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Patrimonio Culturale in Classe A – politiche di efficientamento energetico verso l’Anno Europeo del Patrimonio

  • Pubblicato il: 15/10/2017 - 20:02
Autore/i: 
Rubrica: 
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Articolo a cura di: 
Emanuela Gasca

Patrimonio Culturale in Classe A è un programma di efficientamento energetico che l'ENEA promuove nell’ambito della campagna “Italia in CLASSE A”, con l’obiettivo di ridurre i consumi e migliorare la performance energetica nel settore dei beni culturali, ponendo contestualmente la PA al centro di un programma di innovazione che si integra ed è funzionale anche alla messa in atto delle politiche di Industria 4.0. Nell’ambito della Campagna e della riflessione innescata sull’opportunità per il Paese di avviare cantieri pilota che possano assurgere al ruolo di progetti bandiera per la ricerca, l’industria e il rafforzamento delle competenze, ENEA e Promo PA Fondazione lanciano un progetto pilota per la diffusione della sostenibilità energetica, il monitoraggio e la valorizzazione dei siti UNESCO italiani.
Gli obiettivi specifici dell’iniziativa guardano a: conseguire piena consapevolezza sullo stato di fatto del sito; sostenere i comportamenti nell’uso e gestione degli spazi; definire le azioni di razionalizzazione e manutenzione; costruire il db universale open data, le linee guida e la road-map; creare le competenze per la gestione del patrimonio culturale 4.0.
Non solo azioni puntuali dunque, ma visioni di lungo periodo orientate anche alla definizione di una road map, di competenze specifiche e di strumenti volti alla conservazione e divulgazione dei dati.
Il progetto si inserisce nel quadro delle azioni dell’Anno Europeo del Patrimonio 2018 e, nello specifico, risponde alla linea che ha come obiettivo quello di «incoraggiare sinergie tra il patrimonio culturale e le politiche in materia di ambiente integrando il patrimonio culturale nelle politiche ambientali, architettoniche e di pianificazione e promuovendo l'efficienza energetica»[1].
Proponiamo qui la conversazione con Carmine Marinucci, Direttore della Direzione Committenza di ENEA, e Francesca Velani, Direttore LuBeC e Vicepresidente di Promo PA Fondazione, promotori del progetto.

Come nasce l'idea del progetto?
L’idea progettuale nasce dal pluriennale lo scambio di esperienze tra ENEA e Fondazione Promo PA. In particolare nell’ambito del Programma Italia in Classe A[2], che ENEA ha declinato nel contesto del patrimonio culturale nel programma nazionale “Patrimonio Culturale in Classe A”, patrocinato dal MiBACT.  L’iniziativa è stata quindi estesa e contestualizzata al contesto internazionale dei Siti Unesco, grazie alla consolidata esperienza nel settore di Promo PA, che opera in sinergia con il MIBACT e l’ENEA.
 
Come si inserisce nella mission di ENEA e Promo PA e come nei processi progettuali del MiBACT e degli altri enti coinvolti?
Nell’ambito della campagna “Siti Unesco in classe A”, ENEA metterà a disposizione laboratori, infrastrutture e personale altamente specializzato per effettuare check-up energetici e realizzare progetti per integrare tecnologie green, efficienza, fonti rinnovabili e smart lighting per ridurre i consumi legati alla climatizzazione e all’illuminazione, ma anche per servizi come sicurezza e ICT. Verrà inoltre realizzato un laboratorio congiunto MiBACT-ENEA per la sostenibilità ambientale applicata al patrimonio culturale. La Fondazione PROMO PA porta la sua consolidata esperienza di ricerca orientata alla formazione, informazione e divulgazione nell’area dei beni culturali – in particolare PA - al fine di creare nell’ambito del territorio nazionale professionalità tecniche utili per supportare l’attività amministrativa e realizzativa per contribuire a portare il Patrimonio Culturale nazionale in Classe A.  
 
In relazione ai macro obiettivi legati allo stimolo della sensibilità sul tema, allo sviluppo di competenze e alla definizione della roadmap, quali sono i risultati attesi previsti dal progetto?
Il Progetto mira non solo a promuovere l’efficienza energetica e ridurre i consumi nel settore dei beni culturali, ma si propone altresì di porre il nostro Paese al centro di una filiera in grande espansione e di potenziale riferimento per i mercati esteri, caratterizzandolo come un unicum nel panorama internazionale per il valore incommensurabile del suo Patrimonio Culturale. In quest’ottica verranno testate sui siti UNESCO soluzioni, metodi e strumenti innovativi che consentiranno di individuare nuovi approcci che integrano le tecnologie più promettenti in termini di costo e materiali specificatamente sviluppate per gli edifici storici.
 
Quali sono i casi studio e le azioni concrete che si prevede di implementare nel breve periodo?
Nel quadro di cui sopra, e nell’ambito di una riflessione sulla necessità per il Paese di avviare “cantieri pilota” che possano assurgere al ruolo di progetti bandiera per la ricerca, l’industria e il rafforzamento delle competenze MiBACT, ENEA e Promo PA Enea si propongono di sviluppare in occasione dell’Anno europeo del Patrimonio 2018, un progetto pilota volto alla sostenibilità energetica e al monitoraggio dei siti Unesco. Tra le tante attività, che verranno realizzate si evidenziano: la mappatura delle tecnologie e dei materiali più adatti alle esigenze dell’efficientamento energetico dei beni storici e culturali e la realizzazione di procedure e modelli di interventi e loro monitoraggio, anche a livello di modello gestionale e finanziario. È, infatti, evidente ormai agli addetti ai lavori, che si incontrano ai tavoli di confronto sulla gestione dei siti Unesco, quanto sia pressante l’esigenza di un modello di gestione intelligente e sostenibile per un microcosmo complesso e diversificato, come quello dei Siti Unesco, che richiede moderni strumenti a supporto delle necessarie attività di razionalizzazione, riorganizzazione, riqualificazione, manutenzione e valorizzazione previste in un piano di gestione efficace e fattivo. Ad oggi abbiamo ipotizzato come casi pilota Matera – I Sassi, Assisi - la Basilica di San Francesco e altri siti francescani, Urbino – il Centro Storico, le Ville Medicee, Aquileia – L’Area Archeologica e la Basilica Patriarcale. Ma l’elenco è in corso di costruzione.
 
Come si prevede di contestualizzare gli outcome e gli output emersi nel framework scientifico e delle policy a livello nazionale ed internazionale?
Il lavoro di miglioramento del rendimento energetico dei siti UNESCO è un processo trasversale e multidisciplinare che richiede attenzione, cura e competenza, che deve essere gestito ed eseguito con le dovute attenzioni. Il progetto prevede il coinvolgimento degli utenti, che sono coloro che quotidianamente vivono l’edificio e nell’edificio, per cui riescono ed esprimere più e meglio di ogni altro problemi ed esigenze, che vanno poi filtrati dal team di esperti sulla base delle loro conoscenze tecnico-scientifiche. Gli utenti dovranno anche essere informati sui comportamenti da tenere e, se necessario, formati per poter usare la struttura in modo consapevole e corretto. Il requisito della gestione sostenibile per i siti Unesco è stato incluso nelle Linee Guida Operative per l’applicazione della Convenzione per il Patrimonio Mondiale sin dal 2005, con l’obiettivo di rafforzare le politiche di protezione e gestione sostenibile del Patrimonio Mondiale UNESCO, assicurandone la manutenzione e il miglioramento nel tempo e il mantenimento del valore universale eccezionale al fine di trasmetterlo e raccontarlo alle nuove generazioni. Tanto premesso, un Paese come il nostro che mantiene il primato di beni iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO non può prescindere dall’assumersi una responsabilità: quella di qualificare ad un livello di eguale eccellenza la tutela, la conoscenza e la promozione dei siti UNESCO italiani, aggiornando costantemente gli strumenti e le azioni a supporto di tali politiche, cavalcando l’onda della ricerca e dell’innovazione in maniera trasversale e visionaria con l’obiettivo di candidare i siti a diventare cantieri pilota nell’innovazione gestionale e nella sostenibilità economica ed energetica. 
 
Il progetto verrà presentato a LuBeC il 12 ottobre alle ore 15 in un incontro dal titolo “Patrimonio Culturale in Classe A”.
 
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[1] DECISIONE (UE) 2017/864 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO. del 17 maggio 2017. relativa a un Anno europeo del patrimonio culturale (2018).

[2] Italia in Classe A è la prima Campagna Nazionale di informazione e formazione sull`Efficienza Energetica, di durata triennale, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata dall`ENEA. L`iniziativa dà concreta attuazione all`art.13 del Decreto Legislativo 102/2014 ed è rivolta alla P.A., alle PMI, agli Istituti bancari e ancora alle famiglie e agli studenti. L`obiettivo principale della Campagna è far conoscere l`importanza del risparmio, dell`efficienza energetica e fornire gli strumenti e le opportunità per realizzarli (fonte: http://www.italiainclassea.enea.it/).