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Filippo De Pisis, botanico flâneur

  • Pubblicato il: 11/05/2012 - 11:42
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Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva
Filippo de Pisis

Milano. Inaugura il prossimo 15 maggio, in concomitanza con l’importante iniziativa cittadina di Orticola, che si terrà nelle giornate dell’11, 12 e 13 maggio ai Giardini Pubblici «Indro Montanelli» di via Palestro, la mostra «Filippo de Pisis botanico flâneur. L’erbario ritrovato: fiori collezionati, fiori dipinti», promossa dalla Fondazione Corrente in collaborazione con l’Associazione per Filippo de Pisis e curata da Elisa Camesasca e Maddalena Tibertelli de Pisis.
Oltre ad una raccolta di acquerelli ed olii, saranno esposte alcune pagine dell’erbario che l’artista iniziò a collezionare fin da piccolo e che egli stesso, ventenne, donò all’Orto Botanico di Padova: successivamente la raccolta fu smembrata dal prefetto dell’Orto per realizzare un catalogo tematico e le tavole andarono perse, per cui questo erbario divenne una sorta di mito. Solo oggi, grazie all’impegno della prof.ssa Paola Roncarati e della D.ssa Rossella Marcucci, sono state ricomposte quasi per intero ed è stato possibile ricostruire la passione dell’artista per la natura e le piante nello specifico. Nella serata inaugurale sarà infatti presentato anche il volume «Filippo de Pisis botanico flâneur - un giovane tra erbe, ville, poesia» (Ed. Leo S. Olschki, Firenze 2012), risultato di questo lavoro di ricerca e ricomposizione dell’erbario, dal quale parte la mostra.
Le opere esposte, il cui nucleo principale è costituito da acquerelli, sono tutte incentrate sul tema dei fiori e sono scelte proprio per la caratteristica intrinseca della tecnica dell’artista, legata all’estemporaneità, alla rapidità e alla precisione, denotata da quel tratto pittorico veloce e nervoso, ma sempre preciso, che Eugenio Montale definì «a zampa di mosca». La tecnica compositiva di De Pisis oltre ad avere una profonda sensibilità coloristica, infatti, possiede questo tratto attento e chiaro che si può distintamente riconoscere anche nei suoi acquerelli. Il perfetto connubio tra brillantezza dei colori, puntualità nel disegno e partecipazione amorevole per il soggetto, è raggiunto in queste piccole delicate composizioni dal sapore così intimo e spirituale, tanto vicino a quella sensibilità che ha spinto il giovanissimo pittore a realizzare l’erbario. La passione per il mondo della natura si riversa in una singolare avventura en plein air che lo avvicina solo apparentemente all’atteggiamento impressionista e privilegia un’immersione panica, seppur sempre vigilata da un approccio intellettuale. In tutta la produzione dell’artista, come è noto, protagonisti indiscussi sono i celebri quadri di fiori, paesaggi e nature morte.
La mostra, che ha il patrocinio di Regione Lombardia – Assessorato all’Istruzione, Formazione e Cultura, Provincia di Milano, Comune di Milano, ed è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cariplo e con il sostegno di Vegetal Progress, Centro Botanico, Weleda, si colloca in linea con l’intenzione della Fondazione Corrente di promuovere la storia dell’arte del XX secolo attraverso le figure di maggior spicco. Attiva da più di trent’anni nella realtà culturale milanese e italiana, è stata fondata nel 1978 da Ernesto Treccani con Lidia De Grada Treccani, Vittorio Sereni, Alberto Lattuada, Fulvio Papi, Mario Spinella, con lo scopo precipuo di incrementare lo studio relativo al periodo di rinnovamento artistico che va dal Movimento di Corrente al Realismo. In questa occasione è previsto un approfondimento sui rapporti fra Filippo De Pisis e gli artisti di Corrente, che lo considerarono sempre un loro maestro, con l’aiuto dell’Associazione al maestro dedicata, che da anni si occupa di valorizzarne la figura.
Sarà aperta e visitabile gratuitamente fino al prossimo 22 giugno.
 
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