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Un dialogo tra passato e presente e tra collezioni d’arte per esplorare la relazione tra scrittura e spazio

  • Pubblicato il: 21/10/2011 - 17:11
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Francesca Pagliuca
Pablo Picasso  Pipa

Venezia. Oltre ad essere una delle più importanti collezioni per l'arte europea ed americana della prima metà del Novecento, la Peggy Guggenheim vanta una storia di grande fascino che ruota attorno alla figura della sua fondatrice, donna che sostenne l’arte e gli artisti con passione e lungimiranza, riconoscendo grande valore in opere che sfidavano le convenzioni del suo tempo. Eppure oggi possedere una collezione, anche se di grande pregio e levatura, può non essere abbastanza. Il discorso sull’arte si costruisce e si alimenta nel confronto tra opere e vive del continuo dialogo tra periodi diversi, ed alle volte proprio da accostamenti stridenti e dissonanti è possibile trovare stimoli per nuove letture critiche e percorsi interpretativi.

In tal senso già dal 2002 Luca Massimo Barbero, curatore associato alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, ha intuito la necessità di attuare una nuova impostazione curatoriale per rileggere la collezione, avviando il progetto «Temi&Variazioni» di cui ha inaugurato lo scorso 15 ottobre la terza edizione.
Filo conduttore dell’ultimo appuntamento è la scrittura (intesa come segno e come testo) e lo spazio, su questo tema il percorso espositivo costruisce un dialogo tra passato e presente, tra storia e sperimentazione. In mostra da opere di Picasso e Carrà (scritti e collage con l’impiego di caratteri tipografici) a lavori di Lawrence Weiner (artista americano, tra i maggiori protagonisti dell’arte concettuale, noto per le sue scritte di grandi dimensioni dove le frasi intessono dialoghi con le architetture e i luoghi che le accolgono) e Vincenzo Agnetti (artista italiano, sempre del ramo concettuale, dove testi e immagini sono essenzialmente impiegati come riflessioni sul linguaggio).

Gli altri artisti in mostra: Anni Albers, Josef Albers, Rodolfo Aricò, John Armleder, Francis Bacon, Cristiano Bianchin, Enrico Castellani, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, William Congdon, Joseph Cornell, Dadamaino, Gino De Dominicis, Riccardo De Marchi, Arthur Duff, Max Ernst, Flavio Favelli, Lucio Fontana, Henry Krokatsis, Bice Lazzari, Sol LeWitt, Mirko, Piet Mondrian, François Morellet, Hidetoshi Nagasawa, Maurizio Nannucci, Mario Nigro, Kenneth Noland, Luigi Ontani, Roman Opalka, Pablo Picasso, Michelangelo Pistoletto, Jackson Pollock, Mario Sironi, Rudolf Stingel, Rufino Tamayo, Theo van Doesburg, Georges Vantongerloo. A questi si aggiunge Gastone Novelli, a cui è dedicato un approfondimento ulteriore: la mostra «Gastone Novelli e Venezia», un emozionante percorso espositivo per raccontare il legame dell’artista con la città lagunare.

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