«Europe, a common Heritage»: le Giornate Europee del patrimonio.
Il 30 agosto di quest’anno sono iniziate in Armenia gli «European Heritage Days» – EHDs – che coinvolgono 50 Stati europei, compresa l’Italia.
Il 28 e 29 settembre si potranno infatti visitare gratuitamente monumenti, aree archeologiche e musei statali, alcuni dei quali solitamente chiusi al pubblico, all’interno delle «Giornate europee del patrimonio» alle quali il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo aderisce anche quest’anno.
Gli EHDs, infatti, lanciati a Granada (Spagna) il 3 ottobre del 1985 e organizzati dal 1999 come iniziativa congiunta dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa, identificano gli obiettivi principali della valorizzazione e della fruizione del patrimonio come valore aggiunto per un dialogo interculturale. La conoscenza, la salvaguardia dei beni e la sensibilizzazione dei cittadini europei verso temi come la tutela e la conservazione di un «patrimonio comune» sono gli elementi fondanti di queste giornate che si identificano proprio nello slogan «Europe, a common heritage» (coniato dall’Unione Europea nel 1999).
In questo contesto ogni Stato sviluppa eventi ed iniziative in un sistema di governance che coinvolge l’ente nazionale responsabile del patrimonio, il governo locale, le organizzazioni di volontariato (Williamson, 2010) ed eventuali altri stakeholder territoriali. In questo scenario la rete di coordinatori nazionali EHDs gioca un ruolo chiave: tutti gli eventi sono infatti tenuti a seguire i principi guida mostrando la bandiera e i loghi degli EHDs, del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea, sul materiale promozionale.
Androulla Vassiliou, Commissario Europeo per l'Istruzione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventù, esprime così il suo entusiasmo verso il progetto: «Le Giornate europee del patrimonio sono un’iniziativa fantastica che può essere vissuta da un pubblico di tutte le età e provenienze. Per quest’anno ci aspettiamo più di 20 milioni di adulti e bambini che potranno visitare luoghi culturali normalmente chiusi al pubblico. Questo è un ottimo modo per valorizzare il nostro patrimonio europeo e le comunità alle quali questo appartiene anche in termini dello sviluppo del turismo e di conservazione per le generazioni future» (tratto da «European Heritage Days: 50 countries offer free access to historic sites»).
La novità di quest’anno è il sito web «European Heritage Days» che, lanciato lo scorso agosto, è volto a raccogliere il calendario europeo delle iniziative e una breve sintesi degli eventi; il portale è stato strutturato in modo da poter navigare sia attraverso una mappa interattiva, sia attraverso due menù a tendina, uno che permette di visualizzare gli avvenimenti in relazione agli Stati di appartenenza ed uno che li seleziona per patrimonio tangibile e intangibile.
La “protezione del patrimonio intangibile” (Bosnia), “Gli eredi del patrimonio” (Estonia), “La Polonia non è stata costruita in un giorno” (Polonia), sono solo alcuni dei temi EHDs affrontati dagli Stati europei. All’interno di essi gli eventi sono molto diversi tra loro e spaziano per esempio dal coinvolgimento attivo nei luoghi culturali di diversi target di pubblico e nello specifico dei bambini, come nel caso di Galway in Irlanda, alla valorizzazione e promozione di complessi storici come avviene per esempio a Omagh in Inghilterra.
Per quanto riguarda l’Italia sul sito del MIBAC è possibile trovare, suddiviso per regioni, il programma dettagliato delle «Giornate europee del patrimonio» che spazia da aperture notturne straordinarie di alcuni beni culturali e fondazioni, a eventi, a visite guidate.
In particolare per la notte del 28 settembre è previsto l’evento “Una notte al museo” che vedrà l’apertura serale dei luoghi d'eccellenza della cultura (musei e aree archeologiche statali) dalle 20:00 alle 24:00, evento che si ripeterà fino a fine anno l’ultimo sabato del mese. Un modo nuovo per trascorrere una serata e per vivere da turisti i nostri beni culturali!
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Bibliografia essenziale
Council of Europe (1954), European Cultural Convention, Paris, 19 December.
Council of Europe (2010), European Heritage Days: 25 years. Open Doors – Open Minds, Council of Europe, Strasbourg Cedex.
European Commission (2013), European Heritage Days: 50 countries offer free access to historic sites, Strasbourg/Brussels, 29 August.
M. Kneubühler (2009) (a cura di), Handbook on the European Heritage Days.
Williamson S. (2010), The Future of the European Heritage Days, Council of Europe.
Sitografia essenziale
European Commission, Culture: http://ec.europa.eu/culture/our-programmes-and-actions/heritage-days/european-heritage-days_en.htm
European Heritage Days: http://europeanheritagedays.com/?nr=0
European Heritage Days: 50 countries offer free access to historic sites: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-794_en.htm