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Ad agosto l’arte va «a monte»

  • Pubblicato il: 14/09/2012 - 20:17
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva
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Montescaglioso (MT) Anche quest’anno, come accade ormai da tre anni a questa parte, dal 21 al 26 agosto il borgo di Montescaglioso, a circa 20 km da Matera, ha «subito la pacifica invasione» di un gruppo di artisti, e non solo, in residenza, che hanno potuto utilizzare questo tempo per relazionarsi con il luogo, i suoi dintorni, per elaborare progetti artistici o riflettere sulla propria produzione e relative modalità. Di passivo in tutto ciò in realtà non vi è nulla, in quanto si tratta di un progetto che mira a creare il massimo coinvolgimento dei residenti con gli artisti e i curatori ospiti.
Abbiamo chiesto al curatore della Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea, Angelo Bianco, un sunto dell’edizione appena conclusasi del progetto, dal titolo a>Monte

Come nasce questo progetto?
L’idea viene da una proposta dell’artista Ferdinando Mazzitelli, che si è ispirato ad un precedente progetto, denominato Oreste, realizzato sempre a Montescaglioso dal 1999 al 2002, in collaborazione con Cesare Pietroiusti e altri esponenti della cosiddetta «arte relazionale», e poi presentato alla 48° Biennale di Venezia.
Il nome a>Monte è ripreso da un modo di dire tipico del luogo, «andiamo a monte» e sta anche metaforicamente a significare una dichiarazione d’intenti: si fa ricerca senza vincoli tematici né di relazione. La cosa più importante è la relazione che si instaura tra gli artisti e il territorio e la possibilità che gli stessi hanno di riflettere sul proprio lavoro, sul proprio modus operandi,etc. Anche se c’è da sottolineare che finora la maggior parte degli artisti ha preferito produrre più che limitarsi a riflettere.

Come si articola il periodo di residenza?
Gli artisti risiedono in una sorta di condominio privato nel centro storico del paese, messo a disposizione da un «gruppo di interesse» di cittadini coinvolti attivamente nel progetto e che credono molto nello stesso, tanto che anche il vitto, per fare un esempio, è fornito da un’azienda locale biodinamica.
La cosa fondamentale per gli artisti e i curatori che partecipano alla residenza è entrare in relazione con gli abitanti e toccare, approfondendole, tematiche care agli stessi.
Un esempio: Pierfabrizio Paradiso è tornato quest’anno in residenza (altra peculiarità è che qui si può ritornare una volta partecipato ad un’edizione) e ha realizzato una parte del suo progetto di ricerca su un tema molto importante per questo territorio, il cosiddetto «distretto del salotto» e la crisi del comparto; degli ex dipendenti di salottifici hanno recuperato salotti dismessi e con gli stessi è stato realizzato una sorta di set in piazza, che è stato utilizzato per realizzare degli incontri pubblici.
Altro esempio della contemporaneità dei temi trattati è stata ad esempio la tematica dell’Ilva che è stata trattata da una curatrice tarantina, Simona Caramia. E ancora Francesca Speranza, che opera in particolar modo attraverso il medium della fotografia, ha trattato la tematica sud e immigrazione.
In linea di massima si tratta di un progetto che si potrebbe definire «destrutturato» e che paradossalmente è possibile che venga realizzato in territori come questi, ancora considerati sufficientemente «periferici» nel mondo dell’arte.

Gli artisti che hanno preso parte alla terza edizione di a>Monte sono: OsservatorioinOpera -Piero Almeoni, Paola Sabatti Bassini (artisti, Milano), Simona Caramia (critico-curatore,Taranto), Angelo Bianco (Fondazione SoutHeritage, Matera), Francesco Galluzzi (storico dell’arte, Firenze), Francesca Speranza (artista, Lecce), Pierfabrizio Paradiso (artista, Milano), Francesco Sollazzo (artista, Milano), Roberto Martino (Fondazione SoutHeritage, Matera), Francesco Lomonaco (operatore culturale, Montescaglioso), Angelo Caruso (artista, Milano), Angelo Calabrese (videomaker, Taranto), Ferdinando Mazzitelli (artista, Milano), Franco Avena, Angelo Danzi, Franco Russo, Nunzio e Angelo Locantore (crew a>Monte / Montescaglioso).

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