragazzi della comunità portano in tutta Italia le loro testimonianze dirette raggiungendo ogni anno circa 50.000 studenti con il loro messaggio di uno stile di vita positivo e responsabile.
Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi - Torino Creazione Contemporanea insieme per valorizzare la scena teatrale contemporanea
La Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa, diretta da Valter Malosti, e il Festival delle Colline Torinesi - Torino Creazione Contemporanea, diretto da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla, si affiancano, nel 2018, per sviluppare una politica di valorizzazione della nuova scena teatrale e della drammaturgia contemporanea.
Lavoreranno insieme per esplorare e far conoscere i nuovi linguaggi della scena, per favorire la creazione e la contaminazione tra le arti, per presentare i protagonisti emergenti del teatro italiano e straniero, per meglio posizionare stagioni e festival in ambito europeo anche con produzioni o coproduzioni e facendo parte attivamente di prestigiose reti internazionali. Punto cardine sarà la comune missione legata alla tutela e alla scoperta di giovani creatori, anche del territorio di riferimento, favorendone e supportando la loro affermazione.
La collaborazione si inserisce all’interno del nuovo progetto triennale di TPE che, con uno sguardo attento alla scena nazionale e internazionale, intende sviluppare un percorso artistico (e una politica culturale) che proponga a Torino, e al pubblico del teatro in particolare, un nuovo polo del contemporaneo, legato all’innovazione e alla ricchezza delle espressioni artistiche, in un processo che faccia dialogare tradizione e ricerca.
Il primo affiancamento della Fondazione TPE al Festival avvenne una decina di anni fa. Oggi lo scopo è una collaborazione più organica destinata a potenziare il Festival stesso e a dare continuità ai suoi progetti nelle stagioni del Teatro. Obiettivo comune è l'offerta al pubblico di un attraversamento della contemporaneità nello spettacolo dal vivo concretizzata anche attraverso le rinnovate sinergie con il Teatro Stabile di Torino, il Circuito Piemonte dal Vivo, la Casa Teatro Ragazzi e vari altri soggetti nazionali e europei.
Il progetto di TPE - Teatro Piemonte Europa e del Festival delle Colline Torinesi sulla creazione teatrale contemporanea è sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo così come dalle fondazioni bancarie Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, che da anni contribuiscono al successo dei due enti.
Al via un concorso per progettare l’Innovation Square Center di Torino
Si apre il 26 marzo il bando per il concorso di progettazione indirizzato ai giovani professionisti under 40 finalizzato alla riqualificazione dell’edificio Mario Gros di Torino, in Corso Orbassano 402/15, vicino strada del Drosso, originariamente progettato dall’architetto Gualtiero Casalegno, per dare vita all’Innovation Square Center di Torino, che ospiterà la nuova sede del centro di R&S di Sigit.
Il concorso - supportato dall’Unione Industriale di Torino e dall’ANFIA, programmato dalla Fondazione per l’Architettura / Torino e realizzato con il patrocinio del Comune - rappresenta una vetrina delle capacità del territorio torinese e un’importante opportunità offerta ai giovani professionisti per accedere al mondo del lavoro.
Con questa iniziativa si inaugura una nuova procedura di selezione messa a punto dalla Fondazione e rivolta ai privati, che consente di mediare tra la volontà di garantire trasparenza nella selezione e la necessità di avere tempi ristretti e costi ridotti: una procedura che consente in circa due mesi e mezzo di arrivare alla definizione dell’impostazione progettuale, tempi paragonabili con l’affidamento fiduciario.
I destinatari sono Architetti e Ingegneri under 40, iscritti nei rispettivi Ordini professionali o Registri professionali dei paesi di appartenenza, abilitati all’esercizio della professione, individualmente o tramite raggruppamenti temporanei.
Il concorso, che in parte segue il modello del Codice degli Appalti, pur garantendo procedure più snelle, si sviluppa in due fasi. Una prima fase aperta, con richieste poco onerose per i professionisti, al termine della quale vengono selezionati quattro raggruppamenti che vengono invitati a dialogare con la committenza per instaurare un rapporto di fiducia: convincere la commissione della bontà della proposta e delle proprie capacità e ottenere indicazioni per migliorare l’approfondimento progettuale nella seconda fase. I quattro progetti che saranno scelti nella prima fase del concorso riceveranno un premio di 7.000 euro. Al progettista o al team di progettazione che avrà prodotto la soluzione ritenuta più interessante dalla commissione, sarà affidato l'incarico del coordinamento dello sviluppo delle successive fasi di progettazione.
La scadenza per la consegna elaborati della seconda fase è il 10 giugno 2018.
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Fondazione Unipolis aggiudica i premi del contest ‘La sicurezza si fa strada’_ 2018
Il racconto «Fatale irragionevolezza» di Sara Varoli di Genova, il manifesto per la sicurezza stradale «Più veloce di così si muore. Rispettare i limiti di velocità può salvarti la vita» di Arianna Leuzzi di Roma e il videoclip con la canzone rap «Fuori strada» dell’Associazione Yepp e del Centro giovanile della città di Albenga (SV) sono i 3 vincitori del contest «La sicurezza si fa strada» che si sono aggiudicati rispettivamente: buoni acquisto libri per un valore totale di 1.000 euro, un notebook e una videocamera. Mentre i secondi e i terzi classificati delle categorie previste (testi, grafica e prodotti multimediali) riceveranno ciascuno buoni acquisto libri per un valore di 300 euro.
I vincitori sono stati scelti fra i 33 progetti arrivati per la call - aperta dal 15 novembre 2017 al 15 febbraio 2018 e ideata da Fondazione Unipolis, con il progetto Sicurstrada, in collaborazione con la cooperativa Mandragola Editrice/Zai.net – alla quale hanno partecipato oltre 200 giovani, provenienti da 17 città e 10 Regioni. Con questo progetto, Unipolis ha voluto coinvolgere i ragazzi dai 14 ai 20 anni in un lavoro individuale e collettivo, per proporre nuove idee capaci di comunicare in modo innovativo, propositivo ed efficace la sicurezza sulla strada: come evitare le cattive pratiche di guida - dal mancato rispetto dei limiti di velocità, alle distrazioni causate dall’uso degli smartphone; dall’uso e abuso di alcol e droghe - e, al contempo, proporre idee virtuose di mobilità sostenibile: uso della bicicletta, trasporto collettivo e in mobilità condivisa, mezzi di trasporto elettrici, ecc.
Gli elaborati sono stati selezionati da un’apposita Commissione di valutazione che ha assegnato anche una menzione speciale, al Liceo artistico G. Ferraris di Ragusa, per la presentazione di una elaborata campagna sulla sicurezza stradale costituita da otto manifesti. Inoltre, il Liceo scientifico Marconi di Chiavari (GE) si è distinto come la scuola con più classi ad aver partecipato al contest. Entrambi riceveranno in regalo un simulatore di guida – che consiste in un software fra i più avanzati a livello europeo, denominato «Safety Drive» che permetterà agli studenti di mettersi alla prova in diverse situazioni di traffico, verificando e misurando i loro comportamenti, anche nelle situazioni più complesse e critiche.
La Commissione di Valutazione era composta da: Fausto Sacchelli, responsabile del Progetto Sicurstrada di Fondazione Unipolis; Francesco Moledda, esperto di web e social media marketing, collabora al Progetto Sicurstrada; Lidia Gattini, vicedirettore della Rivista ‘Zainet’ e vicepresidente di Culturmedia; Serena Cecconi, lavora nell'ambito della Comunicazione Istituzionale, membro del Tavolo per la Legalità tra il MIUR e il CSM, cura e coordina progetti nelle Scuole Superiori a livello nazionale; Giordano Biserni, fondatore e presidente di Asaps – Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale; Federica Confalonieri, psicologa del traffico e collaboratrice esterna dell'Unità di ricerca in Psicologia del Traffico - Università Cattolica.
Elenco degli elaborati selezionati
Restaurata la Cappella Capponi di Firenze grazie a Friends of Florence
Si è concluso il restauro della Cappella Capponi nella chiesa di Santa Felicita interamente realizzato con il contributo della Fondazione Friends of Florence, attraverso i suoi donatori Kathe e John Dyson. L’intervento è stato eseguito dal restauratore Daniele Rossi, sotto l’Alta Sorveglianza del Dott. Daniele Rapino, già funzionario per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Prato e Pistoia.
I lavori iniziati nel marzo del 2017, il cui costo complessivo è stato di circa 120.000 euro, sono durati circa un anno e hanno interessato l’intero complesso architettonico e le straordinarie opere d’arte in esso contenute. Daniele Rossi, esperto conoscitore della materia e della tecnica di Pontormo, acquisite con il restauro di altri capolavori dell’artista, assieme ai suoi collaboratori è intervenuto con restauro e manutenzione su tutte le superfici della cappella, esclusi gli Evangelisti già restaurati dallo stesso nel 2010. L'intervento ha restituito leggibilità e luminosità all’intera struttura, mortificata da abbondanti depositi di sporco, alterazioni dei colori dovute a vernici ingiallite date in precedenti restauri e vecchie integrazioni di parti mancanti ossidate nel tempo. Novità assoluta, inoltre, è la scopritura della decorazione a lacunari della cupolina, realizzata da Domenico Stagi intorno al 1770 e celata, oramai da più di ottanta anni, da uno spesso strato di calce. Questi restauri, inoltre, hanno dato la possibilità di meglio approfondire la conoscenza dell’architettura della Cappella Barbadori che Filippo Brunelleschi realizzò nel 1420 circa, e che cento anni più tardi il Pontormo rispettò nella sua interezza.
Il restauro è stato l’occasione per realizzare un’indagine strutturale della cappella che ha portato a interessanti scoperte: infatti in collaborazione con l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra - Geologia strutturale, diretto dal prof. Massimo Coli con cui sono state analizzate le cortine murarie, si è potuto accertare l’esistenza di parte della cupola antica realizzata dal Brunelleschi con i mattoni murati a spina di pesce. Per favorire una migliore fruizione dell’intero complesso è stato realizzato un nuovo impianto illuminotecnico, offerto dalla Fondazione Palazzo Strozzi e realizzato grazie alla sponsorizzazione di Erco.
Il rapporto tra architettura e arte contemporanea in ‘Sol LeWitt. Between the Lines’ la mostra della Fondazione Carriero
Fino al 24 giugno la Fondazione Carriero ospita la mostra ‘Sol LeWitt. Between the Lines’, curata da Francesco Stocchi e Rem Koolhaas.
All’interno di un edificio quattrocentesco nel centro di Milano, negli ambienti semplici e minimali dei primi due piani (trasformati da Gae Aulenti nel 1991) con il soffitto a cassettoni del Quattrocento e la contrastante sala al terzo piano con pareti e soffitti decorati da affreschi, la mostra testimonia l’intenso rapporto tra arte contemporanea e architettura.
Organizzata grazie all’importante partecipazione dell’Estate of Sol LeWitt – l’ente che cura il patrimonio dell’artista -, la mostra esplora l’attività dell’artista a dieci anni dalla scomparsa, partendo dalle regole e dai principi alla base del suo lavoro. Sette tra i più interessanti Wall Drawings e quindici Modular Structures ripercorrono la sua carriera all’interno di un progetto espositivo che indaga il legame di LeWitt con l’architettura. Nel suo lavoro è chiaramente leggibile non solo una dimensione architettonica, ma anche una costante relazione con lo spazio che lo ospita: la sua arte si compone di misurati intervalli e controllati rapporti geometrici che dimostrano i contrasti e le similitudini tra le due discipline.
LeWitt (1928-2007) è uno dei più importanti artisti americani del dopoguerra. Esponente della Minimal Art, è soprattutto protagonista intorno agli anni Sessanta del movimento dell’arte concettuale. Nel 1955 lavora come graphic designer nello studio dell’architetto Ieoh Ming Pei, una collaborazione che influenza la sua visione dell’architettura, come pure il periodo vissuto in Italia in cui è condizionato dal Rinascimento.
Osservando i Wall Drawings diventa chiaro il suo pensiero e il modo di intendere la figura dell’artista: come un progettista che concepisce una costruzione e poi incarica la sua esecuzione, o come un compositore, la cui melodia può essere suonata da diversi musicisti.
In questo caso il ruolo di Koolhass non è stato secondario, non solo per le affinità legate alla progettualità e all’attenzione per le regole, ma anche per la capacità, come per LeWitt, di plasmare lo spazio.
Gli esecutori principali delle opere site-specific sono stati inviati dall’Estate of Sol LeWitt e sono stati aiutati anche da altri collaboratori dell’Accademia di Brera e della NABA di Milano.