Paesaggi antichi e nuove strade della conoscenza
Giusy Sica, coordinatore per la Campania del Comitato Unesco Giovani, ci parla della metodologia del cantiere di Progettazione “Ancient Appia Landscapes”, progetto nel territorio beneventano, come strumento di conoscenza e sviluppo sostenibile delle aree interne, per muovere la partecipazione attiva della comunità. Agli specialisti il compito di “svelare” le risorse dei contesti agli enti locali e alla comunità, come segno della loro espressione. E metterle in rete
Se il valore e il potenziale del patrimonio culturale sono risorsa per lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita in una società in continua evoluzione è necessario mettere in evidenza l'importanza di una vasta conoscenza delle risorse che vanno rispettate e difese. Per queste ragioni il territorio è infatti un cantiere di progettazione ideale e privilegiato per la ricerca sull'identità culturale di una società, in termini di storia, religione, arte, enogastronomia.. La “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società” (STCE n°199), firmata dall’Italia nel 2013, considera i paesaggi parte dell’eredità culturale, definizione che ingloba beni materiali e immateriali. Considerando che “tutti gli aspetti dell’ambiente sono il risultato dell’interazione tra l’uomo e i luoghi nel corso del tempo”, si esalta l’idea di un patrimonio in cui si inglobano i contesti “intorno ai quali si aggregano le persone e si formano dei gruppi che li intendono tutelare”. Il valore del Paesaggio deriverebbe quindi dal suo contributo allo sviluppo umano e al miglioramento della qualità della vita. Tale visione ha però la necessità di una base fondamentale e cioè una conoscenza più ampia e varia di ciò che si deve rispettare e tutelare. Progettisti ed enti locali hanno quindi la necessità di riconoscere gli effetti di un mancato sfruttamento razionale e di attività ecosostenibili. Compito degli specialisti è quindi aiutare non solo i progettisti e gli enti locali ma anche gli abitanti a recepire i contesti, a considerarli un segno della loro esistenza. Nel caso della Campania, la conoscenza approfondita delle caratteristiche storiche dello sfruttamento rurale permette di esaltare le vocazioni naturali strutturatesi nel corso del tempo.
Il progetto Ancient Appia Landscapes nasce dall’esigenza della ricostruzione topografica del tracciato dell’Appia attraverso un piano di lavoro più ampio che punta alla ricostruzione dei paesaggi antichi, sviluppando quelle che sono le opportunità del territorio beneventano e valorizzando il patrimonio culturale materiale e immateriale, la promozione delle eccellenze locali e la tutela dell’ambiente. Il progetto1, diretto dal 2011 da Alfonso Santoriello, docente di Metodologia delle Ricerca Archeologica e Archeologia dei Paesaggi all’Università degli Studi di Salerno, è nato nell’ ambito di una convenzione stipulata tra la Soprintendenza Archeologia Campania e il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno, avvalendosi di una serie di collaborazioni nazionali ed internazionali tra cui il Centre Jean Bérard (CJB) - CNRS e la Libera Università di Amsterdam (Vrije Universiteit Amsterdam), l'IMAA- CNR di Tito Scalo (PZ), il laboratorio di Mineralogia e Petrografia dell'Università degli Studi del Sannio, il laboratorio GeoGISLab dell'Università degli Studi del Molise.
Il territorio preso in esame abbraccia un’ampia estensione della zona beneventana definita a nord dal percorso del fiume Calore, a sud dalla Strada Statale n. 7 Appia e a sud-est dal confine con la provincia di Avellino. Nonostante la via Appia venga spesso citata nella letteratura greca e romana, appare del tutto trascurato il percorso collocato tra Beneventum e il Ponte Rotto sul Calore. Il progetto Ancient Appia Landscapes si pone un obiettivo ambizioso; verificare sul terreno i segni, le tracce archeologiche, ricostruendo non solo il tracciato della strada, ma anche l’ambiente più ampio, dove sono messe in valore le dinamiche insediative antiche nel loro complesso e non il singolo monumento o tratto stradale.
Attraverso una serie di attività di Marketing e Comunicazione, Ancient Appia Landscapes si propone di rafforzare ed ampliare la partecipazione alle proprie attività e il coinvolgimento non solo di una platea specializzata, ma anche, e soprattutto, dei non addetti ai lavori, utilizzando un linguaggio semplice ed accessibile a tutti. L’intento principale è quello di condividere le conoscenze e le esperienze in modo da offrire uno scenario a “schermo intero” del percorso della ricerca.
Unire il brand di Ancient Appia Landscapes ad un prodotto locale come il cioccolato è il simbolo di una cultura che esalta le vocazioni delle realtà territoriali. In tale direzione, sono in corso contatti con aziende vitivinicole ed enologi del territorio finalizzati alla possibile realizzazione di un prodotto strettamente connesso con le caratteristiche del territorio e le sue tipiche attività produttive.
Nell'ottica di un sistema aperto, Ancient Appia Landscapes, ha sviluppato, anche, la parte territoriale del Sistema Informativo Archeologico Urbano di Benevento (SIURBE), che ha consentito di armonizzare e far interagire i dati delle indagini e delle segnalazioni pregresse con quelli prodotti dalle ricerche in progress. L’intento è quello di creare una piattaforma di diverse competenze, in grado di armonizzarsi nell’ambito di una ricerca multidisciplinare. L’applicazione, infatti, delle nuove tecnologie di microsistemi facilita le nuove attività culturali e creative legate al turismo e potrebbe produrre innovazione nella conoscenza, nella conservazione, nella digitalizzazione e nella fruizione del patrimonio culturale.
Conoscenza, condivisione e comunicazione sono tra i punti focali su cui è basato il lavoro di Ancient Appia Landscapes. L’intento, per tale ragione, è quello di instaurare un continuo scambio con tutti gli stakeholders di riferimento, del territorio, attraverso la costruzione di partnership e la condivisione di una progettazione integrata.
Oltre agli aspetti strettamente scientifici finalizzati alla definizione del tracciato dell’Appia, il progetto si pone come obiettivo primario la promozione e la condivisione della conoscenza, finalizzate alla valorizzazione delle risorse culturali ed economiche del territorio interessato dal passaggio dell’Appia. In questa direzione, il Protocollo di Intesa con la Rete dei Comuni dell’Appia, Confindustria Benevento e Associazioni di professionisti, la convenzione con l’UNPLI Campania, il solido rapporto di collaborazione con la Soprintendenza Archeologia e il determinante supporto di Federculture, partner strategico per le tematiche e gli obiettivi del progetto, e dal Comitato Unesco Giovani Campania costituiscono le basi per delineare attraverso il passato un rilancio culturale, economico e sociale di contesti territoriali unici per le proprie potenzialità.
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