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Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 29/04/2015 - 23:51
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POST-IT
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Redazione

Dalla Lanterna all’Italia, la tecnologia protegge la cultura
Un nuovo sistema di videosorveglianza della Lanterna di Genova offerto dalla Fondazione Enzo Hruby e dalla società Tecnosicurezza
 
E’ stato presentato il 22 aprile a Palazzo Tursi, sede del Comune, il sistema di videosorveglianza di ultima generazione installato a protezione della Lanterna di Genova, simbolo internazionale della città. Donato dalla Fondazione Enzo Hruby e dalla società genovese Tecnosicurezza con il contributo di Riello UPS di Legnago (VR), nessun onere ha comportato per le amministrazioni pubbliche.
Le 16 telecamere fullHD su rete IP poste attorno al perimetro della Lanterna e al suo interno permetteranno - nel rispetto della privacy delle persone - di rilanciare le immagini del monumento e del panorama della città in Internet sul sito web dell’Associazione dei Giovani Urbanisti-Fondazione Labò, che gestisce il complesso monumentale della Lanterna. Con importanti effetti positivi sulla promozione turistica del sito e della città di Genova.
“La Lanterna è uno dei simboli che rende la nostra città riconoscibile nel mondo – ha sottolineato il Sindaco Marco Doria – ed è nostra intenzione tutelarlo e promuoverlo sempre di più. La preziosa collaborazione tra pubblico e privato rappresenta il valore aggiunto di questa operazione.”
Soddisfazione anche da parte di Carlo Hruby della Fondazione Enzo Hruby che ha messo in rilievo come la protezione del patrimonio culturale attraverso le più avanzate tecnologie di sicurezza può essere anche un efficace strumento per la sua promozione, con positiva ricaduta economica per le Amministrazioni locali e per il turismo.
www.fondazionehruby.it | www.fondazionelabo.it
© Roberta Bolelli

Riaperta la Darsena di Milano alla vigilia di Expo 2015
Dopo 18 mesi di lavori e quasi 20 milioni di euro, i Milanesi hanno di nuovo il loro porto in città, inaugurato dal sindaco con un taglio del nastro fatto da una barca,  grazie alla collaborazione tra Comune di Milano, Fondazione Milano, Fondazione Triennale, Associazioni di categoria, Consigli di Zona 5 e 6, DUC Navigli, Navigli Lombardi Scarl, nonché le tre storiche Canottieri di Milano (Olona, Milano e San Cristoforo). Domenica 26 aprile, dalle 10.30 a tarda sera, è stata una giornata di festa tra musica, spettacoli, mostre e gite in barca per festeggiare la nuova Darsena di Milano, riqualificato in occasione di Expo 2015. Secondo i dati della polizia locale, nell'arco della giornata hanno partecipato circa 50mila persone.
Il ricco programma è stato un susseguirsi di eventi: jam session ispirate ai grandi protagonisti del jazz, del funk e del pop, cortometraggi della Civica Scuola di Cinema sul tema delle vie d’acqua, racconti teatrali degli allievi e diplomati della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, laboratori per bambini, mostre fotografiche, esposizioni artistiche, gare di canottaggio, gite in battello sui Navigli, degustazioni.
Soddisfatto il sindaco Giuliano Pisapia, che dichiara: «la Darsena torna al suo splendore prima dell’avvio dell’Esposizione Universale perché sia ammirata e frequentata non solo dai milanesi, ma dai milioni di visitatori che verranno a Milano nei prossimi sei mesi. Riaprire questo luogo vuol dire riaprire una finestra che si era chiusa, e fare entrare aria, gioia, voglia di stare insieme. Vuol dire essere ancora più fieri della nostra Milano».
Il progetto della nuova Darsena si è sviluppato in tre macrointerventi: la creazione di uno specchio d’acqua navigabile, la rimozione del vecchio mercato sostituito da un altro del tutto nuovo, la trasformazione di piazza XXIV Maggio in area pedonale con il pavé e la modifica della viabilità in tutta l’area.
Altra importante novità, infine, è la riapertura del canale del Ticinello, che si può attraversare attraverso due ponti del ‘500 e del ‘700 che assicuravano l’accesso alla città di Milano dalla zona sud, riportati alla luce dopo oltre 80 anni e restaurati.
© Francesca Sereno 

 
 

Un bando per le imprese innovative
La fondazione «La Fornace dell’Innovazione» di Asolo - in collaborazione con Confartigianato AsoloMontebelluna, Confartigianato Bassano, Unindustria Treviso, Camera di Commercio di Treviso, VeNetWork Spa, CDS - Custodi di Successo e con il patrocinio dell’IPA Asolo – Intesa Programmatica D’Area Pedemontana del Grappa e Asolano e del comune di Bassano - promuove il bando «Start Expo 2015», mirato a promuovere l’incubazione dei migliori progetti di impresa locali basati su un modello di business innovativo. Verranno selezionati 3 progetti d’impresa o imprese di recente costituzione (massimo 12 mesi dalla data di avvio del bando) che coerentemente ai valori da Expo 2015 e alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, propongano un modello di businesse innovativo, finalizzato a valorizzare le eccellenze produttive venete nell’ambito del comparto Food, Energie rinnovabili, Fashion, Design, Turismo ed Artigianato Innovativo.
I progetti vincitori otterranno un voucher di importo pari a 10mila euro per sostenere le spese relative ai servizi di incubazione presso La Fornace. Tra i servizi offerti figura anche l’attivazione di un programma di mentorship e la partecipazione all’Investor Day (i progetti vincitori saranno presentati a un gruppo di potenziali investitori).
Dal 10 aprile al 3 giugno 2015 saranno raccolti i progetti tramite i documenti disponibili sul sito. Durante questo intervallo di tempo i candidati, al fine di ricevere un supporto nell’elaborazione del proprio progetto d’impresa, potranno partecipare al Fornace CAMPUS_2105 ed utilizzare su prenotazione gli spazi di coworking disponibili presso La Fornace.

Scarica il bando : http://www.fondazionefornace.org/files/0804201515.16.43-Bando_St.pdf
© Francesca Sereno 

 
 
 
Ente Cassa di Risparmio di Firenze eroga 26 milioni di euro per il territorio.
Il Consiglio di amministrazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha approvato il Piano delle erogazioni 2015, che, privilegiando fortemente il welfare, prevede modalità di intervento collegate a problemi reali e definiti emersi dalla consultazione con gli stakeholder e dallo stretto contatto che l’Ente Cassa ha con il territorio.
Sono state esaminate complessivamente 1.197 proposte (contro le 1.116 del 2014) e approvate 560 (nel 2014 sono state 596). Le erogazioni complessive ammontano a 26 milioni,  ripartite nei cinque settori di intervento previsti dallo statuto. Nel settore della Beneficenza e utilità sociale: 9,7 milioni di euro (6,3 nel 2014); in quello di Arte e conservazione del patrimonio culturale: 7,8 milioni di euro (7,3 nel 2014); per la Ricerca scientifica e tecnologica: 5,5 milioni di euro (5,6 nel 2014); nella Formazione giovanile: 1,8 milioni di euro (1,9 nel 2014); infine nel settore della Sicurezza alimentare e agricoltura: 1,2 milioni euro (idem nel 2014).
«Sono alcuni anni, a causa del perdurare della grave crisi economica – osserva il presidente dell’Ente Cassa Umberto Tombari – che destiniamo al mondo del volontariato somme consistenti perché è davvero l’emergenza più grave che ci viene segnalata dal territorio. Oltre al sostegno di progetti di terzi, però, desideriamo anche noi essere attori in questo campo e, per questo, abbiamo varato alcuni progetti che rispondono ad una precisa richiesta di aiuto. E’ il caso della Casa della carità, un condominio solidale realizzato grazie al contributo anche della Conferenza Episcopale Italiana e della diocesi e destinato ad ospitare servizi per persone svantaggiate e in disagio sociale del quartiere di Novoli. Abbiamo anche varato il portale regionale www.siamosolidali.it per fare dialogare il variegato mondo dell’associazionismo, che ha chiesto un luogo a cui può affacciarsi chi desidera offrire il proprio tempo ma anche chiedere un sostegno o lanciare campagne di raccolta fondi’». Rilevanti anche le misure di sostegno all’edilizia residenziale pubblica che prevedono interventi per la messa a norma di una ventina di alloggi. Sempre in ambito sociale è stata finanziata anche la copertura della vasca riservata alle attività di riabilitazione dei disabili, che potrà così svolgersi per tutto l’anno, all’interno dell’impianto delle piscine Costoli.
Sul fronte della formazione giovanile, sono privilegiate le categorie che hanno pagato più di altre il costo della crisi economica, ossia i Drop-out (coloro che hanno abbandonato gli studi e che hanno raggiunto il 20% della popolazione scolastica) e i Neet (coloro che non sono impegnati in alcun percorso di istruzione e formazione e che, in Toscana, sono stimati in 80.000 unità). Tra le inziative, Integra, che coinvolgerà oltre 300 giovani e che si avvale di un ampio partenariato tra cui Agenzie formative, Università e Reti regionali e nazionali, e il programma portato avanti dalla Scuola Formazione Don Giulio Facibeni. Col consorzio Coeso saranno invece attivati interventi di formazione e inserimento lavorativo per giovani disoccupati e inoccupati e per operatori del sociale impiegati nei servizi di incontro domanda/offerta di lavoro. Sul fronte dei percorsi di formazione professionale che prevede il rilascio di qualifica per giovani diplomati, è stato sostenuto il percorso sull’enogastronomia della Scuola Saffi  e il corso per l'acquisizione di competenze nel settore della macelleria con inserimento in azienda della Fism.
Riguardo alla ricerca medico-scientifica, la Fondazione emana dei bandi su tematiche specifiche, uno dei quali è destinato alle malattie rare, per contribuire allo studio di queste malattie a livello pediatrico non ancora inserite negli elenchi europei, nazionali e della Regione Toscana. I progetti dovranno avere una durata annuale e l’importo stanziato per quest’ anno è di 150.000 euro, destinati anche all’acquisto di attrezzature oltrechè all’attività dei ricercatori.
Un altro bando nato dalla collaborazione con l’Università di Firenze prevede otto assegni di ricerca per un importo complessivo di 400.000 euro a giovani under 35 che lavorano su indirizzi ritenuti strategici per l’ateneo e definiti nell’ambito di tematiche d’interesse della Fondazione.
Un terzo bando dell'importo di 100.000 euro è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado ed ha l’obiettivo di contribuire al miglioramento dell’offerta formativa. Saranno attivati percorsi di potenziamento dell’offerta didattica (nell’educazione alla cittadinanza, nell’educazione scientifica e tecnologica, in matematica e nelle lingue italiane e straniere) e un percorso per il miglioramento delle condizione di apprendimento attraverso la creazione di laboratori e l’acquisizione di tecnologie e strumenti didattici innovativi.
© Francesca Sereno 

 
 
 
Fondazione Crt: più che raddoppiato l'avanzo di esercizio
Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione CRT , riunitosi a Torino sotto la presidenza di Antonio Maria Marocco, considerato anche il parere favorevole del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, ha approvato in via definitiva all’unanimità il bilancio consuntivo 2014: l’esercizio si chiude con un avanzo di 88 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 42 milioni dello scorso anno. 
Al 31 dicembre 2014 il patrimonio netto contabile della Fondazione superava i 2,1 miliardi di euro e il totale degli investimenti a valori di mercato superava i 3 miliardi di euro (2,9 miliardi di euro a fine 2013).
La Fondazione ha inoltre confermato nuovamente il sostegno al territorio con risorse per 53 milioni di euro per interventi istituzinali, di 42 milioni di euro in via diretta e 11 milioni di euro attraverso la Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ed il progetto OGR.
Il maggior carico fiscale sui dividendi introdotto dalla Legge di Stabilità porterà ad un aggravio di imposta pari ad oltre 14 milioni di euro, con una conseguente riduzione delle risorse disponibili per il raggiungimento della missione della Fondazione CRT a sostegno del territorio. Grazie tuttavia a una gestione prudenziale e ai buoni risultati di bilancio, la Fondazione è stata determinata nel voler assorbire il più possibile tale negativo impatto, minimizzandone gli effetti penalizzanti per il territorio.
L’impegno erogativo complessivo della Fondazione CRT per il 2015 resta quindi allineato a quello dell’anno precedente, dando priorità a giovani, welfare e cultura. Il fondo di stabilizzazione delle erogazioni è pari a 237 milioni di euro.
© Francesca Sereno 

 
 
Al via la Terza Edizione del Concorso per alti studi sull'Età e la Cultura del Barocco
La Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, ente strumentale della Compagnia di San Paolo, bandisce per il terzo anno un concorso per 3 Borse di alti studi sull’Età e la Cultura del Barocco, con l'intento di  promuovere studi originali sull’Età Barocca, anche in chiave comparativa internazionale.
Tema del Bando 2015 è «La civiltà del Barocco e le declinazioni della Historia». I candidati sono invitati a esplorare specifici temi all’interno di questo ampio bacino tematico, con riferimento alla scena italiana, ma anche in prospettiva comparatistica.
Il concorso è rivolto a giovani studiosi italiani e stranieri sotto i 35 anni. Le candidature possono essere presentate esclusivamente tramite application form sul sito web.
Termine per la presentazione dei progetti: 15 luglio 2015.
Ciascuna delle 3 borse di studio sarà dotata di un importo di € 23.000 annuali, al lordo di ogni ritenuta di legge e onere fiscale. Le borse avranno una durata di un anno e potranno essere rinnovate, su deliberazione della Fondazione che si riserva ogni valutazione in materia, per un ulteriore trimestre (con conseguente e proporzionale integrazione dell’ammontare), per motivate ragioni scientifiche esposte in forma scritta dal borsista e comprovate dal tutor.
La borsa decorrerà dal 1°gennaio 2016 e avrà durata di un anno.
A ogni borsista verrà affiancato un tutor scientifico, con il compito di accompagnare e monitorare l’attività del ricercatore.
Scarica il bando: http://www.fondazione1563.it/it/programmi-di-ricerca/studi-sul-barocco/b...
© Francesca Sereno 

 

Nasce a Gualtieri la Fondazione Museo Antonio Ligabue
A cinquant’anni dalla sua scomparsa, si è costituita la Fondazione Museo Antonio Ligabue a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, dove l’artista ha soggiornato per molti anni.
La fondazione nasce per volere del Comune di Gualtieri, del Banco Emiliano e di Girefin SpA, con lo scopo di istituire, gestire e promuovere il Museo Antonio Ligabue e di valorizzare l’opera dell’artista. La figura di Ligabue sarà inoltre il fulcro attorno cui ruoterà lo sviluppo culturale di Gualtieri, che offre alcuni siti di interesse come la splendida piazza centrale, Palazzo Bentivoglio, la Chiesa dell’Annunciazione nella frazione di Pieve Saliceto, originaria della metà del Seicento, Palazzo Greppi a Santa Vittoria, il paese dei cento violini e l’archeologia industriale (edifici e impianti realizzati nel Novecento) legata alle opere di bonifica (iniziate nel Cinquecento) e di sollevamento delle acque.
La sede del museo è in Palazzo Bentivoglio, edificio cinquecentesco progettato dall’ingegnere ferrarese Giovan Battista Aleotti, recentemente ristrutturato dal Comune di Gualtieri, ponendo in sicurezza anche quelle strutture lesionate dal terremoto del maggio 2012. I lavori hanno interessato anche lo spettacolare Salone dei Fasti,  detto anche dei Giganti, che ospiterà la collezione permanente e tutte le iniziative espositive temporanee di cui il Museo si farà promotore. La prima sarà un’antologica di Antonio Ligabue, curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, col patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Gualtieri, in programma a Palazzo Bentivoglio a Gualtieri, dal 31 maggio all’8 novembre 2015. Oltre a questa prima rassegna, la Fondazione sta studiando un programma di esposizioni che, in Italia e soprattutto all’estero, diffondano la figura di Antonio Ligabue, come prosecutore di quell’espressionismo che caratterizzò alcune esperienze della prima parte del Novecento e, per certi aspetti, di quel primitivismo che ebbe in Henri Rousseau il suo alfiere.
© Francesca Sereno  

Le Collezioni della Cassa di Risparmio di Venezia affidati alla Fondazione Querini Stampalia
Il patrimonio culturale dell'ex Cassa di Risparmio di Venezia – confluita nel Gruppo Intesa SanPaolo – sarà affidato alla prestigiosa Fondazione Querini Stampalia.
Un importante accordo in corso di ufficializzazione prevede il trasferimento temporaneo in affido di tre importanti Collezioni di proprietà dell'ex Carive, che comprendono quadri, manoscritti, incunaboli e altri oggetti, dal XV al XX secolo.
In particolare la Collezione d’Arte, tra sculture dipinti disegni arredi e orologi, annovera opere importanti della scuola veneta da Canaletto a Domenico Tintoretto, Giambattista Tiepolo, Marco Ricci, Pietro Longhi e altri maestri fino all'Ottocento con Caffi e Ciardi. La Collezione della «Biblioteca Veneziana» raccoglie materiali bibliografici che trattano di storia, economia, arte della città di Venezia, con 400 tra manoscritti e leggi, circa tremila libri e oltre quattromila xilografie e incisioni di Coronelli, Ughi, Carlevarijs, Canaletto, Marieschi nonché un esemplare della grande pianta di Venezia di Jacopo de' Barbari che verrà collocato accanto all'esemplare già posseduto dalla Querini Stampalia. Infine la Collezione Numismatica, con 149 oselle veneziane (coniate dai Dogi da 1521 alla caduta della Serenissima), 233 monete, 3 medaglie, 17 pezzi di cartamoneta.
«La collocazione nella propria sede, in spazi appositamente dedicati, del patrimonio culturale della Cassa di Risparmio di Venezia, (…) arricchisce un polo fondamentale di arte e di storia veneta» sottolinea il Presidente della Fondazione Querini Stampalia, Marino Cortese. E questo affidamento consentirà una piena fruibilità delle Collezioni. www.querinistampalia.org
© Roberta Bolelli

Fondazione Credito Bergamasco celebra i grandi maestri della collezione di Banco Popolare
Appuntamento il 9 maggio presso la sala consiliare Credito Bergamasco, per l’inaugurazione della nuova mostra
 
Bergamo. Saranno trentaquattro le opere selezionate ed esposte presso la sede di Credito Bergamasco, in Largo Porta Nuova. Provenienti dalle sedi del Banco Popolare i dipinti spaziano dal XIV al XX secolo, con uno spazio privilegiato dedicato alla Maternità di Gaetano Previati, riconosciuta come uno dei punti cardine del maestro del Divisionismo italiano. La mostra prenderà avvio dal 9 maggio sino al 26 giugno e in seguito arricchirà lo spazio espositivo Bipielle Arte a Lodi (dal 12 settembre all’11 ottobre 2015).
La presentazione della mostra alla stampa avrà luogo il 5 maggio, presso la Sala Consiliare del Credito Bergamasco, e vedrà l’esposizione del progetto generato da un’iniziativa di Fondazione Creberg. I relatori che interverranno nell’occasione sono Angelo Piazzoli, segretario generale di Creberg, Michela Parolini, afferente al patrimonio artistico di Banco Popolare, Paolo Plebani, storico dell’arte e Francesca Rossi, responsabile del Gabinetto dei Disegni del castello Sforzesco. © Milena Zanotti