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Un cambiamento culturale: sostenibilità, responsabilità, innovazione

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:06
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Rubrica: 
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Articolo a cura di: 
Rossella Sobrero, presidente di Koinètica, membro Gruppo promotore de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale 
La sostenibilità come occasione di crescita, la responsabilità come scelta di valore, l’innovazione come vocazione; l’Agenda 2030 per uno sviluppo più sostenibile. L’ultima edizione de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, appuntamento per condividere idee e progetti che si è concluso da poche settimane, ha visto la partecipazione più significativa di questi ultimi anni, un segnale di come questi temi vengono considerati sempre più importanti dalle organizzazioni e dalle persone. Organizzazioni profit e non profit si sono confrontate e “hanno dichiarato di aver già “agganciato” le proprie strategie a uno o più dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Se in generale aumenta l’impegno delle organizzazioni per la sostenibilità cresce anche l’interesse dei cittadini, e dei giovani in particolare, per un futuro più responsabile.” I prossimi appuntamenti sono le tappe del “Giro d’Italia della CSR” che da gennaio a maggio 2019 toccherà 10 città e l’edizione nazionale che tornerà a Milano i primi di ottobre del 2019.
 
Sostenibilità, un’occasione di crescita
Sono sempre di più le imprese che hanno capito che essere sostenibili non solo contribuisce allo sviluppo della società ma migliora le performance dell’organizzazione.
Quando la sostenibilità è un processo strutturato e integrato nel business i risultati si vedono: la reputazione si rafforza; aumenta la fiducia degli stakeholder; cresce il livello di fidelizzazione di dipendenti, clienti e fornitori. A questi vantaggi se ne aggiungono altri: per esempio, essere sostenibili permette di ottenere condizioni migliori di accesso al capitale finanziario, stimola processi di innovazione, attrae nuovi talenti. Ma per ottenere questi (e altri) risultati positivi bisogna passare da un approccio tattico a una visione strategica.
Perché se è vero che la sostenibilità è un impegno e anche vero che è uno degli strumenti più efficaci per crescere ed essere competitivi.
 
Responsabilità, una scelta di valore
Un’organizzazione sostenibile è prima di tutto responsabile: rispettare le persone e l’ambiente è il valore dal quale partire. Tutti dobbiamo riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni e valutare sempre le ricadute positive o negative dei nostri comportamenti.
Per un’impresa essere responsabile vuol dire, per esempio, realizzare prodotti e servizi pensando alla loro sostenibilità, preoccuparsi del benessere dei dipendenti, collaborare con i partner per migliorare la catena di fornitura, partecipare allo sviluppo del territorio.
Perché agire in modo responsabile è un impegno ma è anche una scelta di valore che porta risultati positivi per l’organizzazione e i suoi stakeholder.
 
Innovazione, una vocazione al cambiamento
Un’impresa responsabile e sostenibile deve saper gestire il cambiamento: solo così può pensare di durare nel tempo. Coerenza, creatività e apertura sono le caratteristiche necessarie anche per confrontarsi con i diversi attori e avviare una relazione positiva con gli stakeholder.
La parola cambiamento, quasi sempre associata a innovazione, non piace a tutti: per molti è più facile e rassicurante continuare ad agire come è sempre stato fatto. Ma il percorso verso la sostenibilità chiede un cambiamento culturale che deve attraversare l’organizzazione e investire le diverse funzioni aziendali in un processo di crescente consapevolezza.
Perché innovare è impegnativo ma aiuta l’organizzazione a rispondere meglio ad un mercato che cambia velocemente.
 
L’Agenda 2030, una sfida per uno sviluppo più sostenibile
La sostenibilità, la responsabilità e l’innovazione sono alla base dell’Agenda 2030, un programma d’azione approvato nel 2015 da 193 paesi dell’ONU.
Oggi l’Agenda 2030 rappresenta un quadro di riferimento per molte aziende che stanno ripensando il modo stesso di fare impresa. Cambia anche l’impegno che la società chiede al mondo imprenditoriale nel su complesso: un coinvolgimento maggiore rispetto al passato per contribuire a trovare risposte alle grandi sfide globali.
Perché diventa importante non solo gestire la situazione attuale ma guardare avanti per capire quale dovranno essere le caratteristiche dell’impresa se vorrà in futuro rispondere alle indicazioni dell’Agenda 2030 e alle attese della società.
 
Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, un appuntamento per condividere idee e progetti
Dell’Agenda 2030 si è parlato anche a Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale che si è concluso da poche settimane. Molte delle imprese presenti hanno dichiarato di aver già “agganciato” le proprie strategie a uno o più dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Se in generale aumenta l’impegno delle organizzazioni per la sostenibilità cresce anche l’interesse dei cittadini, e dei giovani in particolare, per un futuro più responsabile.
Con 188 organizzazioni “protagoniste”, 5.500 presenze, 87 eventi, 392 relatori l’edizione 2018 del Salone ha visto la partecipazione più significativa di questi ultimi anni, un segnale di come questi temi vengono considerati sempre più importanti dalle organizzazioni e dalle persone.
I prossimi appuntamenti sono le tappe del “Giro d’Italia della CSR” che da gennaio a maggio 2019 toccherà 10 città e l’edizione nazionale che tornerà a Milano i primi di ottobre del 2019.
 
Per concludere…
Molte delle sfide di oggi sono troppo difficili per essere affrontate da soli. Per questo tante organizzazioni hanno capito che è necessario mettersi insieme per far avanzare il cambiamento. Crescono le partnership, si sviluppano reti di imprese sostenibili, migliora la capacità di fare networking tra soggetti diversi.
In una situazione complessa come quella attuale tutti gli attori devono collaborare per trovare soluzioni efficaci ai problemi ambientali e sociali: organizzazioni pubbliche e private, imprese profit e non profit sono chiamate a contribuire a un cambiamento che è prima di tutto culturale. Per passare rapidamente da una cultura centrata unicamente sul profitto a un approccio dove diventano importanti la relazione con gli stakeholder e la creazione di valore condiviso.
Perché non bisogna dimenticare che è necessario fare bene ma anche fare presto.
 
 
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