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A prova di sponsor. Tra la cultura e le aziende è questione di feeling

  • Pubblicato il: 31/05/2013 - 13:11
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Catterina Seia, Laura Cherchi

Torino. Sei i progetti selezionati da Fondazione Fitzcarraldo e Il Giornale dell’Arte- Fondazioni sulla call pubblica «A prova di sponsor» lanciata lo scorso 22 aprile per un inedito confronto tra cultura e impresa.
Sulla base di una proposta strutturata in sole 500 battute sono stati scelti i progetti: Kernel Festival di Area Odeon-Monza, La Storia in Piazza di Palazzo Ducale-Genova, Reaction di Stalker Teatro-Torino, Nonni e nipoti insieme a teatro, Di Teatro del Telaio-Brescia, Villa Arconati della Fondazione Augusto Rancilio-, Varese, Studi Aperti di Asilo Bianco, Ameno –Verbania.
Sei progetti di ambiti disciplinari, dimensioni e ambizioni molto diversi presentati da operatori di età compresa tra i 28 e i 58 anni, sono stati scelti tra numerose candidature pervenute in soli dieci giorni.
I selezionati hanno avuto la possibilità martedì 14 maggio di confrontarsi a tu per tu con un rappresentante della Direzione Comunicazione dei Gruppi FIAT e di UniCredit, sotto la
moderazione di Catterina Seia.
Un incontro non finalizzato alla sponsorizzazione, ma a dare l’opportunità agli operatori di mettersi alla prova con un’azienda, di passare dalla teoria alla pratica in un test di presentazione, nel quale i manager d’azienda valutano la bontà della proposta, ma soprattutto danno consigli pratici e franchi sulle strategie e sulle modalità comunicazione, di narrazione, di strutturazione di una proposta mirata all’azienda, dai contenuti allo stile.
In un incontro - rimasto a porte chiuse per garantire massima riservatezza ai progetti proposti e alla conversazione tra le parti - si sono avvicendati giovani operatori con significativa formazione e buon esperienza di progettazione artistica, ma minor conoscenza con il mondo aziendale, così come navigati professionisti del fundraising culturale desiderosi di migliorarsi, partendo dalla comprensione dei propri errori.
Cosa si rileva dalle candidature e dai progetti presentati? Ottime idee e progetti, ricchi di contenuto, grande ricerca artistica, ma il mondo culturale è ancora lontano dal comprendere gli investitori, elemento fondamentale per generare interesse e a comunicare con semplicità ed efficacia.
Come hanno rilevato i manager coinvolti; «La cultura deve superare la tendenza all’autoreferenzialità, costruire strategie di fundrasing e comunicazione mirata, selezionando i punti di forza della propria esperienza, catturando l’attenzione anche emotiva dell’interlocutore, trovando il linguaggio per comunicare all’azienda che necessità di nuove narrazioni e di concretezza».
In linea generale, gli operatori hanno confermato di aver tratto valore dall’inedita e rara opportunità di scambio, con un’eccezione, comprensibile per le genesi storiche nel finanziamento alla cultura, di chi si arrocca sulla qualità del propria proposta culturale e teme di inquinarla abbassando le difese.
Ci sono ampie possibilità di costruire, sul piano della formazione e del confronto di esperienze. Un ambito in cui Fondazione Fitzcarraldo e Il Giornale dell’Arte - Fondazioni torneranno a breve a proporre nuove iniziative per favorire l’incontro tra cultura e impresa.

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