La casa museo di Herbert Horne, un caso di successo
Firenze. Prorogata al 4 marzo la mostra in corso alla Fondazione Museo Horne dal 3 ottobre, una delle tappe più affascinante del ciclo espositivo «Le stanze dei Tesori», finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dedicato alle meraviglie dei collezionisti nei musei toscani. L’esposizione ordina 29 disegni tra ritratti, autoritratti e studi di figura, realizzati fra Cinquecento e Ottocento da celebri maestri tra cui Raffaello, Bernini, Tintoretto, Parmigianino, Pietro da Cortona, Albrecht Dűrer, Fűssli e Constable. Il progetto espositivo fa perno su una ricca esposizione riassuntiva a Palazzo Medici Riccardi, e si dipana lungo sette altri musei della città tra cui il Bardini, lo Stibbert, Palazzo Davanzati e appunto il Museo Horne. Il raffinato appuntamento è anche l’occasione utile per visitare il palazzo-museo che raccoglie la pregiata collezione messa insieme da Herbert Percy Horne e che comprende dipinti, sculture, disegni, oggetti d'uso e arredi che si inscrivono perfettamente all'interno della dimora rinascimentale acquistata da Horne nel 1911 e oggi sede dell’ente. Quest’ultimo vede la nascita il 12 aprile 1916 quando, nel redigere il testamento che avrebbe dato vita alla Fondazione a lui intitolata, lo storico dell’arte Herbert Horne chiedeva che tutto ciò che lasciava fosse impiegato «a beneficio degli studi», immaginando il suo museo come luogo di conoscenza della storia e dell'arte. Nel 1921 il museo viene aperto al pubblico, grazie al lavoro di Carlo Gamba e Giovanni Poggi, amici di Horne e primi membri della Fondazione. Da allora la Fondazione, oggi presieduta da Antonio Paolucci, si è impegnata in primo luogo a rendere accessibili le collezioni, l'archivio e la biblioteca. La Fondazione promuove anche mostre, convegni di studi, conferenze e pubblicazioni scientifiche. Dal 2002 ha istituito il Servizio educativo.
«L’immagine e lo sguardo» sino al 4 marzo 2012
Museo Horne, Firenze, Via dei Benci 6
Informazioni e prenotazioni: 055 2340742
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