Stagione ribelle
Alla prossima edizione di ArtLab 17, che si terrà il 28 e 29 settembre a Mantova, molti tra i più qualificati professionisti della cultura e della creatività operanti in ambiti, ruoli e zone diverse, hanno risposto all’invito e prenderanno parte a laboratori per fornire linee guida per il 2018 e negli anni a venire, utili in primis ai lavori del Forum Europeo della Cultura in calendario a Milano il 7/8 dicembre. Discussioni che sono preparate da decine di contributi, disponibili fin d’ora sul sito, che si aprono con la visione d’insieme che vi proponiamo di Erminia Sciacchitano, esperto MiBACT in forza alla Commissione Europea e Pier Luigi Sacco, che del commissario è Special Advisor. Tutti temi mantra che, con diverse profili, verranno sviluppati nei prossimi mesi, a partire dall’edizione 2017 di LuBEC della Fondazione PromoPA e di Ravello Lab di Federculture.
Aristotele, Etica Nicomachea
(dal Festival della Filosofia edizione 2017)
Negli stessi giorni si prepara a Torino il big bang delle OGR, le officine grandi riparazioni, un progetto di rigenerazione che sana una ferita urbana di archeologica industriale per promuovere una fabbrica della creatività contemporanea, sulla quale molto è stato detto e che si attende alla prova dei fatti. Un investimento di 100 milioni di euro, non solo il più grande dei 25 anni di storia della Fondazione CRT, ma una discesa in campo diretta della quale rileggiamo genesi e prospettive. Sempre giovedì 28, Fondazione Cariplo, che ha riunito numerosi partner, presenta il progetto pluriennale interdisciplinare, guidato dall’Area Cultura, da 10 milioni di euro, “Lacittàintorno”, che parte da Milano per le infrastrutture soft, “puntando sulle periferie per ritrovare l’identità della città” a partire dalla Cultura come spiega il presidente Giuseppe Guzzetti, andando oltre ai muri “per ricucire relazioni. La parola d’ordine è comunità” per Cariplo: tessere le strategie di intervento con quelle del Comune di Milano che lo scorso anno ha stanziato 356 milioni in cinque anni sull’emergenza periferie e ha proseguito quest’anno con bandi per finanziare progetti di associazioni che attivino la popolazione in zone estreme, creando punti di convergenza creativa (hub) in aree degradate, con un modello di progettazione partecipata. Possiamo dire che, se nell’età d’oro del 2007 il sistema delle Fondazioni di origine bancaria investiva complessivamente oltre 1,7 miliardi con oltre 524 milioni alla Cultura (fonte ACRI), mentre nel 2016 –in recupero rispetto agli anni precedenti si attestano intorno a 524 milioni, in crescita rispetto al periodo della crisi-, oggi negli investimenti è profondamente mutato il dato qualitativo, il perché e il come, l’attenzione all’impatto sociale, la progettazione di rete.
Cittadinanza, Democrazia, Lavoro, Sostenibilità, sono i grandi temi, che ritroviamo centrali anche nel programma presentato dalla Fondazione Feltrinelli per la prossima stagione che chiama “Ribelle” con una valenza “politica (…) contro l’indolenza”. Il luogo, espressione della rinnovata vitalità milanese, visitato in dieci mesi dall’apertura da oltre 230mila persone, sta sviluppando una risposta ambrosiana con un grande lavoro di ricerca e di rete che verrà restituito al pensiero collettivo con spettacoli, masterclass, incontri in collaborazione con la Scala, la Triennale, Sky e molti altri soggetti; una mostra dedicata ai 50 anni dalla morte di Che Guevara e una al centenario della Rivoluzione Russa. Cittadinanza significa Europa, da esplorare nei nuovi significati, da costruire, “A Road to Europe 2030”. E non si può parlare oggi di Europa senza considerare il mondo arabo, “un mondo che è già qui, nella sua pluralità”, come ha commentato la Vicesindaco Anna Scavuzzo. “Come è possibile contrastare le ondate di insicurezza e intolleranza che sembrano affermarsi? Quale può essere il ruolo e la proposta per un rilancio delle forze democratiche e progressiste, in Italia e in Europa?” La Fondazione Feltrinelli risponde con una cabina di regia che coinvolge il Comune di Milano, i cinque Atenei della Città, la Camera di Commercio, l’Arcidiocesi e Ispi per creare in tre anni una fondazione per lo studio del mondo arabo.
Nei vuoti lasciati da istituzioni cadute a terra come specchi infranti, arrivano nell’instabilità “nuovi pieni”, accendendo un grande senso del possibile. Disorientante ed entusiasmante stagione “Ribelle”. Nuovi modi di lavorare, in cui cade la dicotomia pubblico e privato, in cui le istituzioni culturali, con una rinnovata responsabilità, si pongono la domanda sul loro ruolo e mutano postura sui temi sociali. “Non esiste un dentro o un fuori, ma solo un attraverso”, scrive in questo numero Maria Chiara Cimoli che con Maria Vlachou ha creato il blog Museum and Migration. “La situazione presente ha sollecitato forze creative non ordinarie, sviluppato e aggregato professionalità che non si sarebbero incontrate (…) spinto le istituzioni culturali alla plasticità, alla porosità (…) il museo è diventato cassa di risonanza, moltiplicatore e vive le stesse contraddizioni del mondo che rappresenta (…) e si assume la responsabilità dell’orizzonte civile che rappresenta”.
Buona lettura, di un numero ricco, al quale hanno contribuito: Patrizia Asproni, Matteo Bartolomeo, Giusy Caroppo, Paolo Castelnovi, Stefania Crobe, Stefano Baia Curioni, Benedetta Bodo, Franco Broccardi, Anna Chiara Cimoli, Emanuela Gasca, Sendy Ghirardi, Sara Marceddu, Valentina Montalto, Amerigo Nutolo, Giangavino Pazzolla, Francesca Panzarin, Paolo Pileri, Irene Popoli, Irene Sanesi, Maria Elena Santagati, Catterina Seia, Erminia Sciacchitano, Francesca Sereno, Paolo Venturi, Massimiliano Zane.
Ph: Pistoia Capitale della Cultura 2017, “La visitazione” di Luca della Robbia esposta nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure. Programmi co-finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pescia e Pistoia. Credits Sandra Aloia.