Volti nella folla
Cinisello Balsamo (Mi). Volto del tempo, titolava il celebre volume di August Sander nel quale il fotografo tedesco tentava, negli anni Trenta, di render conto fotograficamente dei suoi concittadini, in uno dei più straordinari e influenti progetti fotografici del secolo scorso.
Lo svizzero Beat Streuli, nato nel 1957, racconta in modo totalmente diverso i volti dei tempi nostri, attraverso immagini colte con il teleobiettivo e con la videocamera in strada, all’insaputa dei suoi soggetti, nelle città e soprattutto nelle metropoli di tutto il mondo. Oggi il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo ospita una sua importante mostra, nata da una committenza dello stesso museo. «Beat Streuli. Immagini in movimento» è il titolo che riunisce un gigantesco billboard che apparirà in uno spazio del centro storico della cittadina lombarda a partire dal 5 maggio, giorno in cui saranno visibili all’interno del museo anche le cinque videoinstallazioni che completano il progetto (fino al 7 ottobre, a cura di Roberta Valtorta, catalogo jrp ringier). Tanto nel manifesto quanto nelle videoproiezioni protagonisti assoluti sono i volti degli ignari cittadini ripresi da Streuli in ogni parte del mondo, da New York a Osaka, da Berlino a Singapore, da Sydney a Chicago fino per l’appunto a Cinisello; gente comune, intenta in occupazioni comuni, figure perse nella folla che proprio grazie all’attività dell’artista recuperano la loro individualità, rivelano agli spettatori quali e quante espressioni possono esistere all’interno di una massa anonima di persone. Una massa che si confronta peraltro con il vivere urbano, come dimostra un altro soggetto centrale nei video di Streuli, l’automobile, coprotagonista di una storia senza trama ma che sa raccontare benissimo la nostra vita quotidiana.
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