Guggenheim porta i suoi tesori a Torino?
Torino. Settimana internazionale per la cultura torinese con rapporti in vista sempre più stretti tra la città e il Guggenheim di New York, ma non solo.
Il sindaco, Piero Fassino e l'assessore alla Cultura hanno incontrato il direttore del Guggenheim, Richard Armstrong, presente in città per due giorni, con Marie e Carl Gustaf Ehrnrooth e Isabella del Frate, membri del board di New York e Philip Rylands, direttore della sede veneziana di Palazzo Venier dei Leoni, per estendere a Torino il protocollo di collaborazione triennale con la sede veneziana e la città di Vercelli.
Una visita conclusa giovedì sera con l’inaugurazione VIP della mostra «Press Play» alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengoche ha obiettivi progettuali: secondo Braccialarghe un accordo di lungo termine che potrebbe partire con uno scambio di opere con la fondazione newyorkese, a costo zero.
La collaborazione sarebbe analoga a quella che Fassino siglerà a San Pietroburgo con l’Ermitage a metà di febbraio, oggetto dell’incontro avvenuto in settimana con l'ambasciatore russo in Italia, Alexey Meshkov.
Nella settimana Fassino e Braccialarghe hanno incontrato in città anche la delegazione di Lione per l’ampliamento della partnership su Luci d'Artista e su una coproduzione lirica e il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat. Con Israele si parla di arte contemporanea, lirica, guardando alla Biennale della Democrazia 2013 che, come spiega l’assessore alla cultura, «dovrebbe avere il filo rosso della guerra e della pace, una riflessione tra la cultura occidentale e quella orientale».
Torino risponde alla crisi internazionalizzando.
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