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Ombre sui cantieri di Expo 2015. Otto arresti nell'ambito dell'inchiesta su Infrastrutture Lombarde

  • Pubblicato il: 28/03/2014 - 11:35
Autore/i: 
Rubrica: 
SPECIALI
Articolo a cura di: 
Stefano Luppi
Expo Milano 2015: veduta del canale del master plan

Milano. Pioggia di pesanti accuse e arresti ordinati dalla Procura della Repubblica di Milano, con tante ombre che si addensano sui cantieri dell’Expo del 2015. Su richiesta del procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dei pubblici ministeri Antonio D’Alessio e Paola Pirotta il gip di Milano Andrea Ghinetti ha decretato otto ordinanze di custodia cautela nell’ambito dell’inchiesta relativa ad alcuni cantieri e appalti gestiti dalla azienda di Regione Lombardia Infrastrutture Lombarde (è una società interamente controllata dal pubblico che ha investimenti per 11 miliardi di euro e 600 cantieri attivi in tutta la regione, ma anche ad esempio a L’Aquila dove si occupa della ricostruzione della Casa dello studente dopo il terremoto). Le persone arrestate sono otto e tra loro spicca, per il ruolo apicale ricoperto, Antonio Giulio Rognoni, direttore generale dimissionario (ma ancora in carica al momento dell’azione del tribunale milanese). Rognoni, un tecnico descritto come particolarmente esperto nel suo settore, era in sostanza il grande capo delle infrastrutture in costruzione per l’Expo di Milano e guadagnava come tale cifre sostanziose. Secondo un audit commissionato dalla giunta regionale lo stipendio era «assai vicino a quello del primo presidente dello Corte di Cassazione» (il massimo consentito, poco più di 300mila euro) anche se ad esso si aggiungeva un altro compenso stabilito nel 2010 dall’assemblea degli azionisti di Infrastrutture Lombarde: lo cita il «Corriere della Sera», si tratterebbe di assegni pari al massimo allo 0,1 per mille del valore dei lavori dove Rognoni assumeva anche l’incarico di direttore dei lavori o responsabile unico del procedimento. Rognoni è accusato di associazione per delinquere e truffa.
L’Expo di Milano è un traguardo importante per il «sistema Italia»: gli investimenti sono pari a 1,3 miliardi di denari pubblici a cui si aggiunge un miliardo dai 131 Paesi partecipanti e 350 milioni di euro forniti da imprese private. Sono attesi almeno 20 milioni di visitatori e le infrastrutture da costruire sono tantissime. Nel corso dell’anno inizia la costruzione, su terreni vicino alla Fiera ampi circa 110 ettari, dei Padiglioni dei vari paesi tra cui il padiglione Italia di 12mila metri quadrati, su progetto di Marco Balich e quello degli Emirati Arabi ideato da Norman Foster. L’area espositiva dell’Expo sarà organizzata come un'isola circondata da un canale d'acqua strutturata attraverso decumani e cardi ripresi dall'architettura delle città romane, un progetto messo insieme con la consulenza degli architetti Stefano Boeri, Ricky Burdett e Jacques Herzog. Il sito sarà collegato alla città grazie alla «Via d'Acqua», un progetto che prevede la riqualificazione della Darsena progettata da Leonardo da Vinci.
da Il Giornale dell'Arte , edizione online, 24 marzo 2014