Il Museo della Ceramica di Savona si regala la Fondazione
Il museo apre il 2016 con una nuova Fondazione per la sua gestione e il progetto di più ampi spazi e servizi dedicati al pubblico. Alla Fondazione A. De Mari e al Comune di Savona si affiancano altri attori, in un’ottica di rete: la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Savona, il Comune di Albissola Marina e il Comune di Albissola Superiore
Savona – A poco più di un anno dalla sua inaugurazione, il Museo della Ceramica di Savona si rinnova, ampliando i suoi spazi e dando l’avvio ad un modello di gestione partecipata, attraverso la costituzione di una Fondazione. 25mila i visitatori nei primi 14 mesi. Un dato incoraggiante per le mille opere di ceramica custodite nella sua suggestiva sede -il Monte di Pietà, perfettamente trasformato in sede espositiva-In un’ottica di sviluppo la Fondazione A. De Mari e il Comune di Savona, responsabili della sua gestione, hanno presentato il progetto di restauro di una ulteriore porzione della struttura. Negli spazi che fino a poco tempo fa ospitavano una filiale della Cassa di Risparmio di Savona nasceranno nuovi servizi di accoglienza al pubblico per arricchirne l’esperienza di visita. I lavori, curati da Armellino & Poggio Architetti Associati, lo Studio di Architettura Fallucca e l’Architetto Marco Ricchebono, prevedono la creazione di un ampio bookshop dedicato all’arte e alla ceramica, un “caffè letterario” e spaziosi ambienti destinati ad ospitare esposizioni temporanee. Numerose poi le attività previste per il 2016, tra mostre, conferenze, laboratori didattici e il progetto internazionale #52museums che prende il nome dagli account Twitter (https://twitter.com/52Museums) e Instagram (https://www.instagram.com/52museums/) che per tutto l’anno verranno gestiti a rotazione dagli 80 musei del mondo selezionati per l’iniziativa. Per l’occasione è stata avviata una collaborazione inedita con il Museo del Design di Barcellona, caratterizzato anch’esso da una importante collezione di ceramiche; insieme i due gestiranno dal 29 Agosto al 4 Settembre l’account @52museums curato, in queste prime settimane dell’anno, dal Getty Museum di Los Angeles e dal sito archeologico romano di Massaciuccoli Romana.
L’ampliamento degli spazi fruibili al pubblico si accompagna ad un altro importante passo all’insegna della valorizzazione del Museo: la costituzione di una Fondazione, partecipata dai due enti fondatori ai quali si affiancano la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Savona, il Comune di Albissola Marina e il Comune di Albissola Superiore. La nuova realtà, che giuridicamente si configura come ente strumentale della Fondazione A. De Mari, avrà il compito di gestire, conservare, promuovere le collezioni e, anche grazie al contributo dei nuovi soggetti, valorizzare la tradizione ceramica del territorio e la sua relativa offerta, in un’ottica di rete.
Come afferma Roberto Romani, Presidente della Fondazione A. De Mari, il progetto «conferma il nostro impegno nel rendere il Museo luogo di conoscenza e rappresentazione del vissuto economico e culturale del territorio». Per il Sindaco di Savona, Federico Berruti, è «il frutto dell’unità di intenti che ha caratterizzato in questi anni il rapporto tra la Fondazione di origine bancaria e l’Amministrazione Civica» e offre al Museo grandi prospettive di sviluppo tese a rafforzarne il ruolo nello scenario internazionale.
Con il Vicesindaco di Albissola Marina, Assessore alla Cultura, Nicoletta Negro, abbiamo poi approfondito il ruolo delle altre istituzioni coinvolte nella Fondazione che verrà costituita.
Come nasce l’idea di coinvolgere i Comuni di Albissola Marina e Albissola Superiore nell’organo che andrà a gestire il Museo della Ceramica di Savona?
I Comuni coinvolti sono tutti e tre testimoni di quella produzione di eccellenza che fin dal Quattro-Cinquecento ha caratterizzato la storia, l’arte e l’economia del territorio: la ceramica. Come Savona, anche Albissola Marina conserva i capolavori di questa tradizione -ad esempio nel Lungomare degli Artisti, a Casa Museo Jorn, nel MuDA - e ospita fabbriche e laboratori artigianali che la mantengono viva e attiva, sto pensando alla Manifattura Mazzotti, alle Ceramiche San Giorgio. Molte delle opere esposte nel Museo della Ceramica di Savona sono state prodotte nelle due Albissole. Siamo quindi, per natura, un unico grande territorio che rappresenta la ceramica artistica e artigianale, in un lembo di riviera lungo circa 12 kilometri. Impostare un ragionamento in una ottica di rete è quindi il modo giusto per realizzare iniziative di valore, sul piano culturale ma non solo.
Il progetto al quale darete presto avvio è stato preceduto da altre occasioni di collaborazione tra i tre Comuni o rappresenta un primum?
Le Amministrazioni di Albissola Marina e Superiore lavorano molto insieme, è naturale, e con Savona ci sono state delle collaborazioni in occasioni di eventi. Ad esempio, per i possessori del biglietto di ingresso alla mostra «Antonio Sabatelli. Genio e libertà», attualmente in corso presso la Fortezza del Priamar, a Savona, è prevista la possibilità di partecipare ad una visita guidata gratuita al Centro- Espositivo MuDA e alla Passeggiata degli Artisti di Albissola Marina, dove ammirare altre opere di Sabatelli. La Fondazione rappresenta però la prima grande occasione per lavorare in parallelo.
Quali le iniziative che per prime porterete avanti, come Fondazione?
Non appena verrà costituita, ci occuperemo innanzitutto della gestione congiunta del Museo continuando a farlo vivere e crescere attraverso la promozione di eventi e iniziative di valorizzazione. Il secondo passo, almeno come Comune di Albissola Marina, sarà di creare un’offerta culturale più ampia legata al territorio inteso come distretto realizzando iniziative nei tre Comuni, che ne coinvolgano le diverse realtà; ad esempio, attraverso visite alle gallerie, alle collezioni degli altri musei, alle fabbriche ancora oggi attive, ma non solo. La prospettiva è quella di destagionalizzare il turismo lavorando sull’offerta culturale. Abbiamo un patrimonio che ha delle potenzialità a livello internazionale e già ora riscuote interesse presso il pubblico straniero. Possiamo però valorizzarlo di più, comunicarlo di più e farlo in sinergia. Per realizzare questa visione occorre innanzitutto crederci e per noi soggetti coinvolti nel progetto, è così.
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Foto: Il Museo della Ceramica di Savona (photo credit Fulvio Rosso)