Notizie in breve dal mondo delle fondazioni
A Roma musei a rischio
Molti i musei in bilico, per risanare i bilanci della Capitale. Primo fra tutti il Palaexpo, che costa annualmente 10 milioni di euro, tra personale e spese ordinarie, mostre escluse. Nel bilancio del Comune, discusso in questi giorni, i fondi destinati all'Azienda Speciale diventano 8 milioni, assai lontani dai 14 di alcuni anni fa. Si verrebbe così a togliere ossigeno ad una istituzione culturale che, fra l'altro, ha dimostrato la capacità di autofinanziarsi per il 50% (quando la media dei musei francesi, ad esempio, è del 40%).
La soluzione per rilanciare il museo potrebbe essere quella di trovare nuovi investimenti o di creare una «super fondazione» che unisca il sistema museale romano capace di dar forza alla struttura. Del gruppo dovrebbero far parte le Scuderie del Quirinale, il Macro, i Musei comunali di arte contemporanea, la Centrale Montemartini, i Musei Capitolini e la Galleria Borghese, quest'ultima, tuttavia, statale. Con investimenti romani e stranieri ci sarebbe la possibilità di inserire Roma nel circuito dei dieci maggiori musei del mondo che possono pensare e realizzare, in sinergia totale e con scambio di pezzi pregiati, le più importanti mostre planetarie. Accade così per la Tate, per il Moma, per il Centre Pompidou.
Per ora l'assessore Marinelli non si sbilancia, pur riconoscendo che l'idea della super fondazione «è una delle ipotesi sul piatto» Il Ministro Franceschini, dal canto suo, nega che la Galleria Borghese possa essere coinvolta, essendo una dei venti musei italiani per cui è prevista l'autonomia. Con oltre 508 mila presenze nel 2014, la Galleria si classifica al nono posto fra i musei statali più visitati d'Italia e nel 2013 aveva incassato 3,2 milioni. Secondo il ministro, in futuro si potrebbe pensare ad un consorzio fra musei, dal momento che la riforma del Mibact prevede anche l'esistenza di poli misti, o ad una politica di valorizzazione comune tra la fondazione dei musei civici con il nuovo Polo museale regionale istituito dal Mibact.
Fonte: Repubblica.it
Fondazione Torino Musei per le donne
Prosegue l'iniziativa di Fondazione Torino Musei «Go Pink!» che indaga la creatività al femminile: a Palazzo Madama dal 12 marzo al 7 giugno viene presentata la mostra «Donne che vedono il futuro», una grande esposizione di ben 205 ritratti fotografici di donne che hanno partecipato al grande progetto del museo dedicato al ruolo delle donne nella società.
Il progetto è stato avviato a dicembre in occasione della mostra «Women of Vision. Le fotografe di National Geographic» con un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di tutte le età, dai 3 ai 92 anni, hanno risposto all'invito del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. I 205 ritratti nati da questo lavoro sono ora presentati in Camera di Madama Reale in una grande esposizione originale. Ad accompagnare le fotografie, un’installazione sonora di MinusMYBOSSWAS con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel pomeriggio inaugurale in Sala del Senato la conferenza «La cultura dello specchio. Stare insieme come le dita in una mano», sul tema della pratica collaborativa, con esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi (giornalista e direttore de «La Stampa»), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole (antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera la conferenza Maria Grazia Turri, filosofa ed economista..
Il progetto Donne che vedono il futuro è reso possibile grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e di altri generosi sponsor.
Celebrazioni di Burri, nel centenario della nascita
Il 12 marzo, giorno di ricorrenza del Centenario della nascita di Alberto Burri, Città di Castello, la sua città natale, e la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri lo ricordano con una grande festa cittadina nel centro storico dell’antico borgo umbro.
Il momento ufficiale è, alle ore 18, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, che per l’occasione, è rivestito di luce, con i colori cari a Burri, così come il percorso che congiunge il Palazzo al Teatro degli Illuminati, dove l’ensemble «Suono Giallo» propone un concerto di musiche dedicate ad alcuni dei suoi più importanti lavori. Durante il percorso con autorità, ospiti e cittadini una sosta lungo via del Palazzaccio, di fronte alla casa natale di Burri.
Il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, intervenuto alla conferenza stampa della mattinata, sottolinea che questo evento è «una grandissima occasione per un investimento sull’arte contemporanea». «Se tutto ciò è stato messo in piedi – ha aggiunto – è perché l’Italia intera è orgogliosa di Burri, un artista che ha sempre guardato avanti e aperto nuove strade».
Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri, ha ricordato alcuni degli eventi principali dell’«anno di Burri»: si sta concludendo a Sansepolcro «Rivisitazione, Burri incontra Piero della Francesca», a maggio sarà organizzata una giornata di studi su Burri e Luca Signorelli, a giugno a Città di Castello un’assise e una mostra internazionale di artisti e curatori di istituzioni europee. Tra le numerose iniziative: il completamento tra marzo e aprile del Cretto di Gibellina (città con la quale Città di Castello ha stretto anche un gemellaggio), la ricostruzione del Teatro Continuo a Milano, a giugno l'appuntamento con «Rendez-vouz des amis», summit internazionale di 63 artisti per discutere sullo stato dell’Arte Contemporanea agli Ex essicatoi del Tabacco, a ottobre la mostra di Burri al Guggenheim Museum di New York, la mostra al Museo Regionale della Sicilia, Riso di Palermo e quella presso Palazzo Sozzi Fanti di Pistoia.
LocalArt 2015, parte il bando di selezione
Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con l’Associazione Art.ur di Cuneo e con la Fondazione Fotografia di Modena, presentano la quarta edizione del concorso LocalArt 2015, dedicato ai giovani artisti under 40 nati, residenti e/o operanti nella provincia di Cuneo.
Quest'anno il percorso espositivo degli artisti selezionati avverrà nei centri storici di due importanti città della provincia di Cuneo: Alba e Mondovì.
Altra novità è la collaborazione con Ilaria Bonacossa, direttrice del centro d’arte Villa Croce di Genova e curatrice di levatura internazionale, che metterà a disposizione degli artisti la propria competenza e il proprio supporto nel seguire le fasi di concezione, produzione e allestimento delle opere.
La scadenza per presentare le candidature al concorso 2015 è fissata per il 5 aprile 2015. La giuria che esaminerà i candidati è composta da: Ilaria Bonaccossa, due rappresentanti della Fondazione CRC e un rappresentante dell’Associazione Art.ur.
Verranno selezionati 6 artisti ai quali andranno premi per la produzione site-specific di opere allestite tra le vie ed i palazzi dei centri storici di Alba e Mondovì, prendendo parte a due momenti conoscitivi, organizzati da Fondazione CRC e da Art.ur nei mesi di aprile e maggio 2015, e in incontri e confronti aperti al pubblico, con importanti relatori. Nei mesi di ottobre e novembre 2015, le opere saranno esposte sempre ad Alba e a Mondovì.
A conclusione dell’esposizione, il comitato scientifico individuerà 3 vincitori, a cui andrà un ulteriore premio del valore di 1.000 euro.
La Fondazione CRC offrirà inoltre agli artisti selezionati la possibilità di prendere parte a corsi e workshop del Master di Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea, promosso dalla Fondazione Fotografia di Modena.
E' prevista la pubblicazione di un catalogo, dedicato alle opere dei finalisti del concorso, con un focus sulle tre opere vincitrici.
Infine, per offrire maggiore visibilità ai 3 vincitori del concorso, la Fondazione CRC intende promuovere nuovamente l’esposizione delle loro opere in fiere d’arte a rilevanza nazionale, come accaduto nella scorsa edizione di LocalArt 2014, con l’esposizione allestita, con grande successo, nello stand della Fondazione CRC ad Artissima, fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino.
SCARICA IL BANDO: http://www.zooart.it/images/files/15/LocalArt_bando_2015.pdf
Egittomania a Torino
A meno di venti giorni dalla riapertura del Museo Egizio di Torino, ampliato e ristrutturato, è già boom di prenotazioni. Come rivela il presidente della Fondazione Antichità Egizie Evelina Christillin, è gia tutto esaurito quasi fino al termine dell’anno (non possono entrare più di 400 visitatori per piano). [La Repubblica - FM de il Giornale dell’Arte]
FAI Primavera
25mila “ciceroni” volontari, in 780 luoghi in Italia (193 luoghi di culto, 65 piccoli musei, 243 palazzi, 13 aree archeologiche, 75 castelli e torri, 25 giardini e parchi), spesso chiusi al pubblico, sono pronti a raccontare piccole e grandi storie, gesta memorabili e fatti quotidiani al pubblico della XXIII Giornata FAI di Primavera. Appuntamento per la più grande manifestazione in difesa dei beni culturali che coinvolge i cittadini per il 21 e 22 marzo. Atteso un numeroso pubblico che lo scorso anno è stato di ben 600mila persone.
www.faiperme
Partita la campagna «Salva un affresco»
Sul sito www.sanfrancesco.org da oggi è attiva la raccolta fondi per restaurare gli affreschi della Basilica inferiore di San Francesco ad Assisi (l’unica parte del complesso risparmiata dal terremoto del 1997). Servono almeno 500mila euro. [La Repubblica-FM de il Giornale dell’Arte]
E’ on line il nuovo numero di CON_magazine.it è il portale di approfondimento della Fondazione CON IL SUD, nato nel 2014 come spazio aperto al confronto e alla riflessione sul tema della coesione sociale e del suo rapporto con lo sviluppo, in Italia e in particolare nel Mezzogiorno.
Il titolo dell’approfondimento di questo numero è “Ambiente è sviluppo”, ovvero la necessità di superare, nei fatti, la dicotomia tra economia ed ecologia e la contrapposizione tra diritti fondamentali quali la salute, la qualità della vita e il lavoro. Leggi tutto >>
www.conmagazine.it
Ad Asti si va alle origini del gusto per nutrire il pianeta
Inaugurata lo scorso 7 marzo ad Asti, la mostra Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell’Italia antica,promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Palazzo Mazzetti , a cura di Adele Campanelli e Alessandro Mandolesi, è una esposizione sul cibo nell’arte antica.
Partendo dal concetto del cibo come identità, conduce il visitatore in un viaggio alle origini del comportamento alimentare italiano in un contesto, Asti e il suo territorio, rinomato per una produzione agro-alimentare che affonda le radici in un passato ricco di testimonianze locali.
Un’impostazione innovativa e originale basata sull’incontro fra archeologia e tecnologia dove le ricostruzioni delle attività e delle consuetudini alimentari dei Romani focalizzeranno, di volta in volta, situazioni singolari relative alle altre importanti civiltà che si sono sviluppate sul territorio italiano: dai Greci agli Etruschi, fino agli Italici.
Una sequenza di luoghi e di ambientazioni collegati al consumo, all’elaborazione e alla produzione degli alimenti, corrispondenti alle varie sezioni espositive con un taglio mirato ad illustrare sia la preparazione e la presentazione dei cibi sia le tecniche di coltivazione con la ricostruzione di un antico paesaggio agrario italiano.
In occasione della mostra è possibile visitare la domus romana di via Varrone della seconda metà del I secolo d.C., dove è di particolare interesse il tappeto a mosaico che decorava il pavimento della sala da pranzo (triclinium).
Il programma didattico per gli studenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado si sviluppa attraverso visite guidate condotte da operatori specializzati e laboratori impostati su diversi livelli di approfondimento.
Un inedito ciclo di conferenze, sarà dedicato ad alcuni aspetti dell’alimentazione nell’antichità e avrà inizio nel mese di marzo per proseguire, con cadenza mensile, fino a giugno.
La mostra ha inoltre ispirato l’estro di sei artisti contemporanei che hanno sposato questa iniziativa dandosi appuntamento nel bookshop di Palazzo Mazzetti: si tratta di Roberto Amadè (cantautore e pittore), Simone Bordino (orafo), Gian Genta (scultore), Roberto Giannotti (designer e scultore), Paola Rattazzi (pittrice) eSergio Unia (scultore). Dalla penna dell’artista livornese Luca Vinciguerra (pittore e scultore – www.eg-idea.com) è nata invece l’originale mascotte «Coco» che sarà il simbolo di un ricco calendario di iniziative collaterali alla mostra (cene a tema presso i ristoranti convenzionati, laboratori di archeo-cucina, eventi rivolti ai bambini e alle famiglie e molto altro ancora) da condividere anche attraverso i social seguendo l’hashtag #originidelgusto.
© Ilaria Oliva
Un nuovo museo per curare la cura
Biella. Sabato 14 marzo, spalanca le porte un nuovo museo, il MACIST Museum - Museo d’Arte Contemporanea Internazionale Senza Tendenze, grazie a collezionisti e artisti di livello internazionale che mettono le proprie opere al servizio della lotta contro i tumori.
Il MACIST, accoglie oltre 70 opere permanenti e altre esposte temporaneamente, donate per sostenere la ricerca e le attività di prevenzione e cura alle neoplasie promosse dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempio, da oltre trent’anni.
Il progetto del museo - diretto da Omar Ronda, insieme a Philippe Daverio, Presidente del Comitato d 'Onore- è frutto di una rete, territoriale- l'associazione Noi Biellesi- e nazionale con Artisti Contro il Cancro.
Hanno accolto l’invito, tra gli altri, artisti del calibro di Luigi Mainolfi, Andrea Mastrovito, Gilberto Zorio, Bertozzi&Casoni, Arnaldo Pomodoro, Gianni Caravaggio, Loris Cecchini, Olafur Eliasson, Simon Starling, Piero Gilardi, Luisa Rabbia, Ernesto Neto .
Filo conduttore meramente etico: la ricerca artistica contemporanea per la ricerca scientifica.