La storia dell'arte torna a scuola
Roma. I ministri dell'Istruzione Stefania Giannini e dei Beni culturali Dario Franceschini hanno firmato ieri un protocollo d’intesa, di durata triennale, che mira al rafforzamento della collaborazione tra mondo della scuola e della cultura. I due ministri si sono impegnati a reintrodurre tra i programmi degli istituti tecnici e professionali la storia dell’arte, materia cancellata nel 2010 dalla contestata riforma dall’ex ministro Mariastella Gelmini in diversi indirizzi scolastici, licei classici compresi. Il titolo del protocollo, «Per l’accrescimento della conoscenza e del patrimonio culturale per la formazione dei giovani nelle scuole» fa capire, dichiara Franceschini, che l’arte si deve conoscere amare e studiare nelle scuole, soprattutto perché la storia dell’arte «è un tratto genetico della nostra cultura finora assai trascurato».
Finalmente, dopo le reiterate proteste di docenti, storici dell’arte e di decine di associazioni che hanno raccolto migliaia di firme perché fosse reintrodotta la storia dell’arte (15mila pochi mesi fa soltanto da Italia Nostra), in Senato è stato approvato il protocollo. Un ordine del giorno che «va finalmente nella giusta direzione», ha dichiarato Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura del Senato, «ci auguriamo che l’impegno del governo sia finalizzato ad ottenere una rapida copertura che consenta una revisione degli ordinamenti didattici».
In ogni caso la riforma promessa dal protocollo potrà decollare soltanto nell’anno scolastico 2015/2016, perché gli organici del prossimo anno, 2014/2015, sono in dirittura d’arrivo. A settembre 2013, un decreto scuola del governo Letta aveva già ripristinato l’ora di geografia economica generale, cancellata dalla Gelmini. L’operazione «geografia», che partirà il prossimo settembre, costerà circa dieci milioni di euro all’anno. In base al protocollo, Miur e Mibact «faranno da ponte» tra scuole e musei nel promuovere iniziative che favoriscano conoscenza e tutela del paesaggio e «Nell’incentivare e promuovere l’avvicinamento e la conoscenza dell’arte contemporanea, incoraggiandone lo sviluppo e l’educazione artistica». Numerose le linee guida inserite nel protocollo per incrementare le visite nelle aree archeologiche e migliorare lo stato delle biblioteche e degli istituti musicali.
«Quello che abbiamo siglato, ha spiegato il ministro Giannini, è un protocollo molto operativo che punta a fare dell’istruzione e della cultura due pilastri per il nostro Paese sensibilizzando studenti e docenti ad approfondire la conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale. I nostri Ministeri lavoreranno in stretta collaborazione per promuovere azioni come, ad esempio, il rilancio della lettura fra i giovani perché si legge troppo poco. Favoriremo poi viaggi di istruzione mirati e iniziative di alternanza scuola-lavoro nell’ambito delle istituzioni culturali. Oggi rinasce insomma quell’alleanza fra istruzione e cultura che è naturale ovunque, ma specialmente in un Paese come il nostro».
da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 29 maggio 2014