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In Europa cresce la Venture Philanthropy

  • Pubblicato il: 19/04/2013 - 22:26
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STUDI E RICERCHE
Articolo a cura di: 
Acri

Le organizzazioni che in Europa si occupano di venture philanthropy e di investimenti sociali sono sempre più capaci di utilizzare un’ampia gamma di «strumenti» per generare un impatto sociale il più ampio possibile: cresce l’attenzione alle valutazione di efficacia, alle due diligence, alle opportunità di coinvestimento, all’uso dei finanziamenti su misura e all’assistenza non finanziaria. A rivelarlo è un’indagine condotta dall’European Venture Philanthropy Association (EVPA), che conta più di 160 membri – da fondi di venture philanthropy a fondazioni di erogazione, da società di private equity a società di servizi professionali – provenienti da 22 paesi.

Il suo rapporto segnala che nel 2011 il settore ha registrato un incremento medio del 27% del budget di investimenti annui di ogni organismo del comparto, passati dai 4,1 milioni di euro del 2010 a 5,2 milioni di euro.
L’indagine rivela che da parte delle organizzazioni di Venture Philanthropy è in corso un significativo cambiamento in termini di attese sui risultati del proprio operare. Pur rimanendo il ritorno sociale l’obiettivo prioritario, cresce infatti la ricerca di un ritorno finanziario: se nel 2010 se lo attendeva il 38% di esse, nel 2011 questa percentuale è salita al 48%; e se nel 2010 solo il 10% metteva il ritorno finanziario su un piano di parità con il ritorno sociale, nel 2011 si è passati al 25%. Gli organismi di Venture Philanthropy guardano sempre più all’impresa sociale come target di investimento e supportano organizzazioni di piccole dimensioni con «track record» limitati. A dimostrazione che prendono il loro ruolo di «risktaker» molto sul serio. Un ulteriore trend emerso dal sondaggio è l’aumento dei finanziamenti verso i settori di sviluppo economico e sociale, con una maggiore attenzione ai disoccupati. Altri comparti sempre più seguiti sono l’istruzione (per il 15% di esse) e la salute (il 12%). Nel complesso, i bambini e i giovani restano i beneficiari più importanti dei loro investimenti. Infine emerge che tendono a investire sia a livello nazionale che nei paesi in via di sviluppo, con la maggior parte dei finanziamenti destinati all’Europa occidentale e all’Africa.
Kurt Peleman, Ceo di EVPA ha dichiarato: «Come EVPA siamo ovviamente soddisfatti di questa sempre maggiore sofisticazione. Siamo convinti che Venture Philantropy e Social Investment siano strumenti molto utili per affrontare alcune delle sfide che derivano dall’attuale pressione sul modello sociale europeo».

Fonte: Fondazioni, Periodico delle Fondazioni di origine bancaria, Marzo - Aprile 2013 Anno XIV