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Camera con vista... sull’altra Biennale

  • Pubblicato il: 03/06/2011 - 19:10
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Articolo a cura di: 
Stefania Crobe
Grasyson Perry

I riflettori del mondo dell’arte sono puntati tutti, inevitabilmente, su Venezia per la 54ma esposizione d’arte visiva. La Biennale è l’avvenimento internazionale più prestigioso al quale, nessuno si sa, vuole mancare. Venezia guarda il mondo e il mondo guarda Venezia con la Laguna pervasa da un ricchissimo palinsesto.

Un ruolo centrale nel supporto e nella produzione di ricerca artistica è rivestito dalle Fondazioni, nazionali ed internazionali, interpreti di una trasformazione culturale in fieri.
In concomitanza con la Biennale di Venezia, la Fondazione Bevilacqua La Masa presenta nelle sue sedi, quattro diverse iniziative, da cui emerge il desiderio di proporsi in modo sempre più deciso come promotore di sperimentazione e sostegno alla creatività emergente.
Enrico David - Repertorio Ornamentale a cura di Milovan Farronato al Palazzetto Tito, Dorsoduro, Xijing a cura di Beatrice Leanza alla Galleria di piazza San Marco, Terrarum for two publishers a cura di Rirkrit Tiravanija alla Galleria di piazza San Marco e Open studios - Atelier BLM 2011 a Palazzo Carminati.

La Fondazione Querini Stampalia Matteo Rubbi presenta "Viaggio in Italia", dal titolo del progetto con cui lo scorso gennaio ha vinto l’ottavo Premio Furla 2011, che ha generato l’omonima Fondazione e, sempre a cura di Chiara Bertola, proseguono gli inviti alle signore dell’arte: di scena di Marisa Merz con Non corrisponde eppur fiorisce, segni sintetici, astratti e labili fino all’evanescenza. Sempre in Querini ancora Ian Kiaer, Il baciamanocon il supporto di Alison Jacques Gallery.

Da non perdere Penelope’s Labour: Weaving Words and Images, con la cura di Adam Lowe e Jerry Brotton. Arazzi e tappeti antichi e contemporanei, trame e narrazioni, dialogano,tra estetica e sociale, come con Azra Aksamija sulla pulizia etnica in Bosnia. E’ una ricerca della Fondazione Giorgio Cini, che continua ad indagare il suo vasto patrimonio e ospita nella chiesa l’installazione di Anish Kapoor con Ascension, progettoa cura di Lorenzo Fieschi- per Arteallarte di Arte Continua. Sempre a S.Giorgio, Venice in Peril Foundation, condivide il progetto “Venezia mai vista così’”, un appello del suo Presidente, Anna Somers Cocks, a 14 fotografi selezionati da David Landau e Elena Ocha Foster, moglie di Norman ed editrice del raffinato Ivory Press: otto scatti con una tiratura a tre che saranno banditi in asta da Pury, per salvare Venezia.

Alla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Germano Celant cura la presenza dell’alchemico Anselm Kiefer con i site specifi di Salt of the Earth e aggiorna …in continuum di Emilio Vedova, 109 tele, la maggior parte in bianco e nero, realizzate nel 1987/1988 dall'artista veneziano.

All’appuntamento veneziano la Fondazione FrançoisPinault nelle sue due sedi Palazzo Grassi e Punta della Dogana ospita rispettivamente Il mondo vi appartiene ed Elogio del dubbio, una rilettura delle opere della collezione con due diversi approcci all’arte contemporanea: con la cura di Caroline Bourgeois, il primo interroga la dimensione globale e il secondo il fare artistico.
Per la prima volta aperti al pubblico gli spazi restaurati dalla Fondazione Venezia, della Casa dei tre Oci-centro di ricerca per la fotografia contemporanea, sull’isola della Giudecca: arriva dopo la tappa torinese della Fondazione Sandretto, Modernikon, la mostra di Francesco Bonami e Irene Calderoni sull’arte russa dopo la dissoluzione del regime sovietico.

La Fondazione Guggenheim celebra una delle più importanti figure della storia del collezionismo internazionale: Ileana Sonnabend. Una storia italiana, un focus sulla Collezione Sonnabend, con opere di artisti internazionali la cui arte rimanda al nostro Paese.
Concepito per gli spazi di Ca’ Pesaro “Pino Pascali. Ritorno a Venezia / Puglia Arte Contemporanea” promossa dalla Fondazione Museo Pino Pascali, in collaborazione con la Regione Puglia: un ritorno in Laguna sulla consacrazione del Premio per la Scultura alla Biennale del 1968. Democrazia e apertura verso l’altro per laSignum Foundation, tra arte e impegno sociale, nella mostra Particolare.

La moda si prende cura di storia e contemporaneità: Ca 'Corner della Regina, diventa la casa veneziana della Fondazione Prada che inaugura ilsuo nuovo spazio espositivo con una mostra dedicata agli artisti della collezione.

La Fondazione Musei Civici Venezia in Ca’ Rezzonico fornisce un’inedita interpretazione delle opere settecentesche presenti nel museo con la personale dello scultore americano Barry X Ball, a Ca' Pesaro, Pier Paolo Calzolari in antologica con l’omonima Fondazione, in sinergia con la Vervoordt Foundation, IN-FINITUM, limiti e potenzialità.
Al museo Correr, Julian Schnabel con la sua curiosità onnivora, ritorna nella Venezia che lo aveva lanciato con Permanently y becoming. Julian Schnabel and the architecture of seeing.

La FondazioneGervasuti, che si da un nuovo posizionamento di solotto di pensiero,ospita il Padiglione del Bangladesh con Parables/Parabole – Cinque artisti del Bangladesh interpretano differenze culturali contemporanee e il Padiglione dell'Iraq con Acqua Ferita/Wounded Water: Sei artisti iracheni interpretano il tema dell’acqua, due Paesi dalle realtà politiche molto controverse che però restituiscono, ora, un approccio artistico di portata internazionale.

La
Fondazione Galleria Civica – Centro di Ricerca sulla Contemporaneità di Trento con il Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto indagano con Stefano Cagol il Concilio, presso la Chiesa di San Gallo.

La Fondazione Sambuca presenta per ILLUMInazioni gli artisti Mariana Castillo Deball, Martin Creed e Philippe Parreno nel Padiglione centrale dei Giardini e all’Arsenale di Venezia. All’ Abbazia di San Gregorio dal lavoro sinergico di differenti istituzioni, UNEEC Foundation for Culture and Education, Today Art Museum, Wereldmuseum, National Taiwan Museum of Fine Arts e Fondazione Claudio Buziol, nasce Future Pass, una panoramica sulla nuova estetica in cui oltre 100 artisti si confrontano.

L’enorme forza attrattiva della Serenissima e della sua tradizione culturale è poi comprovata da Hermitage 20/21 Project for contemporary Art, Dmitri Prigov: Dmitri Prigov, mostra monografica dedicata a uno dei maggiori esponenti del concettualismo russo. L’Hermitage sceglie Venezia per sua “prima volta” nel contemporaneo e lo fa attraverso una feconda cooperazione con l’Università Ca’ Foscari, il centro studi sulla cultura e le arti della Russia CSAR, Dmitri Prigov Foundation in occasione della 54ma Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia. Rimanendo in Russia, notevole è l’impegno della Stella Art Foundation, che sostiene e promuove il padiglione russo che ospita la mostra Empy zones curata da Stella Kesaeva.

Fondazioni da tutto il mondo
, nei vari padiglioni nazionali, hanno accompagnato gli artisti e la loro ricerca, rendendo possibile la ricerca di nuove prospettive di forma sociale. Il privato che collabora con il pubblico, in una comune progettualità, pare rivelarsi la formula per traguardare l’instabilità.

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