Bari. Presto il Teatro Margherita riaprirà i battenti, secondo le ultime indiscrezioni. Non per dare corso al BAC (il futuro centro di arte contemporanea Bari Arte Contemporanea), progetto ancora in stand-by, ma per un evento espositivo promosso dal Comune di Bari in collaborazione con il museo MADRE – come confermato dal prof. Pierpaolo Forte presidente della Fondazione Donnaregina di Napoli. Si tratta della mostra «Wood, Stone and Friends» dell’artista Jimmie Durham, prodotta e curata dalla Fondazione Morra Greco nell’ambito di Progetto XXI, che sarà riallestita negli spazi dello storico politeama barese dopo essere stata ospitata nella sala Dorica del Palazzo Reale di Napoli fino al 27 febbraio scorso.
Una tappa quasi obbligata, quella barese, alla luce del fatto che alcune delle sculture sono state realizzate con due ulivi millenari pugliesi, oltre all’impiego altre tipologie di alberi, pietra lavica e frammenti di metallo industriale.«Durham si ispira, qui, al lavoro di Constantine Brancusi ed al suo tentativo di catturare e riprodurre l’essenza delle cose attraverso un processo scultoreo che tende ad evidenziarne la realtà effettiva: l’idea alla base dell’oggetto piuttosto che la sua forma apparente».
L’inaugurazione dovrebbe essere a metà maggio, accompagnata da un convegno dedicato alle politiche culturali. Probabilmente si tornerà a parlare della rete pan-meridionale dei centri d’arte contemporanea. Una rete che potrebbe comprendere città come Bari, Palermo, Catania, Catanzaro, oltre a Napoli, con l'obiettivo di internazionalizzare il Mezzogiorno. Dell’argomento se ne era parlato in occasione del Festival dell’Arte Contemporanea di Faenza qualche tempo fa, ma finora non ci sono stati sviluppi.

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