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ILLUMInazioni. La Biennale di Venezia apre oggi le porte ai giornalisti e agli operatori del mondo dell'arte

  • Pubblicato il: 01/06/2011 - 12:16
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Articolo a cura di: 
Chiara Tinonin
Paolo Baratta

«La Biennale è come una macchina del vento. Ogni due anni, scuote la foresta, scopre verità nascoste, dà forza e luce a nuovi virgulti, mentre pone in diversa prospettiva i rami conosciuti e i tronchi antichi (e quest’anno i tronchi saranno davvero antichi vista l’intenzione della curatrice di aprire con Tintoretto)» è questo l’incipit del discorso inaugurale del Presidente della Fondazione La Biennale, Paolo Baratta, che insieme alla curatrice della 54esima edizione della Biennale d’Arte, Brice Curiger, sta incontrando i giornalisti dalle ore 12.00.

La presentazione della mostra è anche occasione per fare il punto della situazione sulla storia della manifestazione e sulle sue prospettive di sviluppo future. Paolo Baratta punta tutto sulla qualità delle persone, cioè sul modus operandi dell’istituzione, sui metodi seguiti, sulla natura dei soggetti che vi partecipano, sui principi e le regole che ispirano la sua organizzazione.
E’ proprio la forma dell’istituzione a riflettersi nella forma della mostra, «è dalla qualità di questa forma che dipende il raggiungimento del principale nostro obiettivo: ottenere la stima del mondo» sottolinea Baratta.

La Biennale d’arte compie oggi 116 anni e si presenta con un allestimento per padiglioni nazionali, il disegno espositivo apportato per la prima volta nel 1999 e perfezionato negli anni successivi. Per la 54esima edizione i padiglioni totali sono 89, 12 in più rispetto l’edizione di «Fare Mondi» del 2009.

A questo si aggiunge la Mostra Internazionale curata da Bice Curiger, ideatrice del titolo «ILLUMInazioni», e una pluralità di iniziative promosse dalle fondazioni culturali e dai musei della città.

«La Biennale di Venezia è uno dei forum più importanti per la diffusione e la riflessione sugli sviluppi attuali dell’arte. Il titolo pone letteralmente l’accento sull’importanza di questa funzione e capacità della Biennale, anche in un mondo globalizzato. La più prestigiosa nonché la progenitrice di tutte le biennali d’arte internazionali è animata oggi da uno spirito che trascende i confini nazionali, in un’epoca in cui gli artisti stessi hanno un’identità poliedrica e sono diventati migranti consapevoli e turisti della cultura» così Bice Curiger ci invita a una riflessione sul potere illuminante dell’esperienza dell’arte, ma allo stesso tempo chiedendoci di soffermarci sulle questioni identitarie, multi device e liquide, dell’era della conoscenza che viviamo.

Accanto a sponsor come Illy, Adecco, Moroso, con questo titolo il main sponsor dell’iniziativa non poteva che essere ENEL, che con il progetto ENEL Contemporanea promuove da 5 anni nuove committenze d’arte dedicate al tema dell’energia. Con un contratto pluriennale, Enel sosterrà la Biennale d’Arte anche nell’edizione 2013, consentendo un lavoro strategico congiunto in continuità. Proprio a Venezia, domani, si riunirà la commissione scientifica del Premio Enel Contemporanea per nominare il vincitore della quinta edizione.

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