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De Nittis sbarca a Padova arrivando da Parigi

  • Pubblicato il: 07/09/2012 - 11:10
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Stefano Luppi
Giuseppe De Nittis Alle corse di Auteuil Sulla seggiola 1883 Olio su tela Barletta Pinacoteca Giuseppe De Nittis (foto Pierluigi Siena

Padova. Servirà ancora qualche mese per organizzare la rassegna monografica dedicata a De Nittis a Palazzo Zabarella di Padova, ma lo stesso finanziatore, l’imprenditore Federico Bano, non ha difficoltà a spingersi a dire che «Una mostra come questa a De Nittis non è mai stata dedicata». Prevista dal 19 gennaio al 26 maggio del prossimo anno l’appuntamento voluto dalla Fondazione Bano, proprietaria e gestore dello storico palazzo padovano, prende le mosse dalla recente rassegna che al pittore barlettano Giuseppe De Nittis ha dedicato il Petit Palais di Parigi e per questo i prestiti internazionali saranno molti insieme a quelli di collezione privata e della Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta. Stanno lavorando alla scelta delle opere i curatori Emanuela Angiuli, responsabile del settore cultura del Comune di Barletta e Fernando Mazzocca, noto esperto di arte dell’800 e ‘900 nonché consulente di Federico Bano. La mostra sul barlettano De Nittis aprirà la stagione espositiva 2013 di Palazzo Zabarella e consentirà di approfondire l’intera carriera del maestro con l’esposizione anche di alcuni inediti assoluti su cui gli studiosi stanno svolgendo ricerche. Giuseppe De Nittis nacque il 25 febbraio del 1846, da una famiglia di ricchi proprietari terrieri ed è uno degli artisti italiani più noti a Parigi, città che raggiunse per la prima volta nel 1867 a 21 anni. «Se fossi rimasto in Italia, disse il pittore, non sarei il poco che oggi sono. È a Parigi che devo la mia fama» dettata soprattutto dall’essere in breve divenuto una sorta di cronista della società parigina. In Francia egli conobbe ben presto il mercante d'arte Adolphe Goupil e successivamente Léontine Gruville, sua futura sposa, anche se prima di giungere oltralpe De Nittis ebbe importanti trascorsi professionale in Italia. La sua infanzia, tutt'altro che serena, fu segnata dalla morte dei suoi genitori: a 15 anni il ragazzo si iscrisse all'Accademia di Belle Arti anche se presto ne fu espulso per indisciplina causata dalla sua mancata adesione alla pittura di Tradizione. Più felici gli anni seguenti. L’artista nel 1864, a soli 17 anni, partecipa alla fondazione della «Scuola di Portici» e iniziò a dipingere en plein air: a breve iniziò il periodo francese che si concluse con un viaggio a Londra dopo la rottura dei rapporti con il mercante Goupil che non lo introdusse nel «club» degli impressionisti anche se nel 1878 partecipò all’Esposizione Universale con 11 opere.

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