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Compleanno a New York

  • Pubblicato il: 18/11/2012 - 20:28
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Articolo a cura di: 
Stefania Crobe

Torino. Presentato alla Gam di Torino un grande progetto che porta la Fondazione Ettore De Fornaris da Torino a New York. La Fondazione, istituita nel 1982 grazie al lascito dell’avvocato mecenate Ettore De Fornaris, festeggia il suo trentesimo compleanno oltre oceanocon una serie di importanti iniziative: un incontro sul collezionismo nei rapporti tra pubblico e privato al Guggenheim Museum di New York; due mostre allestite, in collaborazione con la GAM- Galleria d'Arte Moderna e Contemporaneaall’Istituto Italiano di Cultura e negli spazi di Industria Superstudio, sempre a New York; un volume che racconta tre decenni di vita e di attività e oltre mille acquisizioni.

La Fondazione De Fornaris sin dalla sua nascita opera a stretto contatto con la GAM, uno dei simboli identitari della storia della città, con la specifica finalità di incrementarne le raccolte che, in una collezione che accoglie più di mille esemplari, spaziano dall'800 ai giorni nostri, raccogliendo le firme di illustri maestri come Hayez, Pellizza da Volpedo, Morbelli, e poi Balla, Casorati, de Chirico, de Pisis, Morandi, Vedova, Melotti, Burri, Manzù per arrivare ad Anselmo, Penone, Pistoletto, Paolini, Merz, Zorio, Cragg, mantenendo uno sguardo speciale sulla produzione piemontese, di oggi e di ieri. Fanno da corredo alle acquisizioni da parte della fondazione numerose iniziative culturali che affrontano tematiche di grande attualità come il collezionismo, la gestione museale, la valorizzazione e il restauro di opere antiche e moderne, il design e un’intensa attività di ricerca e approfondimento sugli artisti della collezione.

Un impegno al servizio della comunità di cui i prossimi incontri costituiscono un importante riconoscimento.
Si parte lunedì 10 dicembre 2012 al Guggenheim Museum con una tavola rotonda, alla presenza del Sindaco di Torino Piero Fassino, del Presidente della Fondazione De Fornaris Piergiorgio Re e del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York Riccardo Viale,. a cui prenderanno parte Vivien Greene, Curatrice Arte Italiana al Guggenheim, Germano Celant, Direttore Artistico della Fondazione Prada, Danilo Eccher, Direttore della GAM, Torino e l’artista Giuseppe Penone per discutere su «Musei e Collezioni in Italia negli ultimi 30 anni».
Secondo appuntamento martedì 11 dicembre, giorno d’inaugurazionenella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Park Avenue della mostra «Morandi e Casorati in Collezione De Fornaris: dal laboratorio all’opera» (fino all’11 gennaio 2013). Dalle raccolte torinesi sarà possibile ammirare alcune delle più belle nature morte di Morandi e gli album dei disegni di Casorati, due artisti che difficilmente possono essere incanalati in classificazioni determinate ma che costituiscono due importanti esempi dell’arte italiana a cavallo delle avanguardie.
Negli spazi di Industria Superstudio, in Meatpacking District, apre invece il 13 dicembre la mostra
«Dalla De Fornaris alla GAM – Arte italiana: protagonisti contemporanei» (fino all’ 11 gennaio 2013) con opere dei maestri dell’arte di oggi in trasferta nella grande mela: Giovanni Anselmo, Giorgio Griffa, Luigi Mainolfi, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio.
Artisti di ieri e di oggi, protagonisti del trentennale impegno della fondazione a favore dell’arte, testimoniato dal volume «Trent’anni d’arte – 1982-2012», (L’Artistica Editrice) che narra – con testi  di Danilo Eccher, Marina Paglieri, Riccardo Passoni - le acquisizioni dei tre decenni trascorsi dalla sua nascita, incluse le opere che saranno esposte nelle mostre newyorkesi.

«Trent’anni sono una ricorrenza importante – afferma il Presidente della Fondazione De Fornaris Piergiorgio Re– che invita a volgere indietro lo sguardo, per ripercorrere il cammino compiuto, e a stendere un bilancio, che nel caso della nostra istituzione non può che essere positivo. Essa ha infatti arricchito con più di mille acquisizioni il patrimonio della GAM e dato vita a numerose attività, fornendo un esempio di come un’istituzione privata possa operare fruttuosamente a favore di una pubblica. È per noi motivo di grande soddisfazione essere stati invitati a New York per realizzare e prendere parte a interessanti iniziative, proprio mentre si dà il via all’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti.»

Le mostre sono state infatti inserite nell’elenco degli eventi culturali legati all’ Anno della Cultura italiana negli Stati Uniti. Una grande opportunità, nel 2013, per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e scientifico e per la promozione dell’Italia e del Made in Italy all’estero.
Un Paese, il nostro, che trae la sua eccellenza dalle radici profonde di una cultura millenaria ma che potrà guardare al futuro e al mondo solo puntando su «ricerca, scoperta e innovazione».

Gli Stati Generali della Cultura docent e il resto del mondo non sta ad aspettare.

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