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Arte e natura sono un dio bifronte

  • Pubblicato il: 31/05/2013 - 10:34
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Rubrica: 
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva

Monopoli (BA). Arte e natura sono ormai un binomio perfetto: la decrescita felice sta comportando un sempre più consistente ritorno alla terra e tutto ciò che riguarda la ruralità impazza in ogni dove. Pertanto non c’è da stupirsi se, all’interno di una manifestazione florovivaistica come «Il colore in giardino» che si tiene presso i Vivai Capitanio di Monopoli, si innesti (è proprio il caso di dirlo) anche una mostra d’arte.
Si tratta della Fondazione Museo Pino Pascali che, nell’ottica di valorizzazione delle risorse locali- che è alla base della sua attività, insieme alla vocazione all’internazionalizzazione,- presenta la mostra d’arte contemporanea dal titolo «Arte e natura sono un dio bifronte», con sottotitolo esplicativo Arte contemporanea nel Giardino Botanico «Lama degli ulivi».
Certo il territorio ispira molto: il giardino botanico è già di suo un’autentica opera d’arte, inserito com’è all’interno di un’antica «lama», termine che indica una depressione scavata nella roccia carsica dall’acqua, tipica di questa parte della Puglia tra collina e mare; in queste aree spesso si annidavano insediamenti umani (famosi sono quelli creati dai monaci basiliani) e si trovano sovente testimonianze di epoche passate, in questo caso muretti a secco e ben due chiese rupestri. In questo ambiente già di per sé evocativo, si possono ammirare oltre 2000 specie di piante diverse, provenienti da ogni parte del mondo, oltre a quelle tipicamente autoctone.
Ad arricchire di bellezza il tutto hanno pensato i curatori Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara, allestendo un percorso che si compone di sculture e installazioni, collocate in parte nelle cavità rupestri della lama, in parte all’esterno, lungo un percorso tra le piante ornamentali del celebre giardino.
Si tratta di artisti pugliesi di ormai comprovata esperienza ed affermati in contesti extraregionali: Dario Agrimi e lo straniamento del suo Gatto nero imbalsamato; Miki Carone e le sue stelle marine fossili pop; Maria Grazia Carriero e la sua interpretazione della natura in forma di pasta; Daniela Corbascio e la sua identità al neon; Claudio Cusatelli e le sue interconnessioni tra vegetali; Guillermina De Gennaro e le sue donne nostalgiche; Giulio De Mitri e la sua proverbiale Energia in blu; Michele Giangrande e il suo mulino di cartone; Iginio Iurilli e la sua vegetazione di terracotta; Pierpaolo Miccolis e i volatili in fieri; Giampiero Milella e Luigi Morgese e i loro crani cromatici; Luigi Pinto e Martino De Palma e le loro sculture metalliche antropomorfe; Massimo Ruiu e la sua natura simulata; Giuseppe Teofilo e la sua non-imbarcazione.
L’intervento degli artisti, all’interno del complesso scenario paesaggistico, definisce uno spazio di reciproca interazione estetica e sensoriale tra opera e ambiente, una vera e propria ecologia della bellezza nella continuità tra artificio e natura.
La mostra, visitabile il 31 maggio, 1 e 2 Giugno, dalle ore 10.00 alle 19.30, sarà ufficialmente inaugurata sabato 1 Giugno alle ore 11.

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