Memorie bianche: i paesaggi pugliesi di Ghirri
Bitonto (Ba). Si inaugura oggi, alle 19, presso la Galleria Nazionale della Puglia «G. e R. Devanna», l’anteprima della mostra «Luigi Ghirri. Passaggi/Paesaggi», cocurata da Lara Carbonara e Lucrezia Neglieri per ArtSOB. Suddivisa in due appuntamenti, l’esposizione vera e propria si terrà in settembre mentre, da oggi, sarà possibile ammirare 15 delle circa 57 fotografie scattate dal grande maestro a Bitonto, nel 1990, incaricato di documentare il lavoro degli artisti coinvolti nella«Biennale internazionale d'arte F. Speranza 'La Pietra e i luoghi'».
«Memorie bianche», questo il titolo della preview comprendente gli «scatti in cui la predominanza cromatica del bianco viene declinata attraverso la luce e i profili delle strade che si nebulizzano in sfumature metafisiche sospese (…)», come scrivono le due curatrici nel testo che accompagna la mostra. Alle 26 fotografie dedicate alla biennale, infatti, se ne aggiungono una trentina in cui Ghirri ritrae poeticamente la città di Bitonto e i suoi vicoli. Il reportage fotografico, pubblicato nel catalogo della biennale ed esposto in quell’occasione, fu poi archiviato. Trascorsi ormai più di vent’anni, il Comune di Bitonto si fa promotore di questa mostra anche nell’intento di dare una degna collocazione alla serie fotografica, perché possa essere agevolmente fruibile. La sede deputata potrebbe essere il Museo Archeologico della Fondazione De Palo Ungaro, nell’ambito di un più ampio progetto teso alla creazione di un polo museale di cui farebbero parte la Galleria Devanna e la Civica Galleria d'arte contemporanea ubicata nel Torrione angioino.
Le foto bitontine di Ghirri si aggiungono alla nutrita serie di scatti effettuati in Puglia, a cominciare dal 1982, in occasione della mostra «Tra Albe e Tramonti, 100 immagini della Puglia», promossa dall’associazione barese «Spazio Immagine». Due anni più tardi, torna nella regione per il celebre progetto, «Viaggio in Italia», da lui curato, promosso dalla Pinacoteca Provinciale di Bari, e che rappresenta una tappa fondamentale della «Scuola italiana di paesaggio». Nel 1985 è alle isole Tremiti (Fg), in compagnia della moglie Paola, ospite dell’amico Lucio Dalla, per il quale ha realizzato le cover di diversi album. E in particolare quella di «Dallamericaruso», titolo ideato dallo stesso Ghirri, ritrae il cantautore bolognese proprio durante quel soggiorno.