Viaggio in Italia. Tappa in Sardegna
Nel suo recente Sardinia Blues, Flavio Soriga racconta un'isola sconosciuta ai turisti, da sempre a caccia di belle spiagge e quando tutto va bene qualche nuraghe.
La Sardegna non è solo questo. È un bacino interessante e ancora poco noto di iniziative culturali e creative non indifferenti che spaziano dall'arte contemporanea alla fotografia, alle arti performative. E naturalmente guardano alla promozione e alla conoscenza del territorio e delle tradizioni, con quella invidiabile coscienza sarda delle proprie radici, del paesaggio e della propria storia, senza dimenticare le associazioni che producono festival, di cui l'intero calendario isolano è ricchissimo.
A Cagliari la Fondazione Bartoli Felter, dedicata alle arti visive, ha una collezione piuttosto vasta con un'attenzione particolare per la pittura e per i giovani artisti che spazia da Cristian Chironi a Greta Frau fino a Laurina Paperina e un'attività espositiva non sempre costante che si svolge negli spazi di Via Trieste. Non mancano i “sardi” come Paolo Carta, né qualche nota internazionale. Uno fra tutti? Takashi Murakami.
Sempre a Cagliari ha sede la Fondazione Banco di Sardegna punto di riferimento per lo sviluppo socio-economico del territorio (con un erogazione nel settore arte-cultura di 4.967.000 euro ca per il 2010) il cui intervento in ambito culturale è legato più che altro a iniziative di carattere editoriale dedicate all'arte di tutti i tempi. Inoltre il Palazzo del Banco di Sardegna di Sassari ospita la famosa collezione Mario Sironi, composta da 40 opere, acquisite nel 1985 dopo la grande retrospettiva dedicata al maestro dalla città di Sassari e datate tra il 1928 e il 1958.
Anche il tessuto delle associazioni culturali è estremamente vitale. L’Isola delle Storie, presidente Marcello Fois, con sede a Gavoi organizza, in questo piccolo ma affascinante paese dell'entroterra, un festival molto riuscito dedicato alla letteratura. Saggi, romanzi, libri per bambini, concerti vengono presentati annualmente, all'interno di una bella programmazione che risulta essere ancora più coinvolgente grazie al sostegno, la partecipazione, l'affetto che gli abitanti di Gavoi dimostrano all'iniziativa e ai suoi ospiti. Su Palatu, invece, si occupa di fotografia. Esiste dal 2000 e nel corso degli ultimi undici anni ha mostrato le opere di oltre 100 artisti del settore internazionali. Ha un vasto raggio di attività, da quella formativa con workshop, seminari, laboratori, etc a quella editoriale, mentre biennialmente si fa promotore del festival Menotrentuno, dedicato a chi non ha ancora sorpassato la soglia dei trentun anni. I giovani residenti e gli abitanti della Sardegna devono affrettarsi se vogliono partecipare: la scadenza per la presentazione delle domande è entro il 31 agosto.
Dedicata all'arte contemporanea è, infine, Meme, con pochi mesi di vita. Nata il primo aprile, infatti, neanche fosse uno scherzo, Meme arte contemporanea e prossima, questo il claim, è promossa da Paolo Carta e Giorgio Plaisant e dà spazio alle giovani generazioni creative, sarde e non, alle quali gli stessi appartengono. Con mostre, progetti curatoriali e una fanzine autoprodotta – barbecue – si rifà agli esempi di L.E.M di Sassari, Zelle di Palermo, l'Underdogstudio di Modena, cioè a tutte quelle realtà indipendenti che hanno sviluppato e coltivato un forte e sano radicamento nel territorio.
Un isola poliforme e vitale.
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