EFFETTOFESTIVAL ALLARGA I SUOI CONFINI
La serie di pubblicazioni nata all’interno del Festival della Mente allarga i confini della ricerca indagando le realtà affini in Europa per capire quali sono le tendenze dei migliori festival culturali e individuare potenziali fonti d’ispirazione e d’influenza attraverso l’analisi di esempi internazionali innovativi
Sarzana. Sono passati sette anni dalla pubblicazione del primo volume della collana Strumenti, promossa dalla Fondazione Carispezia per approfondire il fenomeno dei festival culturali e favorire la condivisione delle metodologie di lavoro a quanti operano nel settore. Dopo l’analisi sull’impatto economico dei festival di approfondimento culturale con relativi aggiornamenti, svolta da Guido Guerzoni, e allo studio degli effetti sui giovani volontari che partecipano ai festival di Matteo Lancini e Elena Buday, è stata presentata in occasione della dodicesima edizione del Festival della Mente di Sarzana domenica scorsa Ricerca sui nuovi festival culturali internazionali: temi, format, pubblico e palinsesti curata da Guido Guerzoni, Andrea Lissoni, Marina Mussapi, Filipa Ramos, Paolo Ranieri. «Abbiamo commissionato la ricerca con l’intento di identificare alcuni possibili percorsi di crescita del Festival della Mente - dichiara il Matteo Melley, presidente della Fondazione Carispezia - per cogliere suggestioni provenienti da alcune significative realtà internazionali e, soprattutto, individuare potenziali collaborazioni e sinergie». I criteri di selezione dei casi studio sono stati diversi: l’innovatività del format, l’ampiezza dei target, la reputazione internazionale, la specificità dei temi trattati, la varietà dei linguaggi e dei mezzi espressivi coinvolti, il riscontro della critica, la frequenza dei partenariati comunitari, la densità delle relazioni di gemellaggio e coproduzione e la rotazione dei curatori principali e dei guest curator. Concluso il primo round di analisi, la selezione si è ulteriormente affinata, privilegiando i casi più interessanti in termini di format. Sono stati selezionati 15 festival internazionali che appartengono volutamente a diverse aree tematiche della cultura accomunati dalla sperimentazione di nuovi linguaggi, la sostenibilità nel tempo e la generazione di un impatto socio-culturale positivo sui territori. Oltre ai 15 festival sono state prese in esame anche due residenze esemplari per il forte intento educativo, e due network europei, Artist Talk e Theatrum Mundi, perché «possono rappresentare un’utile fonte d’ispirazione per l’istituzione di programmi educativi e o di residenza in partnership con altre istituzioni nazionali e internazionali».
La ricerca vede emergere un trend che è possibile articolare su cinque dimensioni: temi, connessioni, linguaggi, tempo e luogo.
Il tema è il punto di partenza da cui la maggior parte dei festival sviluppa e struttura i propri programmi. Non è un vincolo, ma un criterio che può variare di anno in anno, costituendo la cornice entro cui si costruiscono interconnessioni tra linguaggi, discipline, ospiti e attività. È emersa un’interessante tendenza alla tematizzazione, nel segno della multidisciplinarietà delle materie coinvolte nella medesima manifestazione.
Con il termine connessioni ci si riferisce all’importanza che viene data alla comunicazione interna ed esterna nell’organizzazione del festival. La prima è volta a generare coerenza ed efficienza nell’organizzazione della manifestazione, la seconda è necessaria alla costruzione di relazioni e partnership in una logica di rete.
I linguaggi dei festival europei corrispondono a diversi codici che dialogano tra loro in sperimentazioni innovative: suono, immagini, performance, parola si relazionano tra loro e con le possibilità tecnologiche offerte dai nuovi media. L’uso consapevole di differenti modalità espressive privilegia una partecipazione di tipo esperienziale e immersivo.
Il tempo dei festival è «espanso», ossia si privilegia una programmazione a lungo termine. Molti hanno una progettazione pluriennale che garantisce continuità tra le diverse edizioni. Questo fa in modo che il percorso e i contenuti della manifestazione siano maggiormente comprensibili e riconoscibili al pubblico, provocando maggiori effetti e ricadute.
Ogni luogo ha la sua storia e specifiche caratteristiche che devono essere prese in considerazione nell’organizzazione del festival. Per questo la scelta del luogo ha grande importanza e risulta determinante per la buona riuscita. La tendenza dei festival europei è quella di attuare una politica global-local, portando tematiche e pubblico internazionali, e allo stesso tempo cercando il coinvolgimento della comunità locale per fare in modo che la manifestazione sia radicata nel territorio in cui si trova.
La ricerca suggerisce nuovi spunti e riflessioni per i festival tricolore, che restano spesso circoscritti all’ambito nazionale, su come attrarre pubblici differenti e radicare ulteriormente le comunità locali, esprimere nuovi linguaggi e contenuti, inventare format espressivi inediti, utilizzare in modo critico e intelligente i nuovi media, istituire partenariati internazionali o ancora, prolungare il ciclo di vita delle manifestazioni, con attività di carattere continuativo distribuite nell’anno. Suggestioni rilevanti per coloro che operano nel settore al fine di rendere queste manifestazioni, già riconosciute come beni culturali da Guerzoni con EffettoFestival 2012, ancor più catalizzatrici di valore economico, sociale e politico. Il festival è una formula sempre più diffusa e apprezzata, soprattutto per il momento collettivo e di confronto sociale che rappresenta. La divulgazione della ricerca di approfondimento sui festival culturali permette una maggior comprensione del fenomeno, mettendo in luce anche gli aspetti pratici che permettono la trasformazione tangibile del territorio al quale si propongono, stimolando energie creative nelle comunità di riferimento e producendo indotti economici.
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Riferimenti
Guido Guerzoni, Andrea Lissoni, Marina Mussapi, Filipa Ramos, Paolo Ranieri (2015), Ricerca sui nuovi festival culturali internazionali: temi, format, pubblico e palinsesti, Fondazione Carispezia, collana Strumenti
Guido Guerzoni (2008), Effettofestival. L’impatto economico dei festival di approfondimento culturale, Fondazione Carispezia, collana «Strumenti».
Guido Guerzoni (2009), Effettofestival 2009 – I festival di approfondimento culturale in Italia. Indagine sulle edizioni 2008/2009, Fondazione Carispezia, collana «Strumenti»
Guido Guerzoni (a cura di, 2012), Effettofestival 2012, Fondazione Florens.
Matteo Lancini e Elena Buday (2013), Effettofestival adolescenti. Volontariato e impatto formativo dei festival di approfondimento culturale, Fondazione Carispezia, collana «Strumenti».
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