Educazione al patrimonio culturale: progettazione interdisciplinare e inclusività
Lo scorso 2 maggio è stato pubblicato l’Avviso pubblico per il potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico. Nell’ambito dei Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, questo Avviso ha l’obiettivo di promuovere progettualità traversali, innovative e radicate sul territorio che coinvolgono il patrimonio culturale. Non solo. L’aspetto digitale che dovrà essere trasversale alle iniziative proposte è sinonimo di una sensibilità legata alle comunità ed ai giovani che vi appartengono anche rispetto al carattere di accoglienza ed inclusività. Elementi che vanno dunque oltre l’innovatività degli strumenti invitandoci ad una riflessione sul patrimonio e sulla digitalizzazione come semi di consapevolezza e di cittadinanza.
Promuovere nelle scuole italiane la conoscenza, la tutela e il valore del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico come bene comune e volano per uno sviluppo democratico del Paese è l’obiettivo dell’Avviso pubblico per il potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico[1].
Questo strumento, pubblicato lo scorso 2 maggio, si colloca nell’ambito dei Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 ed in particolare nell’Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo Specifico 10.2 - Azione 10.2.5.
L'Avviso si inserisce nel quadro di azioni finalizzate all’innalzamento delle competenze trasversali con una attenzione specifica al patrimonio culturale come elemento di valore da conservare, tutelare, promuovere come bene comune e parte integrante della comunità passata, presente e futura.
Viene sottolineato inoltre l’aspetto di eredità così come proposto dalla Convenzione di Faro[2] che ne valorizza non solo l’elemento tangibile, ma anche le risorse immateriali ereditate dal passato che sono riflesso ed espressione di valori, credenze, conoscenze e tradizioni delle popolazioni in un processo in continua evoluzione costituito da tre obiettivi che si rinforzano reciprocamente: lo sviluppo sostenibile, la diversità culturale e la creatività contemporanea.
In questo quadro il PON mira proprio a promuovere azioni finalizzate allo sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche non soltanto relative al patrimonio, ma anche ad una cittadinanza consapevole, responsabile, connessa ed interdipendente (PON, 2017).
Il dettaglio delle iniziative sulle quali questo strumento intende lavorare è poi delineato all’interno dell’Azione 10.2.5 “Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali”. Qui si invitano le scuole a proporre progettualità che, lette in chiave di rete territoriale o di singola istituzione, potranno riguardare diverse tipologie di interventi che vanno dalla conoscenza e comunicazione del patrimonio, alla sua fruizione in chiave turistica, all’identificazione di interventi per la riqualificazione urbana.
I contenuti delle proposte dovranno poi avere alcune caratteristiche trasversali: progettazione interdisciplinare che rilegge in chiave trasversale la complementarietà delle diverse aree tematiche; dimensione esperienziale e curatoriale attraverso la quale gli studenti dovrebbero mettere a valore la contestualizzazione del patrimonio come elemento vivo e parte di una comunità; restituzione territoriale prevedendo ricadute verso altre scuole, enti o soggetti della società civile; approcci innovativi verso processi fortemente laboratoriali e la produzione di contenuti in continua evoluzione.
Non solo. In linea con le riflessioni del Piano Nazionale Scuola Digitale[3], ci si propone qui anche di lavorare sul patrimonio culturale sviluppando contenuti curriculari digitali con riferimento alle Open Educational Resources, ossia i «materiali didattici in formato digitale resi disponibili con licenze che ne permettono il riutilizzo, la modifica e la distribuzione» (Scuole Digitali, 2016).
Le proposte potranno prevedere una richiesta massima che va dai 30.000 € ai 120.000 € a seconda della tipologia[4] ed essere presentate sul sistema informativo preposto dal 22 maggio al 10 luglio 2017. L’investimento complessivo è di 80 milioni di Euro.
I criteri di valutazione delle proposte riguarderanno non solo la coerenza con l’offerta formativa già in essere, ma anche gli aspetti di inclusività delle progettualità intesa come possibilità di coinvolgere studenti e soggetti con bisogni speciali. Il tutto attraverso sia contenuti in linea con gli aspetti pedagogici del percorso scolastico, sia attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi che valorizzano i beni culturali come semi di vivacità, partecipazione e coinvolgimento.
Questi elementi fanno riflettere su come il tema del patrimonio e della sua valorizzazione attraverso processi digitali sia sempre più centrale non solo in contesti legati alla fruizione dei singoli beni culturali, ma anche in processualità volte all’accrescimento della consapevolezza di appartenenza ad una comunità. Al di là degli specifici obiettivi di questo Avviso, è significativo che queste progettualità si intreccino con il mondo dell’educazione anche attraverso strategie proposte a livello nazionale - come nel recente Piano per l’Educazione al Patrimonio[5] – che riguardano sempre più spesso l’accessibilità e la partecipazione intese in senso fisico, sociale, socio-economico e cognitivo.
Ph: MIUR
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