Il Museo Fondazione Pino Pascali cambia sede e allarga i suoi orizzonti
Polignano a Mare (BA). Il prossimo 3 maggio sarà inaugurata la nuova sede del Museo Pino Pascali che dall'omonimo Palazzo ubicato all'ingresso del centro storico della cittadina si sposta negli spazi dell'ex-Mattatoio, edificio in pietra e tufo risalente agli inizi del secolo scorso. Dismesso nel 1984 e sottoposto a interventi di ristrutturazione conclusi da poco, presenta una superficie che si aggira intorno ai 3 mila metri quadrati distribuiti su due livelli. A piano terra, la sala Pascali, il caffè letterario e gli uffici; nell'ampio semi-interrato, la collezione permanente del museo, la sala video e il laboratorio didattico; all'aperto, lo spazio destinato a installazioni e sculture ambientali per un futuro parco-sculture. Il Museo dedicato all'artista nasce nel 1998 come istituzione comunale e nel 2010 diventa Fondazione partecipata dalla Regione Puglia e dal Comune di Polignano a Mare. L'Archivio Pascali rientra nel patrimonio della fondazione, originariamente donato dalla famiglia dell'artista al Comune, e si compone di lettere, fotografie, disegni, appunti, scenografie teatrali e televisive, oltre alla filmografia completa dell'artista.
Tra le iniziative in programma, la collaborazione col Museo Nazionale del Montenegro (Cetinje) e, a livello territoriale, «Contemporaneamente», venti Residenze d'artista da realizzare nell'arco di due anni, a partire dal 2012, nell'ambito di «Mari tra le Mura - nel Blu dipinto di Puglia», il SAC (Sistema Ambiente Cultura) che coinvolge oltre a Polignano a Mare anche i comuni di Conversano, Mola di Bari e Rutigliano, con l'obiettivo di «incrementare l'offerta culturale e turistica della Puglia». A luglio, invece, la XV edizione del Premio Pascali, quasi una costante dell'estate pugliese. Ne ripercorre la storia, insieme a quella del Museo Fondazione, la direttrice Rosalba Branà.
Come nasce il Premio dedicato all'artista?
E' stato istituito dai genitori dell’artista nel 1969, un anno dopo la sua morte. Era un'istituzione tutta «romana», diretta da Palma Bucarelli che ogni anno designava una giuria cui spettava il compito di assegnarlo, e consisteva nella realizzazione di una mostra personale dell'artista selezionato. All'epoca, furono premiati alcuni dei compagni di vita di Pascali - Patella, Kounellis, Mochetti, Vettor Pisani, Agnetti. Il Premio, finanziato dai genitori di Pascali, si interruppe nel 1979; nel 1997/98 ho voluto far rinascere questa istituzione cercando di dare una continuità annuale e conservando alcune regole della storica edizione. Fondamentale per l'assegnazione del Premio è lo spirito innovatore, la multimedialità linguistica, il senso ludico, l’irriverenza della ricerca artistica nel segno della continuità dell'opera di Pascali. Infatti tra i premiati ricordo Jan Fabre, i fratelli Chapman, Bertozzi e Casoni. Rispetto all'edizione «romana», abbiamo deciso di acquisire un'opera per ciascun artista premiato.
Ci sono state figure-chiave o eventi che hanno lasciato tracce indelebili nella storia del Premio?
Come pre-nascita dell’attuale Museo, dal '92 al '97, abbiamo realizzato un Festival delle Arti, «Ritorno al mare. Omaggio a Pino Pascali» - ideato in collaborazione con Fabio Sargentini -, preludio a tutto quello che poi è seguito. Un evento a cui hanno partecipato circa 80 artisti, critici giovani o affermati come Achille Bonito Oliva e tutti hanno contribuito a far sì che Polignano a Mare diventasse la «casa» di Pino Pascali o meglio la sua «isola». Infatti il Museo si apre nel 1998 con un’importante retrospettiva, la prima nel suo paese d’origine, dal titolo «L’isola di Pascali».
Due anni fa il Museo Comunale è stato trasformato in Fondazione, per quali ragioni?
La formula della fondazione ci consente di avere maggiore autonomia rispetto al museo comunale e di coinvolgere altre istituzioni pubbliche, ricevere sponsorizzazioni, agire più speditamente, nel rispetto di quanto stabiliscono gli Organi di Controllo della Fondazione, dal Comitato di Amministrazione al Revisore dei Conti. Presidente è il sindaco di Polignano a mare; per il momento, i finanziatori sostenitori sono Regione Puglia e Comune.
La prossima edizione del Premio Pascali sarà a luglio, preceduta il 3 maggio da un altro appuntamento, «Overture», una collettiva con cui sarà inaugurata la nuova sede del Museo.
Si, si tratta di una mostra alla quale sono stati invitati a partecipare critici/curatori, galleristi e associazioni pugliesi cui è stato chiesto di segnalare artisti di ambito regionale. Il Museo Pascali è l’unica istituzione pubblica dedicata all'arte contemporanea in Puglia, per questa ragione la mostra inaugurale della nuova sede sarà una festa dell’arte contemporanea del territorio.
In chiusura, un aneddoto legato alla figura di Pascali.
Non un aneddoto ma un pensiero. La prima mostra che ho organizzato su Pascali, nel 1998, s’intitolava «L’Isola di Pascali» e il catalogo riportava in copertina una foto dell’Isola dell’Eremita, minuscola isola ubicata nelle acque prospicenti Polignano. Il nuovo Museo si affaccia a strapiombo sul mare, proprio di fronte a quella affascinante piccola isola, quasi un richiamo. Penso che per Pascali sia proprio un bel ritorno, carico di buoni auspici anche per il mondo dell’arte in Puglia.
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