Napolitano e i discorsi veneziani
Venezia. La laguna scalda i motori in vista del grande appuntamento con la 55a Biennale d’arte contemporanea e mentre fervono i preparativi per l’inaugurazione alle porte, prende forma l’ambizioso progetto M9 della Fondazione di Venezia, il nuovo polo culturale – con un museo, spazi espositivi, una mediateca-archivio, aree per le attività didattiche e servizi al pubblico – che riporterà la rigenerazione urbana e sociale in un terrain vague.
La società strumentale della Fondazione di Venezia che si occupa del progetto - Polymnia Venezia - è già pronta con il bando europeo per l’assegnazione dei lavori, che dovrebbero partire entro la fine del 2013, ma intanto, lo scorso 9 maggio la Fondazione ha utilizzata per la prima volta uno spazio nell’area M9. Si tratta della sala nell’immobile di via Poerio, dove è stato presentato lo scorso 9 maggio, alla presenza di Massimo Cacciari, Cesare De Michelis, Giuliano Segre e Giuseppe Zaccaria, il volume «Giorgio Napolitano. I discorsi veneziani» curato da Nicola Pellicani della Fondazione Gianni Pellicanied edito da Marsilio.
Sono raccolti nel volume tutti i discorsi pronunciati dal Presidente nelle occasioni in cui è stato ospite della Fondazione Pellicani, inaugurata nel 2007 proprio dalle parole di Napolitano e nata per favorire la crescita culturale, sociale e politica della collettività, e per stimolare la formazione del pensiero politico: da «Le nuove mappe della politica in Italia e in Europa» del 6 settembre 2012 in occasione del Festival della Politica a Mestre, al discorso pronunciato il 18 settembre 2008 a Palazzo Ducale in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario della Costituzione, alla Lecture Willy Brandt, tenuta il 1° marzo a Berlino, dedicata all’Unione Europea, che ne costituisce, insieme alla Carta dei diritti fondamentali, l’appendice.
L’apertura dello spazio di via Poerio, che ospitava il piano sotterraneo di un grande magazzino, e la sua trasformazione temporanea in auditorium segna un passo importante per il progetto M9, anticipando la vitalità che trasformerà una parte della città finora preclusa all’uso comune in un polo culturale dal respiro internazionale. Lo spazio diventerà inoltre una vetrina sul cantiere fino al termine dei lavori.
Una giornata di buoni propositi e riflessioni per il futuro, aperta con grande entusiasmo dal Presidente della Fondazione Venezia Giuliano Segre:«Questa è la prima volta che questi locali tornano ad essere utilizzati per un lavoro intellettuale. E’ una occasione di rilievo, perché saluta il volume curato da Nicola Pellicani ed edito da Marsilio, dedicato agli interventi veneziani di Giorgio Napolitano. Per quanto possano apparire di dirompente chiarezza, i discorsi contenuti in questo volume sono stati pronunciati in un tempo così vicino da necessitare comunque di una rilettura a distanza, propria appunto di un’analisi storiografica. Già oggi però possiamo esprimere ammirazione per la lungimiranza di Napolitano nel capire l’importanza di una sempre maggiore integrazione europea. La nuova Europa rinasce dalle rovine della guerra negli anni 50 del secolo scorso. Un’epoca tanto diversa da oggi, quasi senza TV e con frontiere dove occhiute guardie ti scrutavano come straniero. Oggi più nulla di questo, ma forse la generazione di Napolitano, che ha vissuto la Grande Guerra, ha saputo scorgere in anticipo nell’Europa una soluzione verso la pace e la prosperità.
Oggi la crisi economica, che ormai da un quinquennio toglie speranze lavorative e di sicurezza ai giovani, ha fatto emergere forti tensioni antieuropee. Si fatica a comprendere che l’Europa non è il problema, la causa della crisi, ma la possibile soluzione. Le parole contenute in questo volume ci aprono a questa strada. Ma necessita essere capaci di percorrerla. Perciò nuove strutture per la riflessione degli uomini su se stessi – come questa nella quale ci troveremo nel 2015-16 – sono e saranno fondamentali».