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Artisti per Frescobaldi

  • Pubblicato il: 25/01/2013 - 19:55
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva
Elisa Sighicelli  Senza titolo (una botte di ferro)

Se nasci in una famiglia che ha commissionato opere d’arte ad artisti del calibro di Brunelleschi e Donatello, non puoi esimerti dal portare avanti questa tradizione: sarà stato forse questo pensiero, oltre alla passione per l’arte, a spingere Tiziana Frescobaldi, discendente della storica famiglia fiorentina, ad ideare il premio dedicato all’arte contemporanea e all’azienda vinicola di famiglia.
«Artisti per Frescobaldi» nasce così con il duplice intento di valorizzare gli artisti contemporanei e, per loro tramite e attraverso i loro lavori, reinterpretare il rapporto tra l’azienda e il suo territorio.
Per questa prima edizione la direttrice artistica e il curatore scientifico, il critico Ludovico Pratesi, hanno selezionato tre artisti italiani, Giovanni Ozzola, Elisa Sighicelli, Rä di Martino, che hanno focalizzato la loro attenzione creativa sulla tenuta della famiglia a  Castelgiocondo e sul Brunello di Montalcino ivi prodotto, realizzando tre lavori totalmente diversi tra loro.
Toccherà quindi ad una giuria d’eccezione, composta da di direttori di musei (Marina Pugliese per il Museo del Novecento, Angela Tecce per Castel Sant’Elmo e Franziska Nori per il Centro di Culturale Contemporanea Strozzina) e presieduta da Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, decretare il vincitore che si aggiudicherà una borsa di studio.
La prima edizione vede un lancio in grande stile, con la mostra dei lavori presso la Fondazione Stelline di Milano dal 22 gennaio al 3 febbraio e la partecipazione ad Artefiera 2013 in corso, nello stand di Artribune. Il 29 gennaio, durante una serata di gala presso la Fondazione Stelline, sarà proclamato il vincitore e successivamente i lavori saranno esposti in una delle tenute di famiglia; nella primavera 2013, inoltre, i tre lavori ispireranno le etichette di una esclusiva collezione di bottiglie che verrà presentata durante il Vinitaly.
Si prevede che e successive edizioni del Premio vengano realizzate all’estero, con artisti stranieri, pur mantenendo una rappresentanza italiana, puntando così ad una internazionalizzazione del premio e del marchio aziendale.
Partner dell’iniziativa è AMACI, l'Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, alla quale ogni anno, grazie all’istituzione del Premio, verrà devoluto dalla famiglia Frescobaldi un riconoscimento a sostegno dell'arte italiana delle ultime generazioni.
I lavori di questa prima edizione, ispirati alla storica tenuta di Castelgiocondo, vedono la proposta di un paesaggio con figure dal sapore un po’ straniante, così come interpretato da Rä di Martino, artista cosmopolita che lavora principalmente con il linguaggio filmico e fotografico: ispirandosi al quadro  ribattezzato «la Madonna del disco volante» esposto a Palazzo Vecchio e ad altri di questo tipo che si trovano tra le opere d'arte del XIV-XVI secolo (tra i quali La Natività di Pinturicchio a Spello, La Madonna di Foligno di Raffaello Sanzio, la Tebaide di Paolo Uccello, la Glorificazione dell'Eucarestia di Ventura Salimbeni in cui appare un globo che ricorda un moderno satellite) l’artista ha inserito nel paesaggio classico di Castelgiocondo degli ufo, in modo da sfatare l’immagine classica da cartolina che qualunque rappresentazione del luogo automaticamente ispirerebbe.
Giovanni Ozzola, artista che lavora principalmente sulla fotografia e il video per catturare l'istantaneità della luce nelle sue infinite possibilità, grande osservatore e studioso del fenomeno luminoso, ha strutturato il lavoro realizzato per questa occasione sulla sovrapposizione visiva e concettuale di due mappe: la carta astrale del cielo stellato sopra Castelgiocondo e la mappa che segna l'evoluzione dei confini della tenuta nel tempo.
Elisa Sighicelli, artista nota per l’uso di una tecnica particolare di light box (fotografie applicate su lastre di plexiglass che vengono parzialmente illuminate dal retro con fonti di luce che mettono in rilievo alcuni particolari della scena), ha preferito ritrovare la luce nell'oscurità, attraverso un'immagine ambigua e indefinita, scattata all'interno di un recipiente di fermentazione. Le linee dell'oggetto e le sue cromie, determinate da un uso prolungato nel tempo, permettono di catturare una geometria riconoscibile ma non conoscibile, priva di punti di riferimento spaziali.
L’evento è diffuso anche attraverso i social network, infatti la pagina social di Facebook dei Vini Frescobaldi è aperta alle sollecitazioni dei fan che potranno esprimere la propria preferenza nel confronto di una delle opere visitando questo link: https://www.facebook.com/FrescobaldiVini

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