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M.A.C.I.S.T. Museum di Biella: quando l’arte incontra il sociale

  • Pubblicato il: 27/03/2015 - 11:43
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Articolo a cura di: 
Simona Politini

Biella, marzo 2015, apre al pubblico il M.A.C.I.S.T., letteralmente Museo d’Arte Contemporanea Internazionale Senza Tendenze. Un acronimo che evoca Maciste con le sue doti di forza e bontà che
sono alla base della realizzazione di questo progetto che il suo ideatore e curatore, Omar Ronda , definisce come «il primo Museo etico e democratico della storia».
 
Omar Ronda, nato a Portula nella provincia biellese, nella sua carriera di artista e curatore ha conosciuto e lavorato in Italia ed all’estero con i grandi nomi dell’arte contemporanea. Dapprima come gallerista, grazie alla conoscenza con Gian Enzo Sperone e Lucio Amelio, organizza una serie di importanti mostre esponendo da Jannis Kounellis, ad Alighiero Boetti a Pier Paolo Calzolari e più tardi Mimmo Paladino, Nicola De Maria, Sandro Chia. Nel 1973 si reca per un anno a New York e lì conosce i maggiori rappresentati del panorama artistico del tempo: dalla celebre coppia di galleristi Leo Castelli e Ileana Sonnabend, ai grandi artisti internazionali tra i quali Rauschenberg, Warhol, Lichtenstein e Basquiat. Agli inizi degli anni Novanta, però, Ronda lascia da parte l’attività di gallerista per dedicarsi alla creazione artistica. Nel 1993 è fra i fondatori, nonché teorico, del gruppo biellese “Cracking art”, un movimento artistico di rottura che sia specchio della contemporaneità e che trova nella plastica, materiale povero e quotidiano, la sua materia espresssiva. Come artista, Omar Ronda ha preso parte alla 49° Biennale Internazionale d'Arte di Venezia 2001, alla Biennale Internazionale di Venezia dell'Architettura 2010, nonchè alla 54° Biennale Internazionale di Venezia 2011, oltre ad altre esposizioni personali e collettive in location d’eccezione in Italia ed all’estero.
 
Credendo fermamente nell’arte come strumento per comunicare e trasmettere emozioni positive ai malati, da diversi anni Ronda collabora per la realizzazione di progetti culturali con la Fondazione Edo ed Elvo Tempia che opera nella lotta contro i tumori.
 
Sebbene la Fondazione Edo ed Elvo Tempia nasca nel 2005, la famiglia Tempia è attiva nella battaglia contro il cancro già dal 1981, ovvero da quando Elvo Tempia, provato negli affetti dalla perdita del figlio Edo di 35 anni colpito da melanoma, decide di istituire il Fondo Edo Tempia. Fondazione e Fondo operano in sinergia concorrendo alle stesse finalità: prevenzione, diagnosi precoce, screening, ricerca, oncologia molecolare (nel gennaio 2011 la Fondazione Tempia ha avviato un’attività di diagnostica molecolare in collaborazione con la S.C. di Anatomia Patologica dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara, creando il Laboratorio di Oncologia Molecolare), cure palliative, psiconcologia, supporto alla sanità pubblica, registro tumori, divulgazione e formazione. Proprio per quanto riguarda il tema della prevenzione oncologica gratuita, la Fondazione Tempia è fortemente presente sul territorio, lo scorso 22 gennaio, in linea con questo obiettivo, ha inaugurato il Centro di Prevenzione Tempia di Gattinara, che si affianca all’attività già svolta all’interno di altri ambulatori. Presidente di entrambe le realtà è Simona Tempia Valenta, figlia di Elvo e sorella di Edo, che porta avanti l’attività garantendone continuità storica basata sulla serietà, etica e trasparenza che da sempre l’hanno contraddistinta.
 
Dall’incontro tra Omar Ronda e la Fondazione Tempia nasce dunque il progetto M.A.C.I.S.T., in via Costa di Riva 8, ricavato in un piano di 600 mq di un edificio di archeologia industriale “La Fabbrica dell’oro” eretta da Giuseppe Gualino, padre del celeberrimo Riccardo Gualino, nel 1901. Oggi l’antica fabbrica è occupata da due locali per giovani, gli uffici di una Web Gallery e appunto il M.A.C.I.S.T. .
 
Scopriamo questa atipica realtà con Omar Ronda
 
Com’è nata l’idea di realizzare il M.A.C.I.S.T. Museum?
Lo scorso anni, dopo una collaborazione pluriennale con La Fondazione Edo e Elvo Tempia, sono stato nominato Presidente del Consiglio Arte e Cultura dell’Ente. Ho pensato ad un progetto molto ambizioso: un Museo d’Arte Moderna per la città di Biella. Il mio caro amico Philippe Daverio, sensibile al tema della salute e al problema cancro, ha aderito. Insieme abbiamo coinvolto un buon numero di artisti italiani che hanno donato, con grande generosità, un’opera che ora fa parte di un patrimonio inalienabile del Fondo.
 
Ci spiega il senso del nome scelto Museo d’Arte Contemporanea Internazionale Senza Tendenze?
Amo visitare musei in tutto il mondo. Nel Nord Europa e negli Stati Uniti esistono musei dove convivono varie tendenze artistiche, rendendo la visione più intrigante. Il M.A.C.I.S.T. Museum segue questa regola e vi assicuro che la vista è molto interessante e divertente.
 
Chi ha finanziato il progetto e chi lo gestisce?
Il M.A.C.I.S.T. Museum è una emanazione della Fondazione Tempia e attualmente è stato inquadrato giuridicamente come Associazione Culturale. Il progetto è stato interamente autofinanziato, in parte dal sottoscritto proprietario dell’immobile e dello spazio concesso in comodato gratuito alla Fondazione Tempia, in parte dalla Fondazione stessa e da alcuni sponsor tecnici che hanno contribuito con il loro lavoro parzialmente gratuito. I volontari della Fondazione Tempia costituiscono un aiuto prezioso per portare avanti il progetto.
 
Quali sforzi ha comportato il recupero architettonico in termini di progettazione, costi e tempi, trattandosi di un ex spazio adibito alla produzione industriale?
Il recupero dell’edificio di archeologia industriale è stato effettuato gradualmente, in
rapporto anche ai tempi di acquisizione degli immobili, in ogni caso senza alcun contributo pubblico, solo e sempre con le nostre risorse private.
 
Quali autori e opere sono compongono la collezione permanente del M.A.C.I.S.T.?
Oltre alle opere donate dagli artisti ci sono installazioni di mia proprietà concesse al M.A.C.I.S.T. in comodato gratuito. Tra gli oltre 70 artisti presenti troviamo firme quali Arnaldo Pomodoro, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo, Mario Merz, Mario Ceroli, Piero Manai, Joseph Beuys e tanti altri esponenti dell’arte contemporanea. Il numero delle opere è destinato ad aumentare. Il M.A.C.I.S.T. continua con la campagna di acquisizione tramite donazioni.
 
In che modo il M.A.C.I.S.T. supporta l’attività della Fondazione Edo ed Elvo Tempia?
Le attività parallele al M.A.C.I.S.T., saranno concepite proprio per raccogliere contributi economici che vadano in aiuto al Fondo, sensibilizzando così non solo la nostra collettività, ma un pubblico sempre più vasto che attraverso di noi potrà sostenere l’attività della Fondazione Tempia, vero punto di orgoglio e di eccellenza per la nostra città di Biella.
 
Quali sono i prossimi eventi in programma all’interno del M.A.C.I.S.T.?
Sono allo studio numerosi eventi che serviranno a far conoscere il museo e renderlo autonomo finanziariamente. Vorremmo evitare di ricorrere a finanziamenti pubblici in quanto riteniamo di poter agire in modo autonomo e indipendente dalla politica. La nostra programmazione va dalla piccola asta nelle quali sarà possibile aggiudicarsi manifesti e locandine storiche del cinema; al bookshop nel quale saranno messi in vendita cataloghi di artisti a offerta libera, per proseguire con l’organizzazione di conferenze e proiezioni nell’attigua sala conferenze.
Stiamo lavorando per coinvolgere alcuni grandi marchi della moda, primo tra tutti i cari amici Missoni: sfilate all’interno del museo che si concluderanno in allegre feste nella adiacente discoteca, il tutto sempre finalizzato alla raccolta fondi a supporto dell’attività della Fondazione Tempia.
 
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