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Ai nostri musei il primato della trasparenza

  • Pubblicato il: 22/02/2014 - 11:15
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Articolo a cura di: 
Patrizia Asproni

Diceva lo statistico americano William E. Deming: «In God we trust. All others must bring data». «Open Data!» diciamo noi. Se vi state chiedendo a cosa serve il QR code qui sopra, provate a leggerlo con il vostro smartphone. Scoprirete che il prossimo sabato 22 febbraio Palazzo Madama, Gam, Mao e Borgo Medievale aderiranno all’International Open Data Day, la giornata dedicata alla libera circolazione dei dati e alla trasparenza.
I nostri musei saranno i primi a farlo in Italia: i primi a rendere pubblici immagini delle opere, informazioni su restauri, prestiti e affluenza non solo per garantire l’accesso e il riutilizzo delle informazioni ma anche — e soprattutto — per lanciare un’azione di vera e propria fertilizzazione culturale basata sulla condivisione e la circolazione delle conoscenze.
Banche dati consultabili, diffusione e libera riproduzione delle informazioni: oltre l’accesso ai dati, garantito dalla licenza CreativeCommons Italia 3.0, metteremo una vera e propria cassetta degli attrezzi a disposizione di operatori del circuito culturale e creativo per concepire applicazioni, servizi e prodotti innovativi.
Obiettivo trasparenza, ma non solo. Informazione diffusa, usabilità, knowledge sharing sul patrimonio e l’arte. E un modo per essere al passo con esperienze internazionali di successo come quelle dei musei che partecipano al network OpenGLAM.
Siete quindi tutti invitati al nostro #openarte» dove i dati usciranno dai Musei per entrare nei vostri computer. Non mancate!

da la Repubblica.it, 17 febbraio 2014

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