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Stimolare progettando: nel 2019 arriva a Milano la XXII Esposizione Internazionale targata Paola Antonelli

  • Pubblicato il: 15/11/2017 - 10:00
Rubrica: 
SAPER FARE, SAPER ESSERE
Articolo a cura di: 
Francesca Panzarin

Per la XXII Esposizione Internazionale la Triennale di Milano chiama Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di architettura e design del MOMA di New York, che rilancia il ruolo del design nella ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura.
 
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Exclusiva.
 
“La XXII Esposizione Internazionale è il segno della ripresa dell’attività fondativa della Triennale” ha sottolineato Clarice Pecori Giraldi, Vicepresidente della Triennale di Milano, aprendo lo scorso 13 aprile la presentazione dell’evento.
Nata a Monza nel 1923 e trasferita poco dopo a Milano nel Palazzo dell’Arte costruito appositamente dall’architetto Muzio, la manifestazione nel corso degli anni ha ospitato i maggiori architetti, designer e artisti italiani e internazionali. Dopo la ripresa nel 2016 con 21st Century. Design After Design, l’organizzazione della prossima edizione conferma la decisione di dare una nuova continuità all’evento, costituito da una mostra tematica, dai progetti proposti dai Paesi partecipanti e da una serie di eventi temporanei.
 
A curare la XXII Esposizione Internazionale, sostenuta dalla Fondazione La Triennale di Milano[1] e dal Bureau International des Expositions, è stata chiamata per la prima volta una donna, Paola Antonelli, classe 1963, Senior Curator del Dipartimento di architettura e design del Museum of Modern Art di New York, nonché direttore Ricerca e Sviluppo dello stesso museo.
La curatrice, che ha iniziato il suo percorso professionale al Politecnico di Milano, dopo una lunga carriera negli USA e una serie di riconoscimenti internazionali per la visionarietà dei suoi progetti (ha appena inaugurato al MoMA Items: Is Fashion Modern?, una mostra dedicata a 111 capi di abbigliamento che hanno avuto un forte impatto nel mondo negli ultimi cento anni), ritorna nella sua città natale che sta vivendo una fase di grande fermento e che già con Expo2015 aveva scelto di affrontare un tema di grande rilevanza.
 
L’argomento scelto per la XXII Esposizione Internazionale, Broken Nature: Design Takes on Human Survival”, si propone di avviare una riflessione sul ruolo del design nella ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura, offrendo strumenti critici per ripensare abitudini e stili di vita e per guardare al futuro con maggiore consapevolezza e sensibilità.
 
Con davanti un anno e mezzo di lavoro, Paola Antonelli ha proposto di avviare un percorso progettuale pubblico attraverso una piattaforma per aprire la discussione su un tema di così grande complessiva e responsabilità.
“Broken Nature ci permetterà di riflettere sul rinnovato rapporto tra design, ingegneria, arte, scienza e politica – ha sottolineato la curatrice - Le varie comunità non stanno lavorando in maniera isolata – sovrapponendosi come un diagramma di Venn solo quando necessario – ma attraverso contaminazioni e influenze reciproche. L’architetto e artista Neri Oxman definisce questa interazione “ciclo di Krebs della creatività”.
 
Il progetto pone il design, declinato in tutte le forme, al centro di un percorso di riflessione e azione.
Il design può fornire non solo creatività tattica, ma anche affinare la mira e fornire una strategia – sostiene la Antonelli - L’obiettivo è riconsiderare il nostro rapporto con la natura superando deferenza e ansia inconcludenti, per indirizzarsi invece verso un senso di riconoscenza costruttivo.
Non basta più essere politicamente e chimicamente corretti. “Biologico”, “verde”, “ecocompatibile”, “sostenibile” sono parole in voga negli ultimi decenni in tutti i campi del design, inclusa la moda e l’alimentazione. I designer possono conferire a questi aggettivi significato e capacità d’azione, incoraggiando nuovi comportamenti che implicano l’utilizzo di oggetti – dal mondo fisico a quello digitale, dagli scenari speculativi agli strumenti funzionali, dagli edifici e le infrastrutture ai videogame, e dai processi costruttivi per nuove entità biologiche ai vecchi nécessaire per il rammendo.
Nel design contemporaneo, etica ed estetica possono convivere e prosperare. Broken Nature proporrà esempi di design a tutti i livelli il cui spessore morale non comporta una mortificazione estetica e sensuale”.
 
Nella XXII Esposizione Internazionale il design diventa quindi strumento duttile per esplorare e spaziare dal design organico al biodesign, dalla biologia di sintesi alla co-creazione, dall’edilizia ecosostenibile all’autoassemblaggio, dai progetti di design dedicati alla giustizia sociale ai nuovi modi di generare mobilità e sviluppo economico.
 
Le idee che nasceranno dal laboratorio della XXII Esposizione Internazionale, che si svolgerà dal 1° marzo al 1° settembre 2019, diventeranno poi materiale per una mostra a MOMA negli anni successivi.
 
 
 
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[1] Membri della Fondazione sono Governo Italiano, Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di Commercio Metropolitana di Milano, Monza-Brianza e Lodi