Visitatori: 273.334 per «Raffaello verso Picasso» a Vicenza
Vicenza. Marco Goldin ha totalizzato 273.334 visitatori per la mostra «Raffaello verso Picasso» conclusasi domenica 20 gennaio in Basilica Palladiana e che riaprirà il 2 febbraio a Verona a Palazzo della Gran Guardia con il titolo «Da Botticelli a Matisse» (fino al 1° aprile).
Fatta eccezione per la restituzione di sei opere sostituite da quattro tavole quattrocentesche di Memling, Van Eyck, Antonello da Messina e provenienti dal Muzeul National Brukenthal di Sibiu (Romania), il nucleo della proposta espositiva rimarrà invariato.
Frattanto plaudono al risultato il sindaco Achille Variati che parla di vero e proprio «trionfo», l'amministratore del consorzio di promozione turistica «Vicenza è» Vladimiro Riva («serviva un'operazione di questa forza per far scoprire la bellezza del nostro centro storico e del suo territorio», ha affermato in occasione della conferenza stampa di ieri) e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, Paolo Biasi.
Il target? Per il 48% è stato di provenienza locale cui seguono altre città venete, lombarde ed emiliane: Padova, Milano, Treviso, Venezia, Verona, Bologna.
Lunghe code, una media calcolata attorno alle 2.579 persone al giorno (con un picco di 6.979 visitatori il 19 gennaio), iniziative «collaterali» già sperimentate come la campagna promozionale del cenone di fine anno (convenzione con i ristoratori per i clienti muniti di prenotazione alla mostra) o l'offerta delle eccellenze gastronomiche locali come generi di conforto al torpedone in paziente attesa durante gli ultimi giorni di apertura.
Tutto, insomma, come da storiografia goldiniana: si vedano i prodromi della pasta e fagioli davanti a Ca' dei Carreresi ai tempi dell'alleanza trevigiana con Cassamarca a cui Goldin deve l'inizio della sua fortunata carriera.
«Al di là dei numeri, pur determinanti per offrire elementi di analisi di tipo quantitativo, va segnalato, afferma il curatore, come questa esposizione abbia colpito i visitatori come non mai nella nostra ormai lunga storia, per qualità e tipologia delle opere. In Basilica tutti hanno avuto la gioia di ammirare veri capolavori, in un percorso che dipanava un racconto di fascino commosso. Credo che il successo sia cresciuto proprio grazie al passa parola di chi, visitata la mostra, l'ha raccomandata agli amici e questi ai loro amici. Che è il segno concreto di un gradimento profondo».
Anche l'amministrazione cittadina, paga dell'indotto turistico, esprime gradimento profondo per l'intera operazione, decisa com'è per ora, a riporre grande fiducia nell'evento spot e all'indubbio richiamo mediatico a esso legato.
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da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 23 gennaio 2013