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La Fondazione NESTA approda a Torino

  • Pubblicato il: 30/07/2017 - 22:00
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Redazione

La Fondazione Nesta UK  crea a Torino Nesta Italia.Focus su innovazione e sostenibilità

 
La Fondazione Nesta UK  crea a Torino Nesta Italia. L’ente britannico,  nato nel 1998 grazie ai fondi della lotteria, punto di riferimento nella filantropia innovativa, dall’autunno costituirà una fondazione gemella, ma autonoma  a Torino, città dalla lunga storia di Santi Sociali, in cui si stanno ponendo in evidenza realtà come Rinascimenti Sociali e Open Incet.
"Vogliamo rendere Torino la capitale dell’Europa meridionale nell’innovazione sociale e nella finanza d’impatto sociale", racconta Francesco Profumo, il presidente della Compagnia di San Paolo che ha inserito questo obiettivo nelle sue linee strategiche al 2020 e oggi lo traduce con Nesta. " Noi abbiamo mille progetti ogni anno, che gestiamo per lo più in modo tradizionale. Loro hanno competenze diverse, che ci aiuteranno a migliorare" afferma Profumo che finanzierà l’avvio del progetto con 400mila euro l’anno per il primo triennio. Nesta fornirà persone da Londra e apportà alla nuova realtà italiana 100mila sterline l’anno. Tra i primi progetti pare che Nesta sia intenzionata a creare un “Health Lab” in grado di accelerare nuove pratiche organizzative nel sistema sanitario.
Nesta UK  conduce 100 progetti di innovazione sociale l’anno, con un budget di 30milioni di sterline. A Torino sarà diretta da Marco Zappalorto che afferma l’intenzione di "portare avanti diversi progetti per la risoluzione di alcune problematiche sociali. Ci occuperemo di arte, di istruzione e di salute e invecchiamento della popolazione. L’apertura a Torino rientra in un progetto di espansione per applicare altrove le metodologie testate in Gran Bretagna e ampliare il network”. Innovazione e sostenibilità, questa la ricetta di Nesta.  Superata la formula dei contributi a fondo perduto, ormai in esaurimento, si guarderà  a prestiti oppure a equity, partecipazioni societarie, progetti comunitari con fondi EU, forte esperienza della Fondazione britannica.

(fonte La Repubblica)