Venezia. Giandomenico Romanelli lascerà a fine agosto la direzione della Fondazione Musei Civici di Venezia. Un incarico che ha rivestito per oltre 30 anni, contribuendo alla svolta fondamentale che nel settembre 2008 ha visto il sistema dei musei civici veneziani trasformarsi in fondazione. Diversi i possibili candidati chiamati a raccogliere la sua eredità, considerevole, in particolar modo, per l’incremento d’incassi, visitatori, collaborazioni con soggetti eterogenei, tra cui campeggi e Ferrovie e politiche di merchandising, che hanno portato, per esempio, all’apertura di un punto vendita nell’aeroporto Marco Polo. Il nuovo direttore dovrà dunque occuparsi in primo luogo della programmazione culturale. Tra i papabili spiccano alcuni dei nomi più prestigiosi del panorama italiano e internazionale, come il critico d’arte Germano Celant, già senior curator del Guggenheim di New York, lo storico dell’arte Giuseppe Pavanello e Luca Massimo Barbero, che ha appena lasciato la direzione del MACRO a Bartolomeo Pietromarchi, proprio alla vigilia della metamorfosi che convertirà il museo romano in fondazione, promessa dall’assessore alle Politiche Culturali e al Centro Storico di Roma, Dino Gasperini, entro il prossimo gennaio. Secondo alcune indiscrezioni, però, la favorita sarebbe Gabriella Belli, attualmente direttrice del Mart di Rovereto che, come dichiara il presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia Walter Hartsarich su La Nuova del 3 luglio, avrebbe già dato l’ok. Una scelta, questa, che riaprirebbe i giochi per gli “esclusi”, lasciando vacante la carica di direttore del Mart.

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