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La Fondazione Telecom e il mare

  • Pubblicato il: 27/04/2012 - 17:14
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Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva

Presentato questa mattina nella luminosa cornice del porticciolo turistico «Marina di Brindisi» il progetto «Information Communication Technology e servizi innovativi applicati al sistema costiero salentino», risultato vincitore di un bando della Fondazione Telecom Italia pubblicato a fine 2010 e chiuso nel febbraio 2011.
Il progetto proposto al bando dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e dall’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, prevede la messa in rete dei territori sui quali ricadono le due aree marine protette, al fine di migliorare la gestione delle stesse e la promozione turistica dell’area sulle quali ricadono, in pratica l’intero territorio delle province di Brindisi e Lecce. Il tutto sarà realizzato con la collaborazione di importanti partners, quali il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMa), il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e il Consorzio CETMA.
Il Segretario generale della Fondazione Telecom, Fabio di Spirito, presente questa mattina alla conferenza, ha tenuto a sottolineare che questo bando, destinato ai parchi nazionali e alle aree marine protette, e il suo «gemello» sui beni cosiddetti «invisibili», entrambi improntati sull’utilizzo dell’information technology per la riprogettazione dei servizi espressi dai soggetti gestori dei beni, hanno riscontrato una forte progettualità da parte di enti pubblici e privati, associazioni, etc.
«In particolare - ha rimarcato Di Spirito - tra i tre progetti vincitori per le aree marine, questo presentato da Torre Guaceto e da Porto Cesareo spicca per essere un riuscito mix tra la spinta verso nuovi sistemi di gestione dei servizi offerti e la promozione di azioni congiunte sul territorio. Ed ovviamente ha favorevolmente colpito la commissione selezionatrice il fatto che ci fosse sinergia tra due aree marine protette, cosa molto rilevante in un paese di campanili quale il nostro! Infine importante è la presenza di partners di altissimo livello che collaboreranno attivamente alla riuscita del progetto, che può incidere significativamente sulla riqualificazione dei servizi turistici».
Il direttore del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Alessandro Ciccolella, ha puntato l’attenzione sull’importanza del coinvolgimento del tessuto socio-economico del territorio, al fine di eliminare la succitata tendenza al campanilismo: sarà pertanto importantissima l’attività di animazione che verrà realizzata sul territorio, per divulgare il progetto e individuare successivamente gli standard di qualità per le aziende che vorranno aderire alla piattaforma. Quest’ultima sarà elaborata con l’ausilio del Consorzio CETMA, e all’interno della stessa saranno inseriti tutti i beni naturali e culturali precedentemente censiti e riprodotti in modalità tridimensionale, al fine di renderli facilmente accessibili a tutti. Ci sarà modo di promuovere anche i servizi che gli operatori dei servizi turistici offrono, nonché iniziative e prodotti enogastronomici strettamente legati alla cultura locale.
All’area protetta di Porto Cesareo spetterà gran parte parte della comunicazione di quanto verrà realizzato: il direttore Paolo D’Ambrosio ha ribadito che le due aree marine collaborano da anni e che questo strumento multimediale potrà dare un’opportunità di visibilità agli operatori turistici che saranno selezionati in un’ottica di sostenibilità, come è prassi ormai per le due aree protette.
L’impegno del CoNISMa sarà quello di realizzare delle schede, facilmente fruibili da tutti, sul mondo sottomarino, al fine di accompagnare il turista, anche quello meno esperto, alla scoperta di questo universo particolare.
L’università del Salento, che collabora da anni con entrambe le aree protette, realizzando campagne di scavo che hanno riportato alla luce importanti resti archeologici, continuerà nelle sue attività scientifiche e gli approfondimenti confluiranno sulla piattaforma multimediale, che si mira a rendere accessibile anche attraverso i dispositivi cellulari e smartphone.
Il progetto è già partito nel febbraio 2012 ed ha una durata di 18 mesi, con un investimento, da parte della Fondazione Telecom, di € 234.720 su un valore complessivo di circa € 300.000.
La Fondazione, nata nel dicembre 2008, opera nel campo del sociale con iniziative educative ed assistenziali dedicate alle categorie e fasce di popolazione meno protette o svantaggiate; nella tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico, sviluppando nuove forme e modalità innovative di fruizione e diffusione della conoscenza.
L’area Marina Protetta di Torre Guaceto, istituita nel 1991, si sviluppa lungo 8 km di costa tra i comuni di Carovigno e Brindisi, ed è gestita da un consorzio misto, formato dalle amministrazioni comunali di Carovigno e Brindisi e dal WWF.
L’area Marina Protetta di Porto Cesareo, istituita nel 1997, interessa il litorale dei comuni di Porto Cesareo e Nardò, entrambi in provincia di Lecce. Occupa una linea di costa di circa 32 km ed ha ottenuto nel 2011 il titolo internazionale di ASPIM, Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea. 
Ci attendiamo un buon lavoro di sinergia.

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