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Le interferenze costruttive moltiplicano la creatività

  • Pubblicato il: 08/07/2011 - 11:43
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Articolo a cura di: 
Chiara Tinonin
Interferenze costruttive

Castelbasso (TE). Si chiama «Interferenze Costruttive. Artisti in Residenza in Azienda» l’ultimo progetto di Giacinto di Pietrantonio e Francesca Referza per la Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture: l’incontro, forse lo scontro propedeutico a una sintesi, tra il processo creativo di nove artisti italiani e la metodologia scientifico-produttiva di altrettante aziende del territorio abruzzese. Grazie al contributo della Fondazione Malvina Menegaz, che promuove occasioni di confronto con il pensiero e il sapere contemporaneo per un’innovazione culturale del borgo medievale di Castelbasso, «Interferenze Costruttive» è oggi una mostra allestita a Palazzo De Sanctis fino al 31 agosto e visitabile solo in notturna, dalle 19 alle 24.

Le opere in mostra raccontano l’esperienza di residenza degli artisti presso le aziende a loro assegnate e offrono interessanti spunti di riflessione sull’artigianalità del fare innovazione. L’innovazione, del resto, nasce proprio dalle idee più che dalla tecnica e la familiarità degli artisti con i processi d’indagine del mondo e dell’uomo, può semplificare, a volte velocizzare, il processo di creazione dell’inedito.

In ordine alfabetico: Mario Airò ha avviato lo studio di un nuovo prodotto della MD’E, un’azienda di prodotti alimentari dietetici e probiotici; Emilio Isgrò ha inventato l’Idioma Isgrò per le Grafiche D’Auria; Paolo Parisi ha realizzato la scultura Unitè d’Habitation con i metalli della DG&DF; Cesare Pietroiusti ha lavorato con gli studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo per diffondere una loro ricerca sull’ex ospedale psichiatrico di Teramo; Paola Pivi ha creato una caramella politica, Free Tibet, per la Gelco; Arcangelo Sassolino ha realizzato Così lontani, così vicini, un’installazione ambientale che attraversa Palazzo De Sanctis a partire dallo studio dei cantieri di Falcone Costruzioni; Ettore Spalletti è diventato redattore del quotidiano Il Centro per quattro pagine speciali sul tema delle vergogne e delle meraviglie della città di Pescara; Giuseppe Stampone ha diretto un numero speciale di Parallelo42, lavorando con la redazione e invitando contributori esterni; Sabrina Torelli, ha curato un’edizione speciale dell’olio prodotto dal Frantoio Montecchia realizzando packaging d’autore.

I curatori, che per il progetto raccontano di essersi ispirati al principio fisico dell’interferenza secondo cui l’incontro di due onde in un punto dello spazio può provocarne l’annullamento o la creazione di una nuova onda uguale alla somma delle due, scommettono sull’equazione «1+1=3» cioè, date due forme iniziali di creatività, la loro sovrapposizione produce un risultato che è maggiore delle energie iniziali. Sicuramente, in quel 3, risiede anche la competenza del curatore che, oggi più che mai, ricopre il ruolo di mediatore e di facilitatore dello scambio tra la pratica artistica e le altre sfere sociali.

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