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ETNA COMICS, LA CULTURA POP CHE AGGREGA IN SICILIA

  • Pubblicato il: 09/08/2017 - 11:57
Rubrica: 
FONDAZIONI PER LA CULTURA
Articolo a cura di: 
Francesco Mannino
Prosegue il nostro viaggio nel mondo dei Festival e nel contempo nelle piattaforme di scambio tra produzione e partecipazione culturale siciliane, nel tentativo di comprendere il  fenomeno osservandolo dal punto di vista degli addetti ai lavori  e con una particolare attenzione ai comportamenti dei pubblici. Intervistiamo Antonio Mannino, Direttore di Etna Comics, festival internazionale del fumetto e della cultura pop che si tiene annualmente a Catania. Un’impresa culturale che si rende auto-sostenibile. “Tutti i festival di riferimento nazionale (Lucca Comics e Napoli Comicon in primis) sono fortemente finanziati dagli Enti Locali e da Fondazioni”, afferma Antonio Mannino Comprendiamo come
 
 
Come ogni anno la pubblicazione del Rapporto “Io sono cultura” della Fondazione Symbola stimola ragionamenti, dibattiti e ulteriori approfondimenti. L’approccio metodologico di Symbola per la perimetrazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano prevede una suddivisione in due macro dimensioni, quella del Core Cultura (industrie creative: architettura, design e comunicazione; industrie culturali: cinema, musica, radio, tv, videogame e software, editoria, media; patrimonio storico- artistico: musei, biblioteche, archivi, monumenti; performing arts e arti visive: spettacolo dal vivo, arti visive) e quella delle attività cosiddette Creative Driven (attività economiche non appartenenti al core culturale ma soggette a processi di culturalizzazione). Le industrie culturali incidono per il 2,2% (33,4 mld di euro) sul valore aggiunto totale del Paese (con 491.900 addetti), a fronte del 6,0% del totale del Sistema Produttivo Culturale e Creativo, rappresentando quindi ben più di un terzo di esso. In termini di crescita, sia per fatturato che per occupazione il settore registra un incremento positivo sul 2015, e un posizionamento di alcuni suoi segmenti in forte crescita, come l’industria dei videogames (+8,2% rispetto al 2015, decima posizione mondiale) che vede anche una diversificazione del suo ampio pubblico (gioca la metà dell’intera popolazione italiana!) con un aumento dei consumi adulti (si consigliano gli approfondimenti di Fabio Viola su Il Giornale delle Fondazioni). Un rapporto, quello tra pubblico (consumatori, clienti, utenti) e prodotto culturale che trova forme di consumo spesso individuali (il proprio dispositivo elettronico) o di micro comunità, anche temporanee, come gruppi di ascolto del fantasy o community digitali (socialcasting, Bennato 2011).  Con l’intervista ad Antonio Mannino, Direttore della manifestazione Etna Comics, faremo un viaggio all’interno di una piattaforma in cui in pochi giorni si incontrano i produttori del settore e decine di migliaia di persone interessate, i cosiddetti “pubblici” del comparto: una occasione corale e open-air in cui persone di assi diversa composizione (anagrafica, sociale, culturale) convergono verso il complesso fieristico Le Ciminiere di Catania, per immergersi in 4 giorni (1-4 giugno, edizione 2017) di concerti, esibizioni bottom-up dei cosplayers (persone che indossano costumi per rappresentare personaggi del mondo fantasy), incontri con gli autori di fumetti, o attori e registi di serie televisive e film, case editrici di settore, appassionati di gadget e merchandising, sale di proiezione di videogiocatori in diretta, altri giocatori analogici (giochi di ruolo e da tavolo), conferenze, simulazioni e molto altro. Insomma una grande festa delle industrie culturali e dei loro pubblici, molto interessante anche per la tipologia di partecipazione culturale che essa stimola e la qualità delle relazioni che tali occasioni producono tra i partecipanti.
 
Qual è la storia di Etna Comics? Come nasce, da quali idee e rispondendo a quali bisogni?
Da anni mi occupo dell’organizzazione di eventi scientifici e culturali. Nell’ambito di questi ultimi, a partire dal 2007, ho dato vita ad una speciale sezione dell’azienda che rappresento con lo scopo specifico di mettere in piedi una serie di appuntamenti che avessero cadenza annuale. Uno di questi fu proprio una manifestazione legata al mondo del fumetto che rispondesse all’evidente esigenza latente di centinaia di appassionati che fino ad allora non aveva trovato il giusto sfogo.
L’idea è nata nel 2009 ed è stata lavorata per due anni. L’intuizione è stata quella di coinvolgere quasi la totalità delle associazioni locali legate al mondo del fumetto, dei giochi, dei videogiochi, di fantasy, di gioco di ruolo ecc… Da subito abbiamo quindi creato una rete di contatti con questi gruppi che hanno, tra le atre cose, dato il loro apporto durante le primordiali fasi organizzative. Questo ha generato un “tam tam” tale che in poco tempo si è creato un hype (battage pubblicitario, NdR) considerevole da parte del pubblico. Abbiamo inoltre sfruttato le potenzialità “virali” di internet (il 2009 può essere considerato il vero anno di nascita di Facebook) e la nostra è stata una delle prime pagine pubblicate sul celebre social network; abbiamo anche creato un sito internet adeguato ricco di contenuti.
Il gemellaggio con "Lucca Comics and Games" (la più grande kermesse di settore in Italia e una delle più importanti al mondo) ha costituito per noi  una valvola propulsiva enorme perché abbiamo avuto immediatamente la credibilità di espositori, grossi marchi e soprattutto dal pubblico più scettico che reputava di difficile realizzazione una manifestazione comics degna di nota. L’unione di tutto ciò ha generato l’incredibile successo della primissima edizione (9-11 settembre 2011) con ben 25.000 presenze. 
 
Che forma giuridica ha la struttura incaricata della gestione?
Il primo anno, come detto, è stato gestito come evento culturale di "Medéa" e quindi gestito all’interno di una realtà giuridica consolidata e con quasi 10 anni di storia. L’evoluzione è stata così forte che nel 2012 è stata creata una Srl dedicata. Aggiungo che nonostante lo scoppiettante successo delle prime edizioni, Etna Comics ha subito consistenti finanziamenti da parte dell’azienda “madre” al fine di colmare le perdite causate da scelte artistiche che però nel volgere di pochi anni si sono dimostrate vincenti.
 
Parliamo dei partner: chi gioca la partita, oltre voi? Con quali reti territoriali e con quali partner pubblici?
Etna Comics non si avvale di alcun partner né privato, né pubblico. Parliamo, al limite, di patrocini gratuiti da parte del Comune di Catania e della Città Metropolitana. Tutta la produzione della manifestazione deriva da finanziamenti societari, da sponsor e dalla biglietteria. 
 
Diteci anche del rapporto con gli artisti/autori e con i produttori/editori.
Sin dalla prima edizione, lo staff di Etna Comics ha instaurato un rapporto viscerale con i propri ospiti e di conseguenza questo vale per tutti gli artisti e gli autori che da sette anni innalzano il livello della manifestazione, grazie al rapporto di reciproca collaborazione che abbiamo instaurato con tutte le case editrici che rappresentano. Il nostro è un contatto costante, che si articola in diverse tappe tra una edizione e l’altra, diventando sempre più assiduo a ridosso del nuovo appuntamento annuale. Nota importante è la presenza, all’interno dello staff organizzativo, di artisti internazionali (uno fra tutti il palermitano Emiliano Santalucia, autore di He-Man e Transformers), che sanno capire le esigenze dei vari ospiti essendo spessissimo ospiti a loro volta in altre manifestazioni, ma soprattutto sono un sinonimo di garanzia ed affidabilità.
In tanti ci elogiano per il tipo di accoglienza che noi, a Catania e più in generale in Sicilia, siamo capaci di riservare ad artisti, autori e case editrici e probabilmente questo è uno dei valori aggiunti della nostra manifestazione. Molto è senza dubbio determinato dall’esperienza diretta che lo staff ha nell’organizzazione di eventi.
 
Un po’ di numeri: quanti eventi interni, quanti eventi satellite, quanti partecipanti.
Partiamo dai partecipanti, perché è giusto sottolineare con grande orgoglio che per il settimo anno consecutivo Etna Comics ha fatto registrare il record di presenze, toccando quota 78000 nell’edizione 2017. Gli eventi all’interno di ogni singola kermesse sono quasi impossibili da contare, basti pensare che soltanto nell’edizione appena conclusa abbiamo superato i 500 appuntamenti. Parliamo ovviamente di conferenze, workshop, incontri, talent scouting, sessioni di gioco, tornei, concerti, firme e sketch, opere live, proiezioni, concorsi, sessioni di studio, lezioni frontali, ecc. Per ovvie ragioni di tempo molti di questi avvengono in contemporanea, ma raccogliamo comunque l’obiettivo di accontentare pienamente la varietà del nostro pubblico. Ogni edizione ha una fase preparatoria non indifferente, che passa dall’organizzazione di alcune iniziative satellite, che vede il Day Zero, manifestazione natalizia durante la quale si lanciano gli abbonamenti a prezzi stracciati, come la principale di queste. Per il resto, ormai non si contano i piccoli eventi satellite che hanno lo scopo di dare piccoli assaggi di quello che poi si vivrà in giugno, grazie al supporto del nostro nuovo punto vendita, l’Etna Comics Shop & Coffeehouse, una fumetteria-caffetteria splendida ed innovativa che rappresenta una fonte di contatto costante con molti dei fan locali della nostra kermesse.
 
E un po’ di dettagli: se è nota, quale segmentazione avete rilevato dei vostri pubblici?
Col passare degli anni abbiamo notato come l’età media dei partecipanti sia salita verso la fascia tra i 25 e i 35 anni, ma è chiaro che ad Etna Comics è presente in modo massiccio ogni singola fascia d’età. Questo dipende certamente dalla crescita dell’offerta culturale che riusciamo a dare e migliorare anno dopo anno, permettendoci di spingere a visitare la manifestazione non solo i più giovani, ma anche i più grandi, dagli over 40 agli over 65. E’ davvero piacevole riscontrare come ogni anno dentro i padiglioni ci siano sempre più persone adulte, pronte ad apprezzare le nostre mostre di primissimo livello e ad incontrare artisti di qualità indiscussa, che secondo la critica hanno reso il nostro Festival tra i più importanti del panorama nazionale, rendendolo degno di considerazione anche in ambito internazionale.
 
Che tipo di esperienza vive un vostro partecipante?
Chi partecipa ad Etna Comics vive un’esperienza indimenticabile e sempre più intensa, soprattutto da quando abbiamo deciso di ampliare gli orizzonti della manifestazione alla cultura pop, scegliendo di non fossilizzarci solo sul fumetto, che rimane però imprescindibilmente il punto fermo della nostra kermesse. Le aree tematiche sono state studiate in modo da far vivere in pieno la manifestazione che è tra l’altro impossibile da assaporare in una singola giornata, probabilmente nemmeno in due. Per questo, da qualche anno abbiamo pensato che fosse giusto portare da tre a quattro le giornate della manifestazione. Etna Comics si compone di ben 10 aree tematiche:
 
Estesa su due piani del Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania, l’Area Comics, non solo è lo spazio giusto per trovare fumetti di ogni tipo, incluse anteprime e vere e proprie rarità, ma anche un luogo dove potrete incontrare editori, autori indipendenti e i più grandi maestri del settore, che negli anni hanno raggiunto Catania da ogni parte d’Europa e del mondo.
 
A partire dall’edizione 2017 è stato dedicato all’Area Games un intero padiglione in tendostruttura posizionato in piazzale rocco Chinnici. Si estende su circa 1.000 mq ed è il luogo dove si raccolgono tutti gli editori di giochi da tavolo nazionali ed internazionali. Si tratta in qualche modo di un contesto molto simile all’area comics in cui confluiscono anche diversi autori del genere e dove vengono presentate tutte le novità editoriali. Il gioco da tavolo è ancora troppo poco sviluppato in sud Italia ma rappresenta una fetta importante del mercato ludico. Oltre che essere considerato un valido espediente per lo sviluppo cognitivo negli adolescenti, incontra via via sempre più la passione di un pubblico adulto principalmente per la varietà di titoli ed attività proposte. L’organizzazione di Etna Comics sta, negli ultimi anni, concentrando parecchi sforzi per facilitare l’incremento di tale settore.
 
Anche nell’edizione 2017, l’Area Videogames è stata una delle sezioni di punta di Etna Comics. Un notevole passo in avanti è stato compiuto già lo scorso anno grazie alla prestigiosa partnership con MSI Gaming Series ed Officina Informatica, che ha portato alla creazione di una Area PC (con tornei di League of Legends ed Hearthstone) e ad un grandissimo successo dell’intera area, in termini di presenze e consensi.
 
L’Area Altrimondi rappresenta quell’angolo del festival in cui è possibile entrare e viaggiare con la mente, vivendo la surreale esperienza di incontrare il personaggio preferito o sedersi sul trono dell’Imperatore di Star Wars per una foto ricordo. Un’intera area dedicata ad un viaggio nella fantasia che non può che lasciare a bocca aperta: in un vortice di emozioni, tra una foto e un thè nel salotto steampunk, si può andare a rinfrescarsi nel piazzale subito fuori e assistere a combattimenti medievali all’interno di un arena in legno circondata da pilastri runici. In questa area giocano un ruolo fondamentale le miriadi di associazioni che si occupano di fantasy. Le stesse sono coinvolte all’interno dell’organizzazione centrale per la pianificazione e realizzazione di tutte le attività proposte.
 
Con l’Area Japan gli appassionati hanno l’opportunità di intraprendere un viaggio incredibile attraverso il fascino e le suggestioni della cultura Giapponese, entrando a contatto con una comunità di followers sempre più attiva. In Area Japan la tradizione giapponese unisce il divertimento più esclusivo con attività che spaziano dalla mesmerizzante vestizione del kimono alla sontuosa cerimonia del the, e ancora l’area tatami, le mostre, le dimostrazioni di arti marziali, senza dimenticare i corsi di lingua e cucina giapponese.
 
Con l’Area Movie, una delle più importanti novità dell’edizione 2017 di Etna Comics è certamente l’Area Movie, dedicata al cinema d’animazione, al fantasy e alla fantascienza. Il Festival di quest’anno ha offerto infatti, per il Concorso Internazionale, una selezione di film e cortometraggi pluripremiati nei più importanti festival d’animazione, del fantasy e della fantascienza, con prime siciliane ed italiane. Grazie alla partecipazione in giuria di talenti nazionali indiscussi (Dario Argento, Marco D’Amore e Aldo Baglio solo nell’edizione ultima), si punta a far diventare l’Etna Comics Movie Award un premio ambito e internazionale.
 
Con l’Area Junior, nel 2015 lo staff ha deciso di dedicare all’area Junior un intero Padiglione e ha così intrattenuto, incuriosito ed entusiasmato i ragazzi con magnifici spettacoli sul palco, laboratori creativi, letture animate, giochi e risate. Affrontando, divertendosi, temi come la scienza, l’ecologia e soprattutto la creatività.
 
L’Area Mostre di Etna Comics è il luogo in cui le molteplici anime della manifestazione si incontrano e conducono il visitatore verso un variopinto viaggio nel mondo del fumetto e della cultura popolare. Appassionati del fumetto hanno avuto modo di ammirare per la prima volta in Sicilia le produzioni artistiche di indiscussi maestri la cui levatura imponeva fino a qualche tempo fa lunghi viaggi verso lontane mete fumettistiche. È stato così possibile festeggiare i 50 anni di Valentina del maestro Guido Crepax, così come ammirare la raffinata sensualità delle donnine di Milo Manara, passando dalle tavole originali di eroi popolari come Dylan Dog e Diabolik o dal fumetto storico del Corriere dei Piccoli. Nel 2017 abbiamo voluto premiare tutti i cultori della Disney ospitando la prima mostra nazionale relativa ai 50 anni di attività di Giorgio Cavazzano e abbiamo dato onore e peso alla famiglia Napoli con una bellissima esposizione di pupi siciliani, anche in funzione del paladino Uzeta che è stato scelta come icona dell’ultima edizione. Ogni anno vengono organizzate circa 15 mostre e dal 2013 viene redatto un catalogo ad hoc che è già diventato una chimera per i collezionisti. 
 
L’Area Palco rappresenta certamente un punto cardine per qualunque manifestazione che miri ad esaltare le proprietà di artistiche dei suoi protagonisti. Ad Etna Comics è da sempre uno dei valori aggiunti, che attraverso di essa esprime la fantasia e la vena artistica di quanti partecipano al cosplay contest ed enfatizza le doti delle grandi firme che con i rispettivi concerti animano le quattro serate dell’evento.
 
Con YouTube Alley, Etna Comics vanta il primato nazionale per aver dato vita per prima ad un’area interamente dedicata ai c.d. new media. Incontri, dibattiti e workshop a tema sono tenuti da web star e da operatori del settore. Sono migliaia i giovani appassionati che riempiono il padiglione dedicato e il successo di questa iniziativa è stato talmente risonante che è stata riprodotta in tutte le altre manifestazioni di settore.
 
Cosa produce la manifestazione per le comunità e il territorio di riferimento? Indotti ma anche impatti per le persone, sul medio e lungo periodo, guardando oltre la durata della manifestazione.
L’impatto economico e sociale sul territorio è senz’altro consistente e per poterne avere contezza concreta è necessario fare alcune analisi. Nel breve e medio periodo abbiamo riscontrato quanto segue:
1. Il dato immediatamente rilevante è determinato dal riempimento coatto di tutte le strutture ricettive a medio e basso costo, compresa una discreta occupazione di hotel sopra le 3 stelle. A latere va calcolato l’indotto prodotto da migliaia di visitatori che popolano la città per i 4 giorni del festival. Considerevole è il ritorno turistico anche degli ospiti stessi di Etna Comics: molti di essi infatti non erano mai stati in Sicilia e l’hanno scelta come meta per le vacanze.
2. La visibilità che la Sicilia ottiene raggiunge livelli internazionali. Gli ospiti stranieri che postano foto di Catania, le TV giapponesi di genere che riempiono i loro palinsesti grazie alle registrazioni effettuate il loco, le anteprime editoriali che vengono presentate, la presenza di personaggi prestigiosi ecc.
La Disney a partire dal 2016, ad esempio, propone la  copertina di Topolino dedicata ad Etna Comics e alla Sicilia tutta. La testata gode di una diffusione planetaria per cui diventa facile capirne l’impatto mediatico.
3. Grazie alla nutrita partecipazione degli editori alle nostre sessioni di talent scout, è stata data a parecchi giovani la possibilità di trovare uno sfogo lavorativo alla propria passione. Inoltre sono da annoverare numerosi nuovi editori siciliani che, sulla scia del successo della manifestazione, hanno costituito imprese commerciali alcune delle quali già di portata nazionale.
4. L’innumerevole quantità di manifestazioni comics svolte in Sicilie, nate sulla scorta del “fenomeno” Etna Comics. Sono tutte chiaramente di portata inferiore, ma rappresentano senz’altro una forma alternativa di fare impresa, danno lavoro a molti giovani e più in generale confermano il trend positivo che sta vivendo questo settore.
 
Che strumenti di analisi utilizzate per capire i vostri pubblici e come la manifestazione risponde ai loro bisogni?
Non è mai semplice avere una stima fedele delle fasce di pubblico che partecipano ad Etna Comics e stiamo pian piano aumentando gli investimenti per arrivare, nel tempo, a farla in modo sempre più completo, praticamente totale. Esaminiamo dei campioni, attraverso il contatto che avviene tra i vari responsabili di area e i visitatori. Abbiamo inoltre diverse postazioni che hanno la funzione di veri e propri “info point” all’interno dei padiglioni del Centro Fieristico “Le Ciminiere”, che ospita Etna Comics, e lì i componenti del nostro staff fanno l’impossibile per rispondere a tutte le esigenze dei visitatori, dalle più semplici a quelle del tutto impensabili, ma che grazie alla generosità di chi lavora con noi vengono spesso soddisfatte in breve tempo.
 
Esiste un modello di sostenibilità? Vi va di parlarcene? La prevalenza delle entrate è di tipo pubblico o privato? Ci sono fondazioni che vi sostengono? E quali sono le voci prevalenti tra i costi?
Come detto in precedenza la manifestazione non gode di alcun finanziamento pubblico. Aggiungo che non esistono fondazioni a sostegno né altro tipo di entità che sia fuori dal contesto dell’impresa privata. L’unico apporto che riceviamo dalle associazioni coinvolte nell’organizzazione è rappresentato dalla loro disponibilità quasi gratuita nella concessione di know how e/o nel supporto tecnico-logistico necessario alla pianificazione di alcune delle attività che riempiono il palinsesto del programma. Poter ricevere una forma di finanziamento che possa garantire la copertura (anche in parte) delle spese fisse, garantirebbe senza ombra di dubbio un maggiore impegno nell’offerta culturale e probabilmente non verrebbero eliminate a priori alcune attività reputate con scarso ritorno in termini di biglietti. Aggiungo anche l’ovvia restrizione nell’invito di ospiti internazionali i cui cachet rappresentano una sostanziosa voce di spesa. La prevalenza dei costi è rappresentato dall’affitto del centro fieristico Le Ciminere, da tutti i servizi necessari per renderlo utilizzabile (compreso il sistema di climatizzazione esterno che viene fornito da una ditta romana) e dai costi di allestimento. Segue ovviamente tutta la voce relativa a biglietteria aerea ed ospitalità, considerando che mediamente si ricevono circa 200 ospiti provenienti da 5 continenti.
 
Ci sono dei nodi o delle criticità? Su cosa impattano e cosa frenano?
Il principale ostacolo alla crescita di Etna Comics è rappresentato dal luogo fisico in cui si svolge la manifestazione. Oltre ad essere fatiscenti ed in piena decadenza strutturale, Le Ciminiere sono infatti ormai troppo piccole per ospitare un evento di tale portata. L’unico vantaggio è rappresentato dalla vicinanza con gli hub dei trasporti principali e dalla netta vicinanza con il vero centro cittadino. Se entro i prossimi 2 anni non si riuscirà a trovare una valida alternativa, saremo costretti a prendere delle decisioni violente come il numero chiuso o l’innalzamento del costo del biglietto.
Altra nota dolente, come detto prima, è il fatto di non poter contare su aiuti pubblici di alcun tipo, cosa che chiaramente impone delle scelte troppo oculate e a volte molto drastiche.  
 
Progetti per il futuro
Siamo convinti che Etna Comics abbia un futuro abbastanza roseo e stante alle caratteristiche relative al giusto mix dettato dalla competenza dello staff, dall’allettante città che lo ospita e dal contenuto culturale sempre più intenso, riteniamo con assoluta oggettività che potrebbe in pochi anni diventare la più importante manifestazione di settore a livello europeo. Come detto prima molto dipende dalla location e dalla presenza massiva delle istituzioni. Tutti i festival di riferimento nazionale (Lucca Comics e Napoli Comicon in primis) sono fortemente finanziati da regione e\o comune e questo fa capire quanto il nostro lavoro sia efficace. Non nascondo che per il futuro si possa immaginare una manifestazione svolta per le strade cittadine e con l’ausilio di tendostrutture. 
 

 

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BIBLIOGRAFIA
BENNATO D., Sociologia dei media digitali, Laterza 2011
Fondazione Symbola, Io sono cultura, Symbola Unioncamere 2017
 
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