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Le collezioni raccontano sempre una storia

  • Pubblicato il: 04/05/2011 - 18:56
Autore/i: 
Rubrica: 
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Ginevra Elkann © Marius Ektvedt

Come nasce e con quali obiettivi il percorso sul collezionismo promosso dalla Pinacoteca?
Le collezioni raccontano sempre una storia: quella di una passione, di un amore, di un’ossessione. A volte rappresentano una vita intera, una ricerca, tante avventure, un gusto, una visione. Inaugurata nel 2002, dal 2007, con il nuovo assetto di Fondazione, la Pinacoteca Agnelli presenta una serie di mostre ed eventi dedicati al tema del collezionismo e alla sua evoluzione per fornire nuovi spunti di conoscenza, di analisi e di studio rivolti a tutti i visitatori, dagli allievi delle scuole di ogni ordine e grado a un pubblico più ampio. L’obiettivo è fornire nuove chiavi di lettura delle opere conservate in collezioni pubbliche e private, che inducano a riflettere non esclusivamente sulla loro qualità estetica, ma anche sulla funzione e sul significato che rivestono per la committenza e per la collezione di cui fanno parte. La Pinacoteca ha la finalità di diffondere la conoscenza dell’arte e sèguita a perseguire obiettivi di pubblica utilità in campo culturale, in particolare nel settore dell’educazione e dell’istruzione nell’ambito artistico, rafforzata dall’apertura al pubblico nel febbraio 2010 di una sala di consultazione dedicata al tema del collezionismo. La sala di consultazione dedica speciale attenzione a tutte quelle risorse documentarie utili per l’indagine e lo studio dei fondamenti culturali, concettuali e tecnici del collezionismo d’arte. Tutti i visitatori della Pinacoteca, gli studenti e gli appassionati possono consultare i volumi disposti a scaffalatura aperta, compiere ricerche bibliografiche, interrogare i cataloghi in linea e la banca dati sulle collezioni dalla postazione multimediale a loro disposizione

In quale modo questo percorso è ispirato dall’importante collezione?
La volontà dei miei nonni era di rendere pubblica una loro scelta e di trasmettere la gioia per l’arte attraverso le opere che sentivano più vicine a loro. Su questa linea mostrare collezioni svela la passione, l’ossessione e il piacere del bello del collezionista.

Avete intrapreso un percorso volto all’integrazione dei pubblici «deboli»; qual è la strategiae quali i risultati ottenuti?
Nell’ambito del progetto una Pinacoteca per tutti, il plastico del Lingotto per non vedenti e ipovedenti (realizzato da Protocube con materiali speciali adatti alle visite tattili) è stato utilizzato per le visite di gruppi di persone con questo tipo di disabilità, ma anche per le visite guidate dell’intero complesso del Lingotto rivolte alle scuole medie inferiori e superiori. Abbiamo così realizzato quella integrazione tra persone disabili e persone abili che era alla base del progetto stesso, finanziato dalla Regione Piemonte.

In mostra: Il cane a sei zampe. Un simbolo tra memoria e futuro fino al 22 maggio 2011
www.pinacoteca-agnelli.it

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