VIAGGIO NEL PAESE DELL'INEDUCAZIONE DI GENERE (DOVE QUALCOSA POTREBBE CAMBIARE)
L’ONU insiste. Carenze gravi nella prevenzione della violenza e della discriminazione contro le donne. Va inserita nel nostro sistema formativo l’educazione a diritti, parità e relazione tra generi. Manca un’azione sistematica di contrasto culturale ai fenomeni discriminatori, un’efficiente giurisprudenza, un’efficacia dei servizi di protezione e assistenza. Le famiglie, luoghi di maggior violenza e incubatori di quella di domani, sono sole. I minori che subiscono abusi o vi assistono sono a rischio di reiterarne i modelli. Oltre 1600 figli di vittime di femminicidio, lasciati soli, approdano ora all’aiuto di Stato: ma i bambini, per la società e per la legge, godono di diritti ridotti. I giovani han voglia di formazione ad hoc ma cala la percezione della gravità del fenomeno femminicida. Intanto gli uomini – nodo del problema – restano nell’ombra di un ipocrita silenzio sociale.