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Una Fondazione più una residenza d'artista uguale a the Blank Artists in Residence – Fondazione Banca Popolare di Bergamo

  • Pubblicato il: 20/04/2012 - 09:41
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni
the Blank Artists Residence – Fondazione Banca Popolare di Bergamo: uno spazio polifunzionale nel cuore multi-etnico della città

Bergamo.Il sodalizio fra Banca Popolare di Bergamo e l'arte contemporanea non è nuovo: già da anni l'istituto di credito siede fra i membri dell'associazione per la GAMeC, che insieme al Comune di Bergamo, Tenaris e Credito Bergamasco, gestisce il Museo fin dalla sua fondazione nel 1991. Nello stesso anno è stata fondata anche la Fondazione Banca Popolare di Bergamo onlus, con l'obiettivo di promuovere il progresso culturale, sociale e scientifico della comunità bergamasca, nonché supportare azioni di conservazione e promozione del patrimonio artistico e culturale. Fra le più rilevanti si citano il supporto all'Università di Bergamo, i restauri della Chiesa sconsacrata di Sant'Agostino e di Porta Garibaldi in Città Alta. Nei prossimi due anni è stato comunicato il piano di trasferimento della Gamec nell'area dei Magazzini intorno alla stazione delle ferrovie, proprietà della Fondazione, raddoppiando così gli spazi espositivi attualmente a disposizione.
La Fondazione ha celebrato solo un anno fa il suo ventennale e nelle parole del suo Presidente, il Cav. Emilio Zanetti, ribadisce il suo impegno per la comunità: «Nel quotidiano modo di fare ed essere Banca era ed è importante saper cogliere le istanze di collaborazione e di sostegno che provengono dalle istituzioni locali, dalle numerose realtà aggreganti che tengono vive le comunità, senza trascurare lo sviluppo socio-culturale delle persone e della collettività e valorizzando l'immenso patrimonio umano espresso dal volontariato e dal mondo del no profit. Inoltre la salvaguardia, la promozione e la valorizzazione della cultura, dell'arte e della storia locale, come processo di recupero e tutela della memoria e riaffermazione dell'identità locale, diventano quasi un impegno morale, oltre che istituzionale, per l'intero tessuto economico e produttivo, cui la banca non si è mai sottratta».
L'incontro con the Blank, il network dell'arte moderna e contemporanea nato nell'ottobre del 2010, orientato alla promozione della cultura dell'arte contemporanea, è avvenuto immediatamente: la Fondazione è fra i «complici» di eccellenza della rete, che riunisce musei, associazioni e gallerie d'arte.
L'interesse per le attività di the Blank hanno portato al sostegno delle giornate di ArtDate, due all'anno, nelle quali la città e la sua comunità artistica si apre ad happening pubblici, conversazioni con artisti, mostre, studio visit e accesso a collezioni private, coinvolgendo un ampio pubblico di appassionati.
Ma la collaborazione si è approfondita con la nascita della the Blank Artists Residence – Fondazione Banca Popolare di Bergamo: uno spazio polifunzionale nel cuore multi-etnico della città, dove si confrontano le maggiori comunità di immigrati, in un edificio dotato di cortile, dove gli artisti stranieri sono invitati a vivere un percorso residenziale di 3 mesi nei quali lavorano, ricercano, ma soprattutto si aprono al dialogo con la città. Il primo invitato, su segnalazione di una lunga lista fra curatori, critici e artisti, è l'artista olandese Remco Torenbosch, 1982, conosciuto per la qualità dei suoi lavori che implicano il coinvolgimento del pubblico nel processo creativo e la relazione con il contesto sociale con un particolare sguardo alla macro-economia.
Remco lavorerà nell'abitazione-studio messagli a disposizione, ma terrà anche un workshop in Accademia Carrara il 7-8 maggio dal titolo «Fra l'azione e la protesta: costruire una nuova economia» e chiuderà la sua esperienza con una mostra personale in Gamec, dal 12 giugno al 22 settembre. L'opera confluirà nella collezione d'arte della Fondazione.
L'idea di associare il nome di the Blank a quello della Fondazione è una sfida piuttosto alta per entrambe le realtà: da una parte si vuole dare il segnale della stabilità e continuità della relazione, dall'altra si vuole dare un segnale di partecipazione e ascolto alla città con la presenza in un quartiere molto connotato.
La residenza è catalizzatrice di relazioni, scambi e creatività che cattura l'attenzione dei giovani, ma proietta Bergamo al di fuori dei propri confini nella comunità internazionale dell'arte: siamo spettatori di un altro virtuoso esperimento di relazione fra diversi enti operatori del settore.
 
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