Baku – Roma in Business Class
Roma. I prodromi. In occasione dei festeggiamenti per il ventesimo anno delle relazioni diplomatiche italo - azere celebrato nel corso del 2012 (l'Azerbaijan è un paese giovane, resosi indipendente dall'ex URSSS nel 1991 e da allora governato da un'unica famiglia, gli Aliyev), l'HAF promuove un concerto a Roma, presso l'Auditorium Parco della Musica, nel corso della cerimonia «Azerbaijan: the Wind of culture» durante il quale si esibisce l'«Azerbaijan's State Chamber Orchestra»: è il 15 novembre.
Il 2013è costellato di numerosi appuntamenti peninsulari sostenuti proprio dall'HAF.
Dapprima è il MAXXI di Roma, che presso lo Spazio D ospita a Marzo la mostra «Fly to Baku», con le opere di ventuno artisti caucasici. Organizzata dall'HAF, in collaborazione con l'ambasciata azera d'Italia, la mostra passa prima per Londra, Berlino, Parigi, Mosca ed approda a Roma. L'arte come biglietto da visita per tessere relazioni. Duplice lo scopo: promuovere la cultura artistica azera attraverso l'esperienza collettiva itinerante ed invogliare, nemmeno tacitamente, a «volare a Baku» e visitare il Paese.
La mostra «Fly to Baku», che attualmente è tornata in patria, è visitabile presso l'Heydar Aliyev Center a Baku; l'avveniristico polo culturale azero, costituito da tre auditorium, una biblioteca ed un museo è opera dell'archistar Zaha Hadid, aperto ufficialmente nel maggio 2012 ma inaugurato con una retrospettiva su Andy Warhol solo lo scorso giugno 2013.
Venezia. Durante la 55^ Biennale d'arte, l'Azerbaijan propone «Ornamentation» nel Padiglione nazionale presso Cà Giustinian e «Love me Love me not» quale evento collaterale con sede all'Arsenale.
Ad organizzare il primo è sempre l'HAF: sei gli artisti impegnati a dialogare attorno al nucleo tematico dettato dal curatore, Hervé Mikaeloff, (lo stesso di «Fly to Baku») indicato dalla Aliyeva come «uno dei curatori più promettenti al mondo» nel corso della vernice di «Ornamentation».
Il secondo indaga il difficile rapporto tra l'Azerbaijan ed i suoi vicini. «Love me Love me not», curata da Dina Nasser-Khadivi, è stato promosso da Yarat Contemporary Art, organizzazione no profit a stretto contatto con l'HAF. Tra gli artisti azeri maggiormente interessanti si piazza certamente Rashad Alakbarov (Baku, 1979), il cui lavoro con le ombre viene proposto nel Padiglione, all'Arsenale ed in «Fly to Baku».
Da Venezia si torna a Roma, Musei Capitolini. L'ambasciatore azero in Italia, Vagif Sagidov, ed il sindaco di Roma, Ignazio Marino, riaprono lo scorso 25 Ottobre la Sala dei Filosofi (chiusa al pubblico da mesi) per il restauro dalla polvere di 79 tra sculture di poeti, filosofi e retori dell'antica Grecia. Il contributo di circa 100mila euro per il restauro viene erogato proprio dall'HAF.
Baku. Dall'Italia all'Azerbaijan. Presso l'arena Crystal Hall risuona a Dicembre la musica italiana in occasione del «Sanremo Festival Stars in Baku», ove si esibiscono, tra gli altri, Al Bano, Pupo ed Ivana Spagna. L'evento reca sempre la solita firma: Heydar Aliyev Foundation.
Non sono, tuttavia, solo musica, arte e restauri gli unici collanti tra Azerbaijan ed Italia.
Il gas utilizzato dagli italiani proviene, ad esempio, in buona parte proprio dalla repubblica caucasica e numerose sono altresì le possibilità che si dischiudono dai rapporti bilaterali tra gli stati.
La missione imprenditoriale italiana in Azerbaijan, svoltasi lo scorso novembre a Baku, ed organizzata dall'ambasciata italiana, sottolinea, ad esempio, come gli interessi economici siano più che mai attivi reciprocamente: Confindustria, Federprogetti, ICE e ANCE hanno realizzato una visita volta ad approfondire le opportunità di collaborazione offerte dal mercato azero( la fonte è il sito dell'Ambasciata italiana a Baku).
Logico dunque che qualche giorno fa, Ignazio Marino abbia chiesto aiuto a sponsor esteri per restaurare e programmare i rattoppi di Roma. «Abbiamo progetti che stiamo sottoponendo a mecenati e filantropi attraverso la collaborazione con governi di altri paesi. Con l'Azerbaijan si sta valutando l'opportunità di riprendere gli scavi nel Foro di Augusto, Traiano e Nerva, aprendo la possibilità a studenti azeri di conoscere il patrimonio artistico ed archeologico di Roma».
Chi sarà il main partner?
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