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Artissima 2015, ai nastri di partenza la fiera di arte contemporanea con un focus speciale sul collezionismo

  • Pubblicato il: 15/09/2015 - 09:20
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Edizione ricca non solo di presenze internazionali, ma di progetti, premi, con uno speciale focus sul collezionismo. Artissima annuncia 207 gallerie internazionali da 31 paesi del mondo e «In Mostra», esposizione che raccoglie opere dalle collezioni cittadine in un percorso di fruizione museale che traccia l'identità di Torino. Servizio speciale di art advisor per i nuovi collezionisti. Dal 6 all'8 novembre all'Oval, Lingotto Fiere
 
 
 
 
«Siamo la prima fiera contemporanea ad aver introdotto un focus sulle avanguardie storiche e un palcoscenico dedicato esclusivamente alla performance, la prima fiera a premiare i giovani artisti con una mostra museale, la prima fiera ad avere trasformato le talk in dialoghi itineranti tra gli stand, la prima fiera ad avere una mostra di grandi collezioni istituzionali al suo interno, ad avere una VIP Lounge concepita come un vero e proprio progetto curatoriale», comincia cosi Sarah Cosulich Canarutto, direttrice da quattro anni di Artissima, la fiera internazionale di arte contemporanea della galassia Fondazione Torini Musei (che comprende inoltre Palazzo Madama con il Borgo Mediovale e  la GAM-galleria d’arte moderna e contemporanea  che condividerà il direttore con il Castello di Rivoli, in vista della superfondazione)  giunta alla sua ventiduesima edizione. Edizione che presenta importanti novita', ma che rafforza il proprio posizionamento, perché essere  competitivi significa puntare sulla qualità e sulla ricerca. Differenziarsi e trovare la propria identità in un panorama globale e' il costante esercizio del team curatoriale - che coinvolge nomi internazionali impegnati costantemente nello studio e ricerca, e non star mediatiche del sistema – unito all'orientamento dei contenuti delle principali sezioni che  punta alla ricerca storico-artistica, al talent scouting con un intenso processo dialogico e propositivo. Dura selezione: le Gallerie non ammesse all'Oval sono quasi il 35% delle candidate.
L'edizione rivolge una particolare attenzione al Collezionismo, con la creazione di un sistema di art advisory a cura di UniCredit, per orientare le scelte di nuovi potenziali acquirenti e stimolare nuove scommesse per i collezionisti established. Come sempre i  Collezionisti sono protagonisti dei walkie talkies ovvero le visite guidate itineranti fra gli stand, condotte insieme ai curatori, per delineare tematiche e allargare la conoscenza all'ampio pubblico, oltreché partecipare alla Giuria dei numerosi Premi.  La ViP Lounge si arricchisce di un progetto curatoriale dell'artista Maurizio Vertrugno, che ispirato dal gusto orientalista di Villa della Regina di Torino, reintepreta il proprio gusto collezionionistico di cineserie in un ambiente di servizio rivisto architettonicamente con interventi di tapezzerie e oggetti, tappetti disegnati dall'artista americana Scarlett Rouge. Un'istallazione ambientale per accogliere gli ospiti della fiera.
A fianco della Main Section con le principali gallerie internazionali, ci sono le new entries, con meno di cinque anni di attivita'. Ma la cifra caratterizzante e' data da Present Future, ovvero la sezione dedicata agli artisti emergenti con stand monografici al centro del percorso fieristico. Un pool di curatori internazionali ( con rilevante presenza femminile, 4 donne su 5 curatori), coordinati da Luigi Fassi continua la scoperta di talenti capaci di disorientare e stupire anche i Collezionisti dal fiuto fine: «La sezione non è costruita in termini tematici o narrativi. [...] La sua architettura e' data piuttosto dalla forza emergente dei progetti presentati, che testimoniano tutti un'urgenza critica e senza compromessi nei confronti del fare artistico». L'archivio delle presenze in questi anni riporta profili come quello di Tobias Putrih, sul quale allora qualcuno scommise per pochi denari e ora si ritrova un ottimo investimento.
Con una battuta Fassi propone alla Direttrice: «Bisognerebbe quasi fare uno studio su quanto Artissima negli anni ha fatto guadagnare al mondo del collezionismo». A coronamento torna il Premio Illy Present Future, che permette di realizzare una mostra personale al Castello di Rivoli. E' il caso quest'anno di Rachel Rose, vincitrice nel 2014.
Eva Fabbris sviluppa la sezione Back to the Future, quest' anno dedicata all'indefinito per quanto significativo decennio 1975/1985, dove l'arte si prepara all'avvento del mondo globalizzato, abbandona le utopie e i movimenti del 1968, e comincia a traghettare verso la contemporaneita', dove la pittura e' protagonista. Artisti significativi per la storia dell'arte vengono riproposti per sottolienarne il significativo impatto sui successori. In alcuni casi saranno realizzati allestimenti storici di mostre originali. Grazie al Premio Sardi per l'arte Back to the future di 5000 euro, la Galleria con il progetto più meritevole otterra' il finanziamento.
Per4m alla sua seconda edizione, coordinata da Simone Menegoi, e' una Peculiarità unica nel panorama delle fiere internazionali. A tutti gli effetti ha una vocazione commerciale, sostanziandosi come sezione e non come programma.
E' una Sfida a  prendere atto per primi di una tendenza di mercato dell'arte che dura ormai da decennio, cioè' aver reso la performance un oggetto di transazione commerciale. E non attraverso documentazione, video o fotografia, ma partitura, coreografia.riattivata a richiesta dall' artista e dal  collezionista. Su tutti il pensiero va alla pratica diTino Sehgal. Come per le altre sezioni ha un orientamento curatoriale, vero la ricerca e innovazione piuttosto che sul consolidato. Il Programma  e' più ristretto con 12 performance nei primi 3 giorni per permettere alla Giuria del Premio K-way (10.000euro) di  valutare con calma. Il collezionista Giorgio Fasol fra i giurati. Un occhio di riguardo lo mantengono le nuove produzioni italiane; inoltre, nonostante l'area dedicata alle azioni artistiche in fiera, le performance mantengono effetti sorpresa durante la loro esecuzione. " Rispetto all'anno passato, ha meno peso la parola parlata in favore del gesto, della musica, delle immagini; ed e' ancora più netta la scelta dei curatori in favore di artisti emergenti, molti dei quali mai presentati prima in Italia."
A cura di Stefano Collicelli Cagol, per la prima volta la Fiera ospita una mostra delle collezioni  delle maggiori istituzioni cittadine, proposte in un percorso sul Tema dell' inclinazione dal titolo In mostra.
Come rappresentare sistema regionale e cittadino multi-dimensionale e storico trovando l'elemento che contraddistingue Torino. L'idea del Network ma anche della griglia della pianta urbana della citta', fatta di reticoli e rettilinei. Con un Approccio tematico ampio e onnicomprensivo, il curatore Ripensa a cosa sia sistema e se ha senso la sua rappresentazione. Lo spunto proviene anche dalla lettura di Adriana Cavarero  sulle inclinazioni e critica alla rettitudine, intesa come postura fisica e morale. In 700mq il progetto espositivo si offre senza particolari layout, ma con l'idea di apertura, in dialogo diretto con gli stand della parte commerciale. Selezionati artisti più storicizzati come Casorati, fino a giovani come Alis/Filliol, in un ideale attraversamento dell'identità piemontese.
Un programma fitto di proposte che si espande grazie al servizio navetta che mette in collegamento la Fiera con i musei cittadini e costantemente narrato dai blogger presenti per Artissima Live, sezione delle principali voci dei social, coordinate da Elena Bordignon di APT Diary
La Fiera apre all'Oval, Lingotto Fiera, dal 6 all'8 novembre. Tutte le info qui: www.artissima.it
 
 
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