Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Educazione digitale? Forse è possibile

  • Pubblicato il: 15/01/2016 - 13:22
Autore/i: 
Rubrica: 
CULTURA DIGITALE
Articolo a cura di: 
Emanuela Gasca

Il digitale è Cultura ed è sinonimo di innovazione in vari ambiti della società. Uno di questi è quello della scuola che, grazie al Piano Nazionale Scuola Digitale, si attrezzerà per modificare gli ambienti di apprendimento attraverso l'integrazione delle tecnologie nella didattica verso una sempre più strutturata “educazione digitale”. Non solo. Alcuni istituti scolastici avranno un Animatore Digitale che svilupperà progetti al fine di favorire il processo di digitalizzazione nelle strutture scolastiche. Temi strategici che stanno entrando nelle agende delle Fondazioni culturali, pubbliche e private, che ragionano sulla relazione con i loro pubblici e valore sociale prodotto
 
 
 
E’ stato presentato lo scorso ottobre il Piano Nazionale Scuola Digitale, un documento promosso dalla Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi volto a modificare gli ambienti di apprendimento attraverso l'integrazione delle tecnologie nella didattica.
Il Piano vuole posizionarsi rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico e allo stesso tempo allinearsi con le recenti opportunità che la cultura digitale sta proponendo alla società: al centro di questa visione ci sono infatti l’apertura e l’innovazione del sistema scolastico verso le opportunità dell’educazione digitale.
L'innovazione digitale rappresenta per la scuola l'opportunità di superare il concetto tradizionale di classe, per creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e realizzare “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, le tre priorità di Europa 2020.
Il Piano non ha quindi solamente l’obiettivo di proporre l’utilizzo della tecnologia negli ambienti scolastici, quanto piuttosto di rispondere alla necessità di costruire una visione di Educazione nell’era digitale.
In questo contesto occorre un'organizzazione didattica che aiuti a superare la frammentazione della conoscenza e a integrare le discipline in nuovi quadri d'insieme. Per questo occorre trasformare gli ambienti di apprendimento, i linguaggi della scuola, gli strumenti di lavoro ed i contenuti in una dimensione nella quale la tecnologia si integra nella didattica di classe.
 
Una delle parti del Piano della Scuola Digitale di intitola “Il Piano non è un libro dei desideri” (pag. 7) proprio per sottolineare che il documento, con valenza pluriennale, indirizza concretamente l’attività di tutta l’Amministrazione, con azioni già finanziate che saranno prese in carico dalle singole Direzioni del Ministero per l’attuazione.
Questo documento programmatico contribuisce a “catalizzare” l’impiego di più fonti di risorse a favore dell’innovazione e dell’educazione digitale, a partire dai Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dai fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola).
Le azioni previste dal #pianoscuoladigitale – questo l’hashtag del progetto - si articolano in quattro ambiti fondamentali - strumenti, competenze, contenuti, formazione e accompagnamento - così articolati (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, 2016):

  • Strumenti abilitanti: è la parte infrastrutturale, riguarda tutte le azioni relative alla connettività, ai nuovi spazi e ambienti per la didattica, all’amministrazione digitale.
  • Competenze e contenuti per gli studenti: nuove competenze digitali degli studenti, standard e interoperabilità degli ambienti on line per la didattica, esperienze di alternanza scuola lavoro in imprese digitali.
  • Formazione del personale: comprende gli interventi necessari per fare in modo che le persone che lavorano nella scuola – dirigenti, insegnanti, personale amministrativo – siano dotate delle competenze necessarie per prendere parte al processo di digitalizzazione.
  • Accompagnamento: essenziale per assicurare che il Piano si concretizzi in un cambio di paradigma diffuso e condiviso a tutti i livelli, sia dentro che fuori dalla scuola.

 
Educazione digitale è anche sinonimo di “animazione” del sistema. Interessante elemento del Piano è infatti l’istituzione, per le scuole che lo ritengono necessario, di un Animatore Digitale - AD. L’AD è un docente a tempo indeterminato che ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle strutture scolastiche, nonché quello di diffondere politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola.
In questi giorni, con la consegna dei Piano Triennali Offerta Formativa, i cosiddetti PTOF, verranno proposti progetti concreti che identificheranno la figura dell’AD attraverso azioni specifiche negli istituti scolastici.
 
Riferimenti normativi
Legge 13 luglio 2015, n. 107: ha previsto l’adozione del Piano nazionale per la scuola digitale al fine di introdurre, nel mondo della scuola, azioni e strategie dirette a favorire l’uso delle tecnologie nella didattica e a potenziare le competenze dei docenti e degli studenti nel campo del digitale.
Decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435: il Ministero ha stanziato risorse per l’organizzazione, a livello capillare su tutto il territorio nazionale, di percorsi di formazione diretti concretamente a favorire un pieno sviluppo del processo di digitalizzazione delle scuole attraverso l’animatore digitale, un docente individuato sulla base della normativa vigente nell’ambito di ciascuna istituzione scolastica.
 
Bibliografia
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2016), Piano Nazionale Scuola Digitale.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2015), Attuazione del Piano nazionale per la scuola digitale. Individuazione degli animatori digitali.
 
Sitografia
Piano Nazionale Scuola Digitale

La rubrica Cultura Digitale nasce in collaborazione con DiCultHer www.diculther.eu