Il santo più ricco è san Gennaro
Roma. Il Tesoro di san Gennaro, costituitosi in oltre settecento anni di donazioni da parte di sovrani e papi, ma soprattutto grazie alla devozione dei numerosissimi fedeli, votati al culto del santo per antonomasia della città di Napoli, è dal 30 ottobre in mostra a Roma nella Fondazione Roma Museo - Palazzo Sciarra, grazie al prestito di oltre novanta pezzi provenienti dal Museo del Tesoro partenopeo (Fino al 16 febbraio).
L’arte orafa napoletana è rappresentata da opere di grande pregio come la Collana di san Gennaro, capolavoro di oreficeria compiuto da Michele Dato nel 1679. Realizzata in oro, argento e pietre preziose, la Collana costituisce, assieme alla Mitra del santo, il pezzo più prezioso e di maggior pregio custodito nel Museo. La Mitra in argento dorato, di cui si celebrano quest’anno i trecento anni della realizzazione, è opera invece di Matteo Treglia che, nel 1713, la creò utilizzando 3.326 diamanti, 164 rubini, 198 smeraldi e 2 granati. Per la prima volta questi preziosi, dalla duplice natura di opere d’arte e di ex voto popolari, accanto a documenti originali, dipinti, disegni, arredi sacri, sono esposti al di fuori della città di Napoli, ricreando non solo la storia della collezione d’arte orafa più cospicua del mondo, ma anche il rapporto del santo con la città e dunque le origini di un culto che ormai, conta venticinque milioni di fedeli in tutto il mondo.
La cura è di Paolo Jorio e Ciro Paolillo, con la consulenza di Franco Recanatesi.
da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 28 ottobre 2013