La Regione Basilicata lancia un programma di residenze artistiche
Tito (Pz). Quanto conta, oggi, la mobilità internazionale per la crescita professionale dei giovani artisti? Cosa è stato fatto finora? Quali sono le nuove opportunità di finanziamento per residenze all’estero? Di questo si parlerà domani 22 gennaio, alle ore 15, presso il Centro Cecilia di Tito. Durante l’incontro Francesco Pesce, dirigente della Regione Basilicata, presenterà il nuovo «Progetto Residenze Artistiche» per l’internazionalizzazione della scena creativa lucana. Derivante dall’accordo tra Dipartimento della Gioventù e Regione, il progetto coinvolge anche il Gai nell’accompagnamento all’attuazione come stabilito nel protocollo di intesa siglato da Mibac, Regione e Associazione Giovani Artisti Italiani. Cinque i comuni coinvolti nella rete di residenze: Tito, San Paolo Albanese, Rionero in Vulture, Pisticci e Matera. Ma non è esclusa la possibilità che altri centri possano farvi parte. Il progetto, che partirà in febbraio con la pubblicazione del bando, si svolgerà nell’arco del 2013 e riguarderà diversi settori (arti visive, cinema, musica e teatro), con risorse pari a 300 mila euro.
Interverranno anche Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019, a proposito di «mobilità e coproduzione creativa: Matera 2019»; Luigi Ratclif e Patrizia Rossello, del GAI - Giovani Artisti Italiani, che faranno il punto su «mobilità e residenze, progetti e buone pratiche», tratteggiando una fotografia di quanto è stato fatto finora in Italia, propedeutica al lavoro che sarà svolto nei mesi futuri e, infine, Elena Di Federico che illustrerà «opportunità e reti per la mobilità culturale a livello internazionale», in base a quanto previsto dai programmi di On the Move. Il network, con più di 30 membri in oltre 20 paesi europei, che fornisce un servizio informativo costante sulla mobilità culturale, con l’obiettivo di «costruire uno spazio culturale europeo connesso con il resto del mondo».
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foto: Bianco-Valente, Relazional (2009), Veduta dell'installazione presso l'ex Biblioteca Provinciale, Potenza.